Palermo – Modena 5 – 2 LE PAGELLE / Soleri e Tutino, che risposta!

FOTO PEPE / PUGLIA

Il pubblico esce felice e incredulo dallo stadio. Ha pagato un solo biglietto e ha visto due diverse partite, con sette gol, tre punti per i rosanero e la zona playoff momentaneamente in tasca. Una gara “pazza” che vede il Palermo segnare cinque reti nel giorno in cui per la prima volta è stato costretto a rinunciare al suo bomber Brunori. Le stranezze del calcio.

La domanda nasce spontanea: come si può giocare così male il primo tempo (ancora una volta regalato agli avversari) e ribaltarla con tanta facilità nel secondo? A Palermo siamo abituati, non è la prima volta che capita di regalare tanto. Ma la novità è che segnano Soleri (schierato dall’inizio), Tutino, Vido e Aurelio. Corini può gongolare perché la sua squadra, pur con gli errori, gioca in modo più spregiudicato e “vede” meglio la porta.

Ma il tecnico, stavolta in tribuna, non potrà ignorare le tante falle di una fase difensiva da film horror, il Palermo ha rischiato l’imbarcata – almeno sei palle gol nitide per il Modena – ma si è trasformato nell’intervallo riuscendo ad aggredire la metà campo emiliana con la voglia di chi “deve” vincere la gara.

Ma oggi è giorno di festa, nonostante sia venerdì 17 è una delle serate più serene della stagione, una vittoria che cancella la striscia di cinque pareggi consecutivi e rilancia i rosanero verso qualche sogno in più.

PALERMO: Pigliacelli 6; Mateju 6,5, Nedelcearu 5 (dal 41′ s.t. Buttaro s.v.), Graves 5; Valente 6,5 (dal 41′ s.t. Broh s.v.), Saric 5 (dal 25′ s.t. Segre 6,5), Gomes 5,5, Verre 6,5 (dal 29′ s.t. Damiani 6), Aurelio 6,5; Soleri 8,5, Tutino 8 (dal 29′ s.t. Vido 7).

MODENA: Gagno 4,5; Oukhadda 5, Silvestri 5,5, Pergreffi 5 (dal 45′ s.t. De Maio s.v.), Ponsi 4,5 (dal 35′ s.t. Renzetti s.v.); Magnino 6, Gerli 6,5, Armellino 5,5 (dal 21′ s.t. Duca 5,5); Tremolada 7 (dal 21′ s.t. Giovannini 5,5), Falcinelli 6,5 (dal 35′ s.t. Mosti s.v.); Strizzolo 7.

Pigliacelli 6: Non ha colpe sui due gol ma la sensazione è che sul tocco di Strizzolo possa fare qualcosa in più. Si capisce subito che non è giornata facile, gli avversari arrivano a folate e i suoi compagni di reparto non sono in giornata. Sono più i brividi che le parate.

Mateju 6,5: Primo tempo anonimo sul settore di destra. Anche lui per quasi un’ora capisce poco dei movimenti della prima linea emiliana e spesso è costretto a rincorrere riducendo al minimo il suo apporto al di là della metà campo. Poi nella ripresa prende coraggio: provvidenziale una sua diagonale difensiva, bella la verticalizzazione nell’azione del 4 a 2.

Nedelcearu 5: Altra prestazione negativa, la sua condizione fisica non sembra ottimale e i difetti vengono amplificati dalla velocità di esecuzione degli attaccanti del Modena che godono di spazi troppo larghi. Sia sul primo che sul secondo gol Nedelcearu viene mortificato sulla rapidità. Anche nella ripresa, con il Palermo finalmente più concreto, dietro si balla abbastanza.

(dal 41′ s.t. Buttaro) s.v.

Graves 5: Non è facile, sopratutto alla sua età, entrare e uscire dal campo (anche causa infortunio) e sentirsi a proprio agio. Detto questo, anche lui appare insicuro tatticamente e nemmeno particolarmente pimpante sul piano fisico, vulnerabile pure sui palloni alti. L’attenuante è quella di una squadra che per più di un tempo è piazzata male e non lo protegge.

Valente 6,5: Non ha il guizzo dei tempi migliori e spesso anche i cross in mezzo all’area – il pezzo forte del suo repertorio – non gli riescono con la consueta pericolosità. Però nella ripresa si sblocca con un “cioccolatino” per il gol del 2 a 2 di Soleri. Conferma di essere meno brillante di altri periodi della stagione ma ci crede fino alla fine, scialando tra le maglie difensive del Modena ormai sbriciolato.

(dal 41′ s.t. Broh) s.v.

Saric 5: Impalpabile, inconcludente. Gira a vuoto per lunghi tratti della partita, incapace di portare avanti palloni e pure di assicurare un minimo di filtro a centrocampo. Quando becca anche una ammonizione Lanna decide di sostituirlo.

(dal 25′ s.t. Segre) 6,5: Buon approccio alla gara. Sua l’azione che porta al rigore su Vido grazie a una imperiosa cavalcata a centrocampo. Poi sfiora un grande gol in mezza rovesciata.

Gomes 5,5: Non ci siamo. E questa volta non ci sono le attenuanti di ruggine da smaltire. Se il centrocampo lascia troppa iniziativa agli avversari è anche per causa sua che non ha brillantezza fisica e buona visione di gioco. Meglio nella ripresa, come del resto tutta la squadra, ma è una prestazione con più ombre che luci.

Verre 6,5: Lui non fa gol normali. Segna il 3 a 2 fiutando l’incomprensione tra Oukhadda e Gagno, superando il portiere con un mezzo sombrero e insaccando a porta vuota di controbalzo. E dopo quasi un’ora di gioco è stata la prima cosa degna di nota di una partita che fino ad allora non era stata certo da incorniciare. Aveva toccato pochi palloni senza nemmeno trattarli molto bene, sbagliando tra l’altro alcune giocate apparentemente semplici e non riuscendo a scuotere la squadra. Poi però fa vincere la classe del giocatore di categoria.

(dal 29′ s.t. Damiani) 6: Comprimario, perché entra nell’ultimo quarto d’ora con la partita già in discesa. Però conferma di essere ordinato e geometrico.

Aurelio 6,5: Nella serata delle prime volte gli tocca il debutto con il gol. Segna di testa, su assist di Tutino, avendo il merito di aver seguito fino alla fine, sulla fascia sinistra, un’azione del Palermo che si era sviluppata sulla destra. Un premio alla sua esuberanza ma anche per lui il primo tempo era stato di ampia sofferenza, con il Modena che attaccava soprattutto dalle sue parti. Timido anche in fase di impostazione. Poi tutto è cambiato.

Soleri 8,5: Attenzione attenzione. Segna un gol (bellissimo, imperioso) “nonostante” sia stato schierato da titolare: è la prima volta che gli succede da quando è a Palermo, finora aveva segnato solo da subentrato. Meritava questa soddisfazione perché è in fiducia, fisicamente straripante come ha dimostrato in occasione del gol del 2 a 2 segnato con uno stacco di testa da centravanti vero. Ma già nel primo tempo era stato uno dei pochi a salvarsi, giocando al servizio di Tutino (suo il passaggio per il compagno in occasione del gol) e provando anche una conclusione all’angolino uscita di un soffio. Riceve applausi pure per un recupero difensivo dopo una rincorsa di 40 metri. Con il passare dei minuti, anziché tirare il fiato, diventa sempre più straripante.

Tutino 8: Segna il suo primo gol in maglia rosanero ed è già una bella notizia. Un gol da attaccante vero, con una rasoiata da fuori area che beneficia pure di una piccola deviazione di un difensore avversario. Con l’assenza di Brunori sente il peso dell’attacco e si sbatte in più zone del campo: sbaglia anche tanto ma si vede che è in partita. Diventa un pericolo costante per la difesa del Modena, confeziona un grande assist per Aurelio e più in generale partecipa a tutte le azioni offensive finché non esce stremato dal campo.

(dal 29′ s.t. Vido) 7: Entra, conquista subito il rigore e lo trasforma tirando benissimo. Poi va vicino anche al gol con una bella conclusione dai 20 metri che sfiora il palo. Cosa può volere di più? Anche lui si iscrive nel registro delle prime volte di una serata cominciata tanto male e finita tanto bene.

LEGGI ANCHE

PALERMO AL “BALLO DEI DEBUTTANTI” DEL GOL

SOLERI: “HO FINALMENTE SFATATO IL TABU”

LANNA: “ALL’ANDATA L’AVREMMO PERSA”

TESSER (MODENA): “TROPPI ERRORI NELLA RIPRESA”

LA CRONACA DEL MATCH

RISULTATI E CLASSIFICA DI SERIE B