Palermo e il divieto di trasferta: la tifoseria rosanero nel 'mirino' ​​

Palermo e il divieto di trasferta: la tifoseria rosanero nel ‘mirino’

Il divieto di trasferta per i residenti in Sicilia ha fatto infuriare i tifosi del Palermo. La decisione, arrivata a ridosso del weekend e a poche ore dalla sfida contro il Südtirol, penalizza chi aveva già speso tempo e denaro per organizzare il viaggio. Il rimborso del biglietto – appena 17 euro – è considerato una magra consolazione rispetto ai costi complessivi sostenuti. Non è un caso isolato: negli ultimi mesi sono state numerose le trasferte vietate alla tifoseria rosanero.

Nel finale della scorsa regular season, ad esempio, furono bloccate le ultime due trasferte con la motivazione ricorrente di “ragioni di ordine pubblico”. A Catanzaro e Cesena i tifosi non poterono seguire la squadra, mentre nei playoff contro la Juve Stabia non ci fu alcun divieto, ma la Curva Nord decise di non partire come forma di protesta contro la società: “Nessuno al momento merita la nostra presenza”, scrivevano sui social.

Le tensioni interne e i nuovi timori

L’inizio di stagione sembrava aver segnato un cambio di rotta. Nessuna restrizione per la prima trasferta in Coppa Italia a Cremona, disputata però in pieno agosto. Ora, però, il nuovo stop riaccende polemiche e sospetti: alla base ci sarebbero ancora le frizioni tra gruppi ultras palermitani.



Gli scontri tra la Curva Nord e la Curva Sud avvenuti a Pasqua, a Brancaccio, non si sono mai del tutto sopiti. Una tensione che avrebbe spinto le autorità a temere possibili incidenti durante il viaggio e che probabilmente ha indotto il Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano a vietare la vendita dei tagliandi ai residenti in Sicilia.

Un problema da risolvere

Il rischio è che lo scenario si ripeta anche nelle prossime settimane. Il Palermo giocherà in trasferta il 23 settembre in Coppa Italia contro l’Udinese e il 27 a Cesena in campionato, ma secondo indiscrezioni anche in queste occasioni i tifosi siciliani potrebbe essere tenuti lontani dagli stadi. Una situazione che rischia di diventare cronica e che, oltre a penalizzare l’intera tifoseria, impoverisce il sostegno alla squadra.

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32 thoughts on “Palermo e il divieto di trasferta: la tifoseria rosanero nel ‘mirino’

  1. Le frizioni tra gruppi ultras esistono in tutte le curve d’ Italia e del mondo, quindi ciò significa che dovrebbero impedire le trasferte ai residenti di tutte le squadre?? Decisione molto discutibile e soprattutto inopportuna a due giorni dalla partita. Incompetenti

  2. In altri termini, il Palermo giocherà senza i suoi tifosi perché i suoi tifosi non possono fare a meno di litigare tra loro. Come dire: “mi taglio gli attributi per far dispetto a mia moglie”. Non sarebbe il caso di finirla con queste guerre intestine?

  3. Libertà per gli Ultras.
    Pieno sostegno ai ragazzi che avevano già acquistato biglietti aerei per seguire la squadra anche a Bolzano.

  4. …La beffa sta proprio sul fatto che hanno vietato la trasferta 3 giorni prima dell’incontro, con la pausa delle nazionali potevano tranquillamente evitare di far spendere soldi e tempo a tutti coloro che hanno poi comprato biglietti dello stadio hotel, aereo, pullman ecc ecc.

  5. Se questa è la logica sottesa al divieto, concordo pienamente con la decisione del Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano di vietare la trasferta ai residenti in Sicilia.

    Quando si tratta di sicurezza pubblica prevenire è sempre meglio che curare, e se una tifoseria non dà sufficienti di garanzie di affidabilità, come nel caso di specie e per via delle faide cui fa cenno l’articolo, è giusto vietarle di spostarsi.

    Ci va di mezzo qualcuno che non c’entra nulla? Se la prenda con gli ultras. Devo ricordare le risse tra fazioni a Cremona, la scorsa estate (2024)? Quelle prima di Palermo Cosenza sempre dello scorso anno? Tutte le altre occasioni in cui si sono verificati eventi del genere, fino ai fatti vergognosi di Brancaccio dello scorso Aprile?

    Una tifoseria tra i cui ultras ci sono faide simili non dà garanzie di sicurezza.

    Altro che “libertà per l’ultras”, slogan da13enni (biologici o mentali) . Numerose vicende balzate, nel corso degli anni, agli onori della cronaca, da ultimo quelle relative alle tifoserie di Inter e Milan, dimostrano la necessità che le Autorità competenti controllino gli Ultras costantemente e con attenzione.

    Più che libertà per gli ultras, direi “controllo e severità per gli ultras”.

  6. Speriamo che il settore ospiti si riempia comunque di tifosi rosanero residenti non in Sicilia. Sarebbe un bel scacco matto

  7. Quel tizio che si firma ildiesse si deve solo sciacquare la bocca quando nomina gli ultrà! Gli ultrà palermitani sono apprezzati in tutta Italia per correttezza e lealtà. Pure i catanesi hanno apprezzato gli striscioni per uno dei leader dell’anr catanese

  8. Diesse, non sei depositario di verità assolute (eufemismo x non scrivere altro). E cmq ti do uno “scoop”: le faide all’interno di una tifoseria esistono in tutta Italia (basti pensare a Roma, Napoli, Torino, Milano, tanto per citarne solo alcune di pari grado in termini di presenze), eppure non mi pare che gli altri siano stati così fortemente penalizzati com’è appena accaduto alla nostra, con una comunicazione molto generica a 48h di distanza dall’inizio del match.

    Inoltre ho notato, in altri tuoi scritti, che hai preso una pozione “politica” in merito alla questione. A me Lagalla e Varchi non fanno una grandissima simpatia (altro eufemismo), non li ho manco votati, però vorrei capire una cosa: se nessuno interviene “i soliti nostri politicanti che se ne straf****no di Palermo e dei suoi cittadini!”, viceversa se intervengono “questi vogliono i voti”. Se conosci vie mediane…..

    1. Almeno gli ultras di altre città non sono così idioti da menarsi in pubblico tra di loro. Non è che ci voglia molto a capirlo, eh?

  9. Cambiano i tempi. Tifosi rosanero in trasferta, da: ‘Capo la colletta, pu biglhiettu!’ (partecipavo volentieri, talvolta anche con un pezzo da 10mila-lire, come fosse una specie di talismano anti-attasso). Dalle collette insomma, ai viaggi in aereo, con tanto di pernottamento ovviamente, pranzi e cene e tutto il resto. E allora smettiamola con questa storia della Città a reddito medio molto basso e ultima tra le Province alla voce ‘risparmio’. Ps Manca un coordinamento, una vera e propria organizzazione, con adeguata vigilanza. Come ai tempi della Signorina Tornabene. I pullman rosanero. Storica una trasferta a Cagliari, con uno dei pullman fermatosi per un guasto al motore. Semmai la racconto un’altra volta ma solo su richiesta.

  10. non possono accettare l’invasione del loro stadio da parte della tifoseria rosanero – hanno ragione cosi non sembrerebbe che giocano a casa – dovrebbe essere una regola fissa – Palermo può fare tifo solo a casa – fuori casa deve essere vietato andarci – cosi non si crea questa disparità del tifo – e inoltre siamo a Sudtirol . bisogna anche capire che i confini d’italia per loro sono diversi

    1. Veramente siamo a Bolzano, non “a Sudtirol”.,..
      E i confini dell’Italia sono gli stessi per loro che per noi. E quelli di Bolzano sono italiani dal 1920.
      Per favore, studiate un minimo prima di scrivere scemenze.

  11. Se ai gruppi ultras della stessa fazione interesasse veramente le sorti della squadra rosanero non litigherebbero per qualche coro e striscione……

  12. Se la memoria non m’inganna qualche settimana fa un tale con il nick Napoletano, o qualcosa del genere, insinuò che i tifosi del Palermo non avrebbero fatto più trasferte…

  13. Risposta per Nino.
    La memoria ti inganna, perchè non sono napoletano e non ho il nick Napoletano.
    Sono palermitanissimo e realista, per questo motivo avevo scritto che ci potevamo sognare trasferte libere e promozione in A..

    1. Bhè la memoria c’è. Personaggi e dinamiche oscure, se le conosci, dovresti renderle chiare affinché tutti possano capire cosa vuoi dire col personale realismo.

      1. Ma la memoria va rinfescata.
        Ricorderai così che non sono stato oscuro ma molto esplicito.
        Dovresti ricordare che proprio su stadionews io scrissi il motivo per cui realisticamente ritenevo che potessimo dire addio (temporaneo) a trasferte libere e serie A. E non riguardava fantomatiche tensioni tra gruppi palermitani, ma la reale tensione alle stelle tra le tifoserie di Napoli e Palermo.
        Nei commenti presi spunto da Napoli-Palermo di coppa italia dell’anno scorso, quando l’amicizia fu platealmente rotta (anche se già si era incrinata ma non a questi livelli), con cori offensivi e lancio di fumogeni e petardi.
        Tutti sanno che quando si rompono amicizie e gemellaggi è peggio di quando ci si trova di fronte a rivalità storiche.

        In passato si pensi a Milan-Roma e Roma-Napoli dopo le rotture dei gemellaggi (i periodi più pericolosi sono gli anni successivi, ormai da quelle rotture è passato tanto tempo).

        Quindi da persona realista credo che finchè ci sarà tensione così alta tra Palermo e Napoli, ci possiamo scordare trasferte libere e serie A.

  14. A proposito della signorina Tornabene (buonanima) ricorderei anche Ciccio D’Arpa del Commandos Aquile. Ci si divertiva oltre che tifare.

  15. Ricapitolando. Trasferta non accessibile ai residenti a Palermo per guerriglia tra sud e nord. In più, a causa delle guerriglie tra alcuni di Palermo e altri di Napoli non ci sarà permesso di andare in A. Buon campionato a tutti.

  16. Perdonami, sei mai stato a Bolzano? Io sì…e ti assicuro che se parli italiano, o anche solo intuiscono che non sei del luogo, ti guardano storto. Di viaggi ne ho fatti e credo di non aver mai avvertito un così tale distacco che in qualunque altro angolo italico. Tempo fa in vacanza insieme alla mia ragazza e una coppia romana in una deliziosa locanda, la receptionist ci rispondeva un po’ a sfregio in tedesco! (ricordo che, a fine soggiorno, postai su internet pure una recensione particolarmente “piccata” cui non seguì nessuna loro replica)

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