Palermo e il metodo City: quando nel 2008 Mansour chiese tempo…

“Siamo ambiziosi, ma non faremo operazioni folli perché siamo qui come investitori a lungo termine”. Possono sembrare le parole di Soriano durante la conferenza di presentazione del City Group a Palermo, eppure non è così. È il primo discorso dello sceicco Mansour che – nel 2008, dopo aver acquistato il Manchester City – ribadiva gli stessi concetti che i tifosi rosanero hanno ascoltato a 14 anni di distanza lo scorso luglio. Consolidarsi, creare le basi e poi puntare in alto: “Vogliamo costruire un club sostenibile – diceva l’emiro – sappiamo che ci vuole tempo per costruire una squadra in grado di stare tra le prime quattro della Premier League e di vincere i premi europei”.

Ed effettivamente ha avuto ragione. I primi citizens degli sceicchi – che allora erano controllati dalla Abu Dhabi United Group, fondatrice del City Group nel 2013 – non sono stati vincenti. In Premier League è arrivato un decimo posto: un piazzamento persino peggiore rispetto a quello dell’anno precedente. E in panchina non è stato fatto il passo più lungo della gamba: l’allenatore scelto è stato Mark Hughes (non proprio un top come Ancelotti o Ferguson) che prima aveva guidato soltanto il Blackburn (e anche il Galles in Nazionale) ottenendo dei buoni piazzamenti europei.

Le cose sono cambiate dal secondo anno, con un big in panchina come Roberto Mancini – che ha sostituito Hughes a metà stagione – conquistando il quinto posto in Premier e portando il City a giocare per la prima volta l’Europa League (nei precedenti 40 anni si era riuscito a qualificare soltanto in Coppa UEFA). Da lì è iniziato il percorso del club di Manchester, che a 15 anni di distanza dall’arrivo degli sceicchi, potrebbe vincere tutti i trofei più importanti: manca solo la Champions, con la finale contro l’Inter in programma il 10 giugno.

Insomma, un percorso molto simile a quello disegnato da Soriano nel luglio scorso al Barbera: “Non possiamo andare di corsa, non possiamo fare qualcosa di poco sostenibile. Altrimenti il risultato non arriva”. Concetti confermati da Gardini pochi giorni fa, quando ha detto: “Certi risultati si raggiungono con il metodo e la programmazione. Dobbiamo creare basi solide per avere un club importante in massima serie”.

Percorso in linea anche quanto fatto negli altri club europei in cui il City Group ha investito. Nelle conferenze di Soriano (è sempre lui che ‘presenta’ il nuovo gruppo) non è mai mancata la parola sostenibilità. A Girona, nel 2017, ha esordito dicendo che il City Group ha “l’ambizione di fermarsi per molto tempo” e che “l’obiettivo è di costruire un progetto a lungo termine”; a Troyes, nel 2020, ha ribadito che l’intento principale “rimane quello di giocare un bel calcio, identificare e sviluppare i talenti di base”; mentre a Lommel, sempre nel 2020, ha spiegato che “si tratta di investimento che fa parte di una strategia a lungo termine, per portare il club ad evolversi nei prossimi mesi e anni”.

In realtà, fra Girona e Troyes, si sono verificate due situazioni diverse da quella rosanero (e da quella annunciata dallo stesso Soriano). I due club hanno raggiunto grandi risultati subito, al primo anno, rispettivamente con il miglior piazzamento (10° posto) nella storia del Girona in Liga (che dovrebbe essere migliorato quest’anno) e la vittoria del campionato di Ligue2 per il Troyes. Risultati inaspettati ma troppo precoci, senza le giuste basi: l’anno dopo il Girona è arrivato 18° ed è già retrocesso, mentre il Troyes si è salvato al fotofinish ma è poi retrocesso quest’anno.

Parallelismi comunque difficili, perché Girona, Troyes e Palermo sono piazze troppo diverse tra loro anche per tradizioni calcistiche e potenziale di espansione nel marketing. Ma la storia ormai quindicennale del City Group nel calcio lascia intuire come il modello organizzativo ormai sia inderogabile, nella conduzione manageriale come nella comunicazione. E pazienza se una parte della tifoseria rosanero preferirebbe qualche “deroga passionale” che potrebbe accorciare i tempi del ritorno nell’élite del calcio. Una deroga che Gardini non ha concesso nemmeno stavolta: “Dobbiamo stare attenti a non vincere per casualità – ha detto – perché per caso si vince una volta su dieci ma se invece programmi e crei i presupposti giusti puoi vincere 9 volte su 10. Questo sarà il nostro punto di partenza”. E chissà che il punto di arrivo non possa assomigliare a quello del City.

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39 thoughts on “Palermo e il metodo City: quando nel 2008 Mansour chiese tempo…

  1. IL CG opera in ossequi a criteri economico/aziendalistici. E’ difficile far capire al tifoso medio (tanto più se panormosauro) qual è la logica sottesa all’applicazione di questi criteri al calcio, e quali sono i tempi affinchè questo tipo di gestione produca dei risultati “importanti”, per così dire, che di solito sono obbiettivi di lungo periodo. Il CG lavora per dotare le squadre che possiede di un know how (che non vuol dire solo “calciatori”) che nel tempo produca frutti in modo duraturo e stabile. Ovviamente l’entità degli investimenti, dai quali dipenderà la possenza di questo know how e la tempistica dei frutti, dipende dai loro potenziali ritorni economici. Questo il motivo per cui in determinate realtà (Manchester, NY) si investe di più. Ma una cosa è certa: il CG investe in tutte le sue società calcistiche, e dappertutto ha prodotto risultati apprezzabili. Palermo è stata esplicitamente indicata come quarta piazza per importanza del gruppo, e quindi il CG vi investirà di conseguenza (cioè, più di quanto investirà in altri 9 club di sua proprietà), ma i frutti di questo impegno si vedranno nel medio e (soprattutto) lungo periodo . Vedasi, per intendersi, i risultati di medio periodo conseguiti dal gruppo a Girona, società che sotto gli anglo-arabi sta vivendo il momento più brillante della sua (modesta) storia. Nel breve periodo, com’è ovvio, si pongono obbiettivi minimi, quale la salvezza/consolidamento e poi il provare ad andare in A. Che sono comunque risultati positivi. Purtroppo questi ragionamenti sfuggono al suddetto tifoso medio, che dall’alto della sua crassa ignoranza mette in discussione una società che ha lavorato per appena un anno (magari sbandierando lo spauracchio Troyes, un argomento che a sua volta denota ignoranza); eppure basterebbe dare un occhiata ai risultati conseguiti dal CG nelle piazze in cui è presente per capire che parliamo di gente che garantisce risultati. Mah. Massima fiducia al City Group. Mirri, vendendo la società al gruppo anglo-arabo, ha garantito al Palermo un futuro sicuro. Che Dio lo abbia in gloria! P.S. Invero a Palermo gli anglo-arabi hanno già conseguito, nel brevissimo periodo, un risultato storico ed importantissimo: dotare il club di un centro sportivo di proprietà.

    1. Solo due cosine: poi mi spieghi perchè “lo spauracchio Troyes” “denoterebbe ignoranza”? Citare dei risultati sportivi quale “ignoranza denoterebbe”? E se cito il “caso Girona” (anch’esso finito in Liga 2 dopo una prima promozione) allora significa che sono “doppiamente ignorante”?
      Seconda cosina: con il centro sportivo il City Group non c’entra nulla. La Convenzione con il Comune di Torretta (allora commissariato per mafia) fu fatta da Mirri.
      “Dotare”, poi? Non mi pare che ancora sia operativo.
      E, soprattutto: un campetto di calcio si puo definire “centro sportivo”? Ancora è soltanto questo (ed infatti il City Group, fin dalla presentazione dei primi di luglio 2022, non sembra affatto entusiasta di quella scelta che, si ribadisce, si sono trovati fatti da altri prima che loro entrassero nel Palermo)…

      1. “….“Dotare”, poi? Non mi pare che ancora sia operativo.
        E, soprattutto: un campetto di calcio si puo definire “centro sportivo”….”
        Ecco, è questo che denota ignoranza e/o malafede.
        Primo: i lavori sono in corso e presto saranno conclusi direi, visti i tempi siculi, a tempo di record.
        Secondo: non si tratta affatto di “un campetto” ma tre e con futura estensione del progetto in terreno limitrofo.

        1. Ma visto che questi sono fatti noti, riportati anche su questo sito, direi che più che ignoranza, trattasi di malafede.

  2. Continuano le veline per convincerci che tutto va bene: sono articolesse utili a far dimenticare che Bolzano e Bari (con intelligenza ma senza spesi folli) sono lì a giocarsi la A, pur provenendo dalla C come noi, e noi, invece, siamo già in vacanza…
    Insomma, un articolo ridicolo, che – guarda caso – trascura completamente quanto il City Group ha speso per il Manchester City in una decina d’anni… Vogliamo paragonare la nostra posizione con quella del Manchester City? Lì, dopo pochi anni, hanno cominciato a vincere soltanto perché hanno speso circa (a volte anche “oltre”) 100 milioni di euro ogni estate (a febbraio 2022 l’investimento era stato pari a 948 milioni di euro).
    Per una proprietà che spende così tanto per una sola società (e, visti i risultati, temo che non si fermerà qui…), è del tutto ovvio che alle altre “consorelle” restano solo le briciole.
    Troyes e Girona sono esempi lampanti: se è vero che nella massima categoria si va solo se ci sono “basi solide, metodo e programmazione”, come mai, dopo che il City Group le ha portate in alto, entrambe (il Troyes giusto un mese fa) sono sprofondate nella categoria inferiore? Semplicemente per un motivo: il City Group spende solo per il Manchester City. Il che è legittimo, sia chiaro: ma non ci si prenda in giro…

    1. Dimentichi però che Sudtirol e il Bari partivano da una base solida e lo scorso anno avevano dominato i rispettivi gironi, mentre il Palermo (che lo scorso anno è arrivato terzo a 20 punti dalla prima) ha cambiato circa 20 giocatori, oltre all’allenatore e alla proprietà, quindi il tuo discorso non regge.
      Inoltre, in anno il City tra acquisto delle quote societarie, centro sportivo e giocatori non mi sembra che si sia risparmiato, anzi ha già investito una trentina di milioni (se tu ne puoi investire di più, fatti avanti).
      Riguardo il Girona e il Troyes, sono delle realtà molto più piccole della nostra e tra l’altro il Girona quest’anno sta per raggiungere il miglior piazzamento della sua storia.
      Abbiate un po’ di pazienza, NEMICI DELLA CUNTINTIZZA!

      1. Si! Inoltre questi nemici non dicono quale potrebbe essere l’alternativa (Mirri? oppure Tanino Vasari? Ferrero?) e questo si chiama pregiudizio malefico. Soffrono di precocità fisica e mentale.

        1. Considerare una città (Girona) che si trova a 100 km da Barcellona come terza squadra di Barcellona mi sembra inappropriato.
          Il Trapani lo dobbiamo allora considerare la seconda squadra di Palermo?

  3. Gli investimenti del CG (‘immissione di denaro’, espressione alquanto vastasa) si potranno valutare quando verranno fatti, se verranno fatti. Per il primo anno, esercizio, si può affermare che si son limitati a gestire il ‘denaro’ del Palermo (non propriamente una miseria, tra botteghino, abbonamenti, sponsor, diritti tv etc.). C’è intanto chi si compiace per l’annunciato ritiro ( in Alto Adige, se ho ben capito). Come se fosse chissà quale operazione straordinaria. Tanto per dire, appena una settimana fa sono entrati nel conto del Palermo/City più di 40mila Euro (solo di quota botteghino, bighietta insomma). Denaro fresco, banconote pulite anche se sudate, come quelle che girano nei supermercati . Chiare, fresche, dolci acque.

      1. GIGI Idk, GIGIniellu di Pallavicino, Tuttinick, sortie  Metro Chatelet les Halles. Per quanto mi riguarda, termini per te usuali, come ‘bagascia’, puoi usarli solo a casa tua. Devi starmi pertanto a DISTANZA! Sei finalmente stato ESPULSO da questo sito, eppure continui imperterrito a riempire di scarabocchi e insolenze TUTTI gli spazi destinati ai commenti, senza neanche avvertire minimamente, neanche l’ultima volta, l’esigenza di chiedere scusa al Direttore Monastra, come richiesto. Fuori! Moderazione, sveglia!

          1. Rieccolo qua. Non ci si può sbagliare, ore o giorni ma torna sempre, GIGIniellu GIGI Idk, ri Pallavicinu (quartier résidentiel: ‘Les Squatteurs’). ”Ma vatti a chiudere” Che classe, guarda un po’ che bel cafone. Ps Lo vuoi capire o no? (u capisti?): sei stato espulso!! Fuori!!

    1. Il CG ha gestito i denari del Palermo? Ma che cavolo dici? Ringrazia che lo hanno rilevato, altrimenti stavamo a parlare di un nuovo collasso …

  4. Tifare Palermo. Leggo ancora commenti pro e contro l’attuale proprietà. È passato un anno , lo ricordo , non siamo ancora in periodo di trattative per la cessione della società. Andare avanti , prendere atto e andare avanti. Altrimenti porre sul tavolo delle alternative credibili . Qualcuno si propone ? Forza, manager, critici, maghi del pallone , datevi da fare . E ponete delle concrete, valide , vere alternative. Soldi, tanti soldi. Datevi da fare e prendete il Palermo. Noi vi sosterremo.

  5. A proposito del campetto di torretta. Sai quanto costa ? Milioni , tanti milioni. Sai quanti ne aveva il Palermo? Zero , assolutamente zero. Smettiamola di parlare , parlare , parlare , scrivendo quattro cazzate gratuite su un sito. Il calcio si fa con fatti concreti e milioni , tanti.

  6. Io condivido le parole na aspetto aempreni fatti.
    Sul centro sportivo sappiamo che è un ‘idea di Mirri ma soldi per completarlo senza mutui è di Cg che ci ha messo i soldi comunque aspettiamo questo calciomercato ci dirà molto.

  7. Ma la Grana, oltre 6 mln e mezzo per Torretta, chi l’ha uscita? Mirri no di certo. Saranno stati gli eredi di Zamparini. Perché tutti dicono che non é stato il CG. Poi, un campetto…c’é uno qui dentro che ha deciso di devastarsi l’esistenza a parlar male del Palermo che parla per ignoranza, per malafede e per menzogne. Come quando per la partita di Brescia non c’era nessuno anche dopo che sono uscite le foto di Bigon in tribuna. Così, tre campi di cui uno in erba sintetica una foresteria e altre pertinenze, sono “un campetto” Che poveracci…

  8. Che pena che fate. Ancora a lamentarvi, siano in B, lotteremo per la A e non falliremo nel prossimo futuro. Continuate a guardarvi e a tifare le più blasonate squadre magari con strisce verticali in serie A. A noi tifosi del Palermo va più che bene.

  9. A parte Guitar e Dario, tutti i lecchini amici della contentezza e mediocrità sono usciti fuori con commenti assurdi.
    Salvatore, io faccio parte del tifoso medio ignorante, ma ne vado orgoglioso pur di non appartenere alla tua categoria di tifoso leccaculo.

    1. Si era capito…la cultura non si può inventare, si può solo parlare di ciò che si conosce. Scusa la mia ignoranza ma a chi lecchiamo il culo? Alla mia squadra?

    2. Che bellezza di commento! Una sentenza. Un pensiero di elevatezza assoluta. Ti devi essere sforzato molto per partorirlo. E che compagni che ti sei scelto! Un ignorante e un paranoico. Ma poi esattamente in che cosa consiste questa impostura del CG? Non la sai nemmeno tu ma essere contro fa sentire “toco” é vero? Mediocrità…leccaculo…tifoso leccaculo….minkia!!!

      1. E Tom GIGIniellu GIGI Idk di Pallavicino di sotto (Tuttinick, tra i quali ovviamente anche fred, Pippo, Dario e tutti gli altri, ‘ignoranti e paranoici’ per sua stessa ammissione) torna sempre, anche ore e giorni dopo (su 35 commenti a questo articolo, 32 sono suoi !!!). GIGI Idk, perditempo e incapace assoluto, terza elementare si e no, non ti devi permettere di nominarmi, te lo ripeto per l’ennesima volta. Distanza! Peraltro sei stato ESPULSO da questo sito, su disposizione (non revocata) del Direttore Monastra. Fuori!

  10. Certo come no, poi controlli gli “altri” club, di cui noi facciamo parte, e vedi che a Troyes ed a Girona sono arrivate brutte retrocessioni.

  11. Non voglio essere polemico e spero davvero che l’anno prossimo sia quello giusto per sgomberare dal campo tutte le critiche che il CG si è attirato con la gestione ambigua di quest’anno… ma questo articolo sembra scritto apposta per smentire punto per punto quelli che criticano la società. Peccato che riesca ad ottenere l’effetto contrario.
    Le critiche eccessive (io sono uno di quelli che è consapevole di essersi lasciato andare negli scorsi mesi) e il giornalismo di propaganda, che per il troppo servilismo finisce per ridicolizzare se stesso, non fanno bene a nessuno.
    Propongo a tutti di mantenere un atteggiamento equilibrato. Mi spiace solo per i troll e i disinformatori di professione: la verità verrà a galla tra poco. Per tutti gli altri, basterà solo avere pazienza.

  12. Il CG, rilevando il Palermo, si è trovato ad operare in un ambiente che conosceva poco e ha ereditato alcune cose (vedi Torretta) impostate da chi lo ha preceduto. Reimpostare l’organigramma societario (con elementi italiani) e la scaletta delle priorità non è cosa da poco. Dopo un anno di transizione dovremmo cominciare a vedere qualcosa.
    Ci vuole pazienza.

  13. Il sudtirol e Bisoli non hanno algoritmi e una stampa che cerca di educare i tifosi e non protestare, ebbene loro sono in semifinale e noi a casa… a casa tutti bene….. come direbbe Muccino

  14. Che il Palermo per CG sia una squadretta satellite del Manchester City, si deduce anche dall’articolo che si legge su altra testata on-line. L’autore svela i possibili acquisti per rinforzare la squadra per la prossima stagione: in DIFESA: Lucioni (a parametro zero); Ceccaroni (ma chi è ?) e Cistana (ottimo acquisto). In ATTACCO (udite udite !): tale Carlos BORGES di 19aa dalle giovanili del Manchester City, altro che Lapadula !!!! Lascio agli amici Tifosi RosaNero ogni riflessione o commento ulteriore. Ricordo che anche Polizzi, Matta, Schillaci, Polizzi lasciavano dichiarazioni sulla programmazione a piccoli passi…..
    Ma se il club fosse stato proposto a James PALLOTTA, unico proprietario, sarebbe stata una scelta sicuramente peggiore ?
    PS: sottoscrivo al 100% le osservazioni e le perplessità pronuncialte da Salvatore Geraci nell’ultima puntata della trasmissione on-line.

  15. condivido la filosofia del city group e l’articolo.
    Ho sempre scritto qui che preferivo consolidamento in B per 3 anni per poi andare in serie A ma restandoci a lungo, piuttosto che andare subito in A per scendere a chiummo!

  16. La campagna acquisti non é ancora iniziata. Circolano solo nomi. E tutti a guardare, a leggere, a giudicare. Curiosità compulsiva che portava (quando la carta stampata era ancora dominante) a far incrementare le vendite dei giornali sportivi tra la fine di un campionato e l’inizio del ritiro estivo. Oggi è cambiato tutto. Si é abbassata la qualità dell’informazione, la veridicità delle fonti e si é abbassata anche la qualità dei tifosi (alcuni anche ex tifosi). Ci avvisano, alcuni, sugli investimenti, a breve, a medio a lungo termine. Si affannano a fare paragoni improponibili col passato e azzardare impercorribili aderenze con il mondo finanziario applicate al calcio (come? A muzzo. Autodenunciandosi incompetenti anche). Aria fritta. C’é chi giura sull’incompetenza di Corini e di tutta l’area tecnica del Palermo. Ma Tutto fa brodo comunque se si deve criticare pregiudizialmente, senza fondamenti. Che é il vero sport che ha preso il posto del Calcio, del Palermo FC segnatamente, quello per il quale dovremmo discutere. P.S. Segnalo Hamza Rafia. Trequartista tunisino del Pescara di proprietà della Juventus. 24 anni. Valutazione di mercato quattrocentomila euro. Un signor giocatore. Più forte chessò…di Coronado, neo campione d’Arabia, o Trajkovski. Il costo ideale per fare imbufalire gli haters del CG. Spero con tutto il cuore che venga a Palermo per diventare un titolare inamovibile. Forza Rinaudo!

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