Palermo, la Cenerentola d’Europa nel calcio che conta: e non è una favola

chiedi chi era peressin stadio tifosi vitogol

“Palermo è la quinta città d’Italia, com’è possibile che non si trovi stabilmente in serie A?”. Quante volte lo avete sentito questo ritornello? Quanto c’è di vero in questa affermazione? Certamente Palermo è la quinta città d’Italia, per numero di abitanti, dopo Roma, Milano, Napoli e Torino, quattro città che mettono insieme ben sette squadre di calcio professionistiche che giocano tutte nel massimo campionato nazionale.

Abbiamo fatto un gioco. Siamo andati a vedere quali sono le città più popolose nei cinque campionati più prestigiosi del calcio europeo: oltre all’Italia, Inghilterra, Germania, Spagna e Francia. E abbiamo “scoperto” che tutte le principali città sono rappresentate nei primi due campionati nazionali, quasi tutte ai primi posti della massima serie. In Germania la città più popolosa è Berlino rappresentata da due squadre in serie A, l’Herta e l’Union; poi c’è Amburgo, con la squadra “ingabbiata” in B da tre anni, che precede Monaco di Baviera con il blasonato Bayern. Al di sotto del podio, invece, ci sono Colonia (sofferta salvezza in A) e Francoforte (in Europa League con l’Eintracht).

Anche fra Spagna e Francia nessuna città che appartenga al gruppo delle prime cinque per abitanti ha una società di calcio che non giochi nelle prime due divisioni. Così come in Germania, infatti, sulle prime cinque, quattro squadre si trovano nel massimo campionato e soltanto una gioca nel secondo: il Saragozza in Spagna (674,997 abitanti), e il Tolosa in Francia (471,941 abitanti). In Inghilterra, invece, nella “top 5” ci sono soltanto città che hanno una squadra nel massimo campionato. Fra questi centri, ci sono tantissimi club che militano in Premier League: sei a Londra, due a Manchester, due a Liverpool e, poi, il Leeds e l’Aston Villa, a Birmingham (dove gioca anche una squadra in Championship).

L’unica eccezione è proprio Palermo, fuori dal calcio che conta da tre anni (ormai possiamo includere anche la prossima stagione di serie C) e capitale di una Sicilia che non è messa meglio, protagonista di due fallimenti negli ultimi due anni (Palermo e Trapani) e non certo in salute negli altri principali capoluoghi, a cominciare da Catania. Palermo, insomma, è la “Cenerentola” d’Europa.

È un gioco, ovviamente, ma lo abbiamo fatto per analizzare una situazione che ha una sua precisa spiegazione. Palermo è la quinta città d’Italia “solo” per numero di abitanti, non certo per ricchezza, Pil, occupazione, presenza di tessuto industriale. E vediamo ogni anno, nelle classifiche dei giornali specializzati che tengono conto di una serie di fattori, che Palermo e praticamente tutta la Sicilia sono in fondo alla classifica, insieme a tante altre città del Sud. Ecco che viene naturale, dunque, ribaltare la domanda iniziale: perché Palermo dovrebbe essere nell’elite italiana “solo” nel calcio?

Fino agli anni ’80 del secolo scorso una logica poteva esserci: l’incasso del botteghino era largamente determinante per i bilanci delle società di calcio e Palermo con i suoi potenziali 40.000 sugli spalti faceva la differenza: con il calcio business delle Tv, la voce “biglietti” è relegata a voce secondaria, sopraffatta dagli introiti provenienti dalle televisioni. A parte l’era di Zamparini, la storia degli ultimi 40 anni gestiti da imprenditori palermitani è lastricata di sofferenze e spesso di campionati grigi. E l’attuale gestione non fa eccezione.

Abbiamo allargato la ricerca alle dieci città più popolose e il teorema diventa ancora più chiaro: tra il quinto e il decimo posto delle città italiane più popolose d’Italia ci sono anche Bari e Catania, nona e decima per abitanti, anche loro relegate da un po’ nell’inferno della serie C. Negli altri quattro campionati europei presi in considerazione, invece, soltanto due squadre non giocano attualmente nelle prime due leghe calcistiche: la squadra di Essen, in Germania (milita nella Regionalliga Ovest) e la squadra di Murcia, in Spagna (milita nella Segunda Division B). In Francia e in Inghilterra, invece, neanche una città, che faccia parte delle dieci più popolose, gioca in categorie inferiori al secondo livello. Gli ultimi club ad aver giocato nel terzo campionato sono stati lo Strasburgo (Francia, stagione 2015/16) e lo Sheffield (Inghilterra, stagione 2016/17).

Qualcuno potrà obiettare che appena quindici anni fa in serie A giocavano insieme Palermo, Catania e Messina. Vero, ma potremmo dire che si tratta dell’eccezione che conferma la regola. Come ha detto recentemente il presidente Mirri, non sono “solo” i soldi a creare i cicli vincenti di una società, si può spendere meno e meglio, certo, ma è chiaro che avere un bel gruzzolo alle spalle aiuta l’investimento.

Il caso attualmente più eclatante è probabilmente l’Atalanta (Bergamo è 35esima nella classifica per abitanti, più o meno un quinto degli abitanti di Palermo ma molta ricchezza in più) che è riuscita a pianificare un progetto magnifico, avanza da diversi anni nei ranking europei e sta diventando una cliente abituale della Champions League grazie anche al “miracolo” di un allenatore, Gianpiero Gasperini, troppo frettolosamente liquidato da Palermo.

Un altro bell’esempio attuale è quello di una new entry nel calcio che conta, lo Spezia, che rappresenta una città di 92.000 abitanti: è la meno popolosa nel massimo campionato. Nonostante ciò, il club, che è stato acquistato da poco dalla famiglia Platek (QUI i dettagli), ha posto le basi per creare una società seria e solida, che ha già conquistato la prima storica salvezza in serie A grazie a un tecnico emergente del calcio, Vincenzo Italiano, che ha iniziato la sua carriera, facendo molto bene, con il Trapani.

Fra le altre curiosità segnaliamo che tra le prossime protagoniste di serie C ci sarà anche il Monterosi: gli abitanti del comune in provincia di Viterbo sono 4.657, cioè centotrentasette volte meno di quelli del capoluogo siciliano.


60 thoughts on “Palermo, la Cenerentola d’Europa nel calcio che conta: e non è una favola

  1. Palermo come quinta città d’Italia ha fatto e fa sempre gola agli affaristi di ogni genere che cercano di sfruttare per i loro interessi il calcio palermitano – dalla pubblicità da vendere a vita all’interno dello stadio allo svendere giovani promesse che potevano costituire il patrimonio di Palermo – Faccio un esempio – oggi Lucca ha una quotazione di 125.000 € (per capirci Odjer vale 500.000 e siamo in C) domani Lucca avrà un valore in B almeno almeno 30-40 volte tanto – e se Palermo non è in grado di trattenerlo oggi che ha 20 anni e un contratto per almeno un altro anno, allora il pesce puzza dalla testa – chi gestisce Palermo pensa solo per i suoi affari e non per il bene di Palermo – mandiamo via Mirri e company – perchè con loro la B la vedremo solo nei sogni – e non dimentichiamo che alla fine chi soffre veramente siamo noi tifosi

    1. Su Lucca non si pone il dilemma “se il Palermo è in grado di tenerlo”. Lucca ha manifestato la sua ipotesi di rimanere (se poi era solo di facciata non lo possiamo sapere) ma non mi pare che la notizia sia stato accolta con i favori della società anzi Sagramola è volato (o ha preso il bus) a Bologna per piazzarlo. Ma questo è in linea con quello che scrivi.

    2. Hai fatto un commento come dire “non ho capito niente dell’articolo e faccio illazioni di testa mia basta che scredito la società attuale”

  2. Ci vogliono imprenditori che investono a lungo termine con precise idee di sviluppo e anche di guadagno per loro. Purtroppo mandando via Mirri, cosa che magari condivido pure, non risolveremo niente. Il punto è che il tessuto economico della città è troppo debole e anche venire da fuori a investire a Palermo è una cosa che piace veramente poco, e non solo nel calcio. Il caso Bergamo, che l’articolo considera una eccezione, è invece normalissimo: Bergamo è la provincia con il PIL pro capite più alto d’Italia (all’incirca lo stesso per La Spezia), mentre Palermo ha circa la metà di reddito per abitante. Chi investe considera il mercato locale e questi conti se li fa. Poi a Palermo ci sono altri problemi seri, a cominciare dalle pubbliche amministrazioni, infrastrutture e altre cosette.

    1. La realtà è che ci sono pure gli imprenditori più ricchi di Mirri non molti ma ci sono, il fatto è che hanno paura ad investire qui nel calcio ed esporsi. Teniamoci Mirri finchè non arriva un babbo Natale perchè l’altra strada è la sparizione dal calcio

    1. Una classica trasposizione pratica de “La volpe e l’uva” … Poiché capisce di non potere ambire ai massimi campionati nazionali, il tifoso palermitano si “riscopre” amante del dilettantismo puro e dei “principi” più aulici del vero Sport … Sintomatico.

  3. Continuando nel “gioco”, salvo errori Palermo è la città più popolosa d’EUROPA a non avere MAI vinto un titolo nazionale, scudetto o coppa, da quando esiste il calcio. Qualcosa vorrà pure dire…

  4. Per cortesia cari tifosi memorizzate per sempre questo articolo in modo da smetterla con la storia di Palermo degna della serie A. Dimenticare Zamparini al più presto. È stato solo un sogno. Grazie.

  5. Mirri sarebbe un affarista pronto a sfruttare qualsiasi cosa per i suoi interessi e pronto a svendere giovani promesse (spernacchiate prima della partita con la viterbese) e classificate come pacchi portati a PA dal DS. Non c’è più cosa leggere, dopo queste belle analisi. E non c’è da stupirsi. Chi ci ha portato fin qui? Quanti imprenditori ricchi hanno manifestato interesse per il Palermo? Nessuno! Quella della quinta città d’Italia è una barzelletta che non si può sentire più. meglio non parlarne. Il Sud dell’Italia, ricordo, ha coltivato nel suo seno almeno quattro organizzazioni criminali di levatura mondiale che ha esportato in tutto il pianeta. Questo trancia ogni analisi socio economica.. Diciamo invece che l’unico “salvatore” che ha fatto respirare un pò di serie A stabilmente, negli ultimi anni della sua alterna permanenza a Palermo ha riaccompagnato il Palermo da dove veniva per manifesta pessima amministrazione contabile e sportiva, dopo, lui si, aver coltivato i suoi interessi (mi pare abbia costruito un centro commerciale a Palermo, forse non se lo ricorda più nessuno). E dopo aver “concluso” la cessione delle azioni in maniera ancora misteriosa senza che nessuno abbia ancora evidenziato se lo ha fatto in maniera fraudolenta o no. Secondo me il Palermo non dovrebbe avere nessuna squadra in nessuna categoria, per evidente mancanza di memoria dei suoi tifosi, sia nella prima parte dell’epoca zamparini, (fino al 2011) che adesso.

  6. Dimenticavo. Tifare Palermo e incoraggiare chi come di Piazza e Mirri prendono 15 milioni, ex 30 miliardi , e li mettono a nostra disposizione senza ritorno alcuno. Non vedo oggi file di nuovi possibili compratori dietro gli attuali. E non mi parlate dei soliti tacopina e Ferrero per cortesia.

  7. Articolo carino interessante proprio come casistica e ci vede ancora una volta perdenti. Parto da un virgolettato: “Come ha detto recentemente il presidente Mirri, non sono “solo” i soldi a creare i cicli vincenti di una società, si può spendere meno e meglio”
    Frase terribile anzi orribile ,di chi ha poco ,di chi ha tanto ma ha un rapporto parsimonioso con il denaro,di chi non vuole spendere,ma anche di chi non ha capacità sportive e manageriali per vincere.
    Nel calcio 99,9% vince solo chi spende e tanto -se vuoi vincere davvero .in C questa cosa (spendere conta ancora di più)tranne che ti accontenti del minimo sindacale per metterti la coscienza a posto con la piazza e cioè fare i playoff anche da decimo ma senza speranze.Palermo e il Palermo non può essere competitivo non basta Palermo ha obbligo di vincere e ripeto e chi non ha soldi o non li vuole tirare fuori deve farsi da parte.Il Palermo deve provare a vincere da primo come la ternana di quest’anno perché i playoff sono un vero suicidio con questa formula attuale.Continuare a fare esempi farlocchi tipo Bari e da incompetenti e da chi cerca di difendere un modus operandi orribile.
    Parlate anche dell’Atalanta vero esempio ma Percassi che si dice abbia fatto una marea di plusvalenze ne ha reinvestito una parte consistente per continuare ad essere tra le squadre top e non si spiegano altrimenti tutti i piazzamenti in Champion.Quindi finitela di dire ste paraculate alla gente nel calcio si vince se spendi e non ci sono altre prese in giro.
    Altra cosa che voglio invece dissentire con voi che avete scritto questo articolo è la seguente:”Ecco che viene naturale, dunque, ribaltare la domanda iniziale: perché Palermo dovrebbe essere nell’elite italiana “solo” nel calcio?
    Ma cosa vuol dire ?ma in una città dove tanto non funziona non può funzionare anche solo una cosa?chi lo dice?tra l’altro una cosa scevra da economia locale (ancora di più oggi che non esiste più botteghino)scevra da occupazione ,industria ecc ma cosa c’entra con il calcio?vi chiedo ma quando azzamparini ci portava ad un passo dalla Champion Palermo era diversa da quella di oggi? e poi ribadisco perché una città dove tanto non funziona non può iniziare a brillare in qualcosa magari iniziando proprio dal calcio un’azione di risalita?non vedo assolutamente il nesso .il calcio viaggia a se stante e vive di imprenditori (oggi tutti esteri e holding di cinesi arabi russi ecc) quindi ribadisco Palermo potrebbe assolutamente competere e brillare nel calcio indipendentemente da i mezzi pubblici , il traffico , la mancanza di industrie per il calcio e per brillare serve solo l’imprenditore /gruppo/soldi. Solo e soltanto quello anche in una landa desolata.

    1. Mattia mi trovo assolutamente d’accordo con te. In passato non ho spesso digerito le tue lunghe esternazioni, e non te ne ho fatto mistero, ma questa vosta ti faccio i complimeti per la tua disamina.
      Se c’è una cosa che va analizzata, non sono gli indicatori socio-economici locali – mai come adesso slegati dal sistema calcio – ma la stupidità del palermitano medio, sempre a corto di memoria e sempre pronto a scegliere il male minore e a calarsi le braghe di fronte al furfante straniero di turno.
      Infine vorrei rispondere all’intelligentone che ha scritto che il Mezzogiorno ha saputo solo esportare Mafia, Camorra, ecc. che sempre esistono organizzazioni criminali ben più pericolose e meno reclamizzate di quella siciliana come quella cinese, russa che non mi pare non abbiano le mani su diverse squadre blasonate europee.
      Quindi articoli come questo vanno bene solo per il popolino beota palermitano.

    2. Il senso del discorso è proprio questo, Palermo – al suo interno – non esprime imprenditori in grado di dare la svolta. Nessuno ha detto che Palermo non può stare in alto, ma è successo solo con i capitali di uno che con Palermo non aveva niente a che fare. Nessuno ha detto che il calcio non può funzionare, abbiamo detto che non è un “obbligo” correlato al numero di abitanti. E onestamente – considerazione personale – mi piacerebbe che la gente mettesse lo stesso pathos e la stessa quantità dei commenti anche nel contestare i servizi che non funzionano, i rifiuti che marciscono, gli autobus che non passano. Fin quando ci arrabbieremo più per uno 0 a 0 in casa che non per un ospedale che non funziona vorrà dire che siamo ancora un po’ indietro. Detto questo, liberissimo di pensarla diversamente ma vorrei precisarle che non non diciamo “paraculate”, se lei ha opinioni differenti le può esprimere senza insultare il lavoro degli altri. (gm)

    3. Difatti Zamparini ci ha fatto sparire perchè si è accorto che ci avrebbe solo rimesso di tasca se non trovava tutti gli anni un Pastore o un Dybala cosa che non è scontata “ma rifletti un pochino!”

  8. A me fanno impazzire tutti sti “tifosi” che vogliono cacciare Mirri, come quando si voleva cacciare Zamparini perchè correvano a frotte con le valigette piene di soldi per comprare il Palermo. Abbiamo visto che gli unici in fila erano vari Tuttolomondo, Baccaglini, etc., ma come altro lo volete dimostrato che non c’è NESSUNO, nessuno, ora più che mai in piena pandemia, seriamente interessato ad acquistare il Palermo. Lo stesso Ferrero da due anni dice di vendere la Samp per prendere il Palermo: vi chiedete mai perchè non l’ha fatto? Solo chiacchiere a cui ancora andate dietro, dopo due anni che è follemente innamorato del Palermo, perchè se uno ne parla da almeno due anni o è un chiacchierone o un folle innamorato, ancora zero fatti. No vi sembra il caso dopo tutto quello che si è passato e si è capito (zero persone che vogliono investire), che quantomeno c’è un signore della nostra città che ci ha messo la faccia e v’ha incoraggiato? Sarò il primo a spingere per una cessione se spunterà il famoso milionario, ma fino a prova contraria, se non volete che la storia si ripeta: testa bassa e si tifa

    1. Non sono d’accordo, la faccia l’ha messa il Sindaco e l’ha persa, Mirri è un imprenditore non scordatevelo, minimo sforzo ma massimi risultato

      1. Il calcio è una materia imponderabile se si parla di raggiungimento di risultati sul campo, si deve mettere in conto anche il fallimento dell’obbiettivo certamente non per mancanza di volontà ma per pura casualità. Non si può dichiarare di andare in A in tre anni e dunque è certo che si avveri non funziona così

        1. Occorre programmazione, pazienza e perseveranza nonchè un ambiente pronto a remare dalla tessa parte altrimenti non si va da nessuna parte

        2. verissimo ma allora perché fare un bando così articolato e complicato? Bastava dire: chi offre di più (con soldi di provenienza lecita, ovviamente, e soprattutto soldi “veri”) si prende il Palermo… (gm)

          1. Con quel bando si voleva tentare di evitare gente come Baccaglini, inglesi e compagnia bella.

    2. Concordo su tutta la linea. Se dovesse arrivare chi vuole investire non si ferma sicuramente davanti ad una richiesta di 20 milioni altrimenti meglio Mirri che tifa Palermo

  9. ma che dici? questa società arrogante e presuntuosa non rappresenta Palermo, deve andare via al più presto, perché la realtà invece è un’altra: Mirri non vuole cederla ed in questo senso è facile far scappare i possibili acquirenti assegnando prezzi di acquisto della società inadeguati, come fa lui

    1. Guarda che se qualcuno vuole comprare il Palermo e si fa problemi per una richiesta di 15 o 20 milioni meglio che se ne vada da dove è venuto

  10. Comunque, vi consiglio di vedere, o rivedere, la trasmissione Report di lunedì scorso, e forse capiremo come mai il calcio sta così.

  11. – Può essere che PALERMO ha un PIL tra i più bassi d’Italia perchè la MAFIA ha impedito lo sviluppo economico di questa città (e di questa Regione) e che il PIL aumentasse, grazie ad una classe politica per decennni collusa e connivente con la MAFIA, classe politica votata da tanti cittadini ?

  12. ho letto il commento di un “sapientone intelligentone” che narra come quasi unico nostro “merito” (è sarcastico) l’esportazione di una delle più grandi organizzazioni criminali al mondo, mi disp qui si parla di calcio ma certa ignoranza e autoflagellazione sicula mi da il nervoso, devo risp per forza! La mafia si è progredita e sviluppata dopo il 1860…….fatemi pensare, cosa è nata nel 1860? Se tu stato la fomenti, ci scendi a patti, sei colluso o addirittura la manovri (opzione ormai nel 2021 praticamente certa) mica è solo colpa del siciliano mafioso? eh no la colpa è soprattutto di uno stato malvivente, uno stato serio la combatte e sappiamo solo noi quello che abbiamo vissuto nei decenni precedenti………..ancora ci sono palermitani e siciliani che si sentono italiani…………mahhhhhh cmq scusate per lo sfogo, FORZA PALERMO SEMPRE, ALLA FACCIA RI I CHIACCHIARUNA!

    1. Il tenore della tua risposta dice tutto di te. Meglio non andare oltre.Meglio non replicare P.S. Vai a studiare un po’ di storia e anche un po’ di educazione a proposito di rispetto delle altrui opinioni

  13. Ormai gli imprenditori Italiani non hanno soldi da buttare nel calcio, infatti tante società vengono acquistate da stranieri, il Palermo deve trovare qualche italoamericano, in America ci sono tanti italoamericani ricchi, ad esempio Di Piazza perchè non trova qualche imprenditore in america? Palermo ha una grande potenziale di utenza, chi prende il Palermo adesso fa un affare.

    1. Guarda che Di Piazza si sta girando per trovare acquirenti ma non riesce a trovare nessuno di veramente interessato nel modo serio

  14. Il Sassuolo ha dietro la MAPEI del compianto Giorgio SQUINZI. Vedere sito web della MAPEI per ignorasse chi è.
    – Aggiungo: Può essere che nessun Imprenditore facoltoso italiano o straniero si accosti al PALERMO per evitare di essere avvicinato e di elargire uno stipendio ad un affiliato alla MAFIA, affinchè mantenga la calma e medi i contrasti tra qualche Club di Tifosi RosaNero ? Può essere ?

    1. certo che può essere. O che debba aspettare anni per chiedere autorizzazioni che altrove vengono date in tempi molto più celeri (gm)

  15. Caro Monastra ma come direbbe qualcuno più famoso dello scrivente :”mi consenta” ma Lei non ha capito.Pur non facendo mai mancare le critiche e il mio dissenso spesso a Lei stesso e alla linea editoriale di stadionews proprio in questa occasione ho fatto complimenti per l’articolo che ribadisco trovo interessante e pertinente.Le “paraculate “di cui sopra sono riferite solo ed esclusivamente al tentativo,peraltro ancora uno, dei parsimoniosi di provare a prendere in giro città e tifosi con queste dichiarazioni mi consenta a dir poco meschine.Come se non bastava l’anno orribile di26/28 partite inguardabili e mortificanti.Sono troppo tifoso per continuare a sentire gente Che dapprima pur di recuperare leggittamente i soldi usciti ,promette amore e soprattutto risultati in 3 anni(serie A)poi si inventa in corsa di tutto.Ma la cosa peggiore quando i parsimoniosi difendono ,ribadisco dopo uno spettacolo indecoroso cui abbiamo assistito per tutto il campionato,il proprio operato ma anche quello del duo meraviglia Sagramola e castagnini dicendo anche che per sei mesi sono stati scarsi ma per i successivi 6 hanno operato bene e che quindi provando a mettere in bocca alla città che avevamo cambiato idea sui personaggi.Quando i parsimoniosi ma anche il duo meraviglia sanno benissimo che la città li vorrebbe lontano da Palermo e soprattutto dal Palermo.Ecco sentire certe cose forse le acetavi di più dal friulano he almeno non si sperticava in sproloqui d’amore per Palermo e il Palermo che da uno che ha preso la società non solo per recuperato il proprio denaro ma solo per un fine ….il business.Un saluto a Lei Monastra che seguo da quando eravamo ,siamo coetanei, da quando ero ragazzino.

    1. Solo per la precisione: questa frase “Parlate anche dell’Atalanta vero esempio ma Percassi che si dice abbia fatto una marea di plusvalenze ne ha reinvestito una parte consistente per continuare ad essere tra le squadre top e non si spiegano altrimenti tutti i piazzamenti in Champion” è detta dall’autore dell’articolo, non da un dirigente del Palermo. Da qui quello che lei definisce un equivoco. Detto questo, non è un problema la critica, ci sono abituato. E le riconosco comunque il merito di argomentare le sue critiche. Continueremo a invecchiare insieme 🙂 (gm)

  16. Aggiungo (3): può essere che nessun Imprenditore italiano o straniero RICCO desideri acquistare il PALERMO calcio, finchè leggerà che le vittime di omicidi TRA clan MAFIOSI rivali, vengono osannati con Fuochi d’artifico, altarini, poster celebrativi e dediche di concerti di cantanti neomelodici locali ? Onde evitare di cacciarsi in brutti ambienti di MAFIA ? Può essere o non può essere ?

  17. Ricordo che e’ stato vinto un bando per l’acquisizione del Palermo calcio,dove si garantiva mi sembra davanti al sindaco Orlando il raggiungimento nella massima serie entro tre anni.Nel mese di gennaio scorso,la squadra giocava decisamente male e doveva essere rinforzata per sperare nella risalita.Niente,non si muoveva una paglia,nessuno della societa’ che si facesse sentire,che ci spiegasse qualcosa.Insomma se c’erano i soldi a Gennaio dovevano essere spesi.Non mi e’ parso tanto normale in una societa’ calcio come il Palermo che nessuno della societa’ non dasse delle spiegazioni.Onestamente viene il dubbio circa la possibilita’ economica di questa societa’.Se i soldi non c’erano a gennaio perche’ ci dovrebbero essere adesso?E in effetti nell’ultima conferenza stampa il Presidente ha asserito,che probabilmente senza introiti ci aspettera’ un altro anno come quello appena trascorso.Come qualcuno prima di me asseriva giustamente senza soldi non si puo’ programmare per essere vincenti.Ricordo lo stesso Zamparini quando prese il Palermo trasferi’ i migliori calciatori dal Venezia per vincere il campionato.Forse nell’acquisizione del bando,qualcuno doveva meglio valutare se c’erano le premesse per fare ambire questa societa’ nelle categorie che per risonanza mediatica gli compete.

  18. Aggiungo (4): Può essere che è valida la seguente EQUAZIONE:
    1. MAFIA = 2. SOTTOSVILUPPO = 3. ECONOMIA Locale POVERA (ma oggettivamente EROICA) = 4. PIL tra i più BASSI d’ITALIA = 5. ASSENZA DI INVESTITORI = 6. SQUADRA di calcio in SERIE C o D per ANNI = 7. CENERENTOLA d’EUROPA anche nel Calcio.
    Può essere o non può essere ?
    PS: anche ritardare un’autorizzazione, SENZA TEMPI CERTI e con la scusa della BUROCRAZIA, è un tipico atteggiamento velatamente mafioso da “COLLETTI BIANCHI”, da parte degli Enti LOcali / Regionali interpellati. Inutile che ci prendano in giro.

  19. C’è ancora la scritta ‘Charleston’ sul frontespizio dello Stabilimento, il solenne monumento di Mondello? L’ultima volta non ci ho fatto caso. Il ristorante (alla fine degli anni ottanta, unica segnalazione Michelin, sotto Firenze) però si è mosso, ha traslocato ‘dall’altra parte della strada’, dove non si vede e non si sente più, il mare. La voce del mare, arriva invece più chiara attraverso un buco in una parete, come fosse una conchiglia, nella casa de ‘Le sorelle Macaluso’, condivisa dai piccioni, che provvedono al mantenimento della famiglia. C’è la scritta e lo stesso Stabilimento è uno dei protagonisti, nel (secondo) film di Emma Dante. Che inizia più o meno dove finiva ‘Via Castellana Bandiera’ con gli omini diretti verso il baratro e ai quali la regista negava qualsiasi controcampo. Un film da vedere? Non so, provate, passa da ieri su Sky, senza alcun sovrapprezzo e questo è già buono. Attenzione però che Emma Dante vuole strapparvi il cuore, a mani nude. E’ Il cuore della Città, dopo una autopsia impietosa. Una Città che si muove anche freneticamente tra sirene, clacson e urla, mentre il tempo resta fermo, immutato e immutabile, come lo Stabilimento.

  20. Quanto al Nuovo Palermo. 15 milioni, fu la proposta di Mirri (e di Di Piazza). Importo poi sottoscritto (e forse già completamente versato). Cifra importante e direi più che sufficiente per far ‘volare le aquile rosanero in Serie D’ (Cfr Parma, 3 Milioni). Il fatto è che appena due mesi dopo il battesimo di Hera Hora, più che le aquile rosanero volavano gli stracci, tra i due soci. Battaglia ormai cruenta e combattuta tra i rispettivi avvocati. Tifosi rosanero,  mesdames et messieurs, faites vos jeux.

  21. Palermo… il tutto nel nulla ed il nulla nel tutto… un profondo respiro ed un’affannosa asfissia… un’esplosione di colori ed un riverbero di grigio… un’oasi di bellezza e un deserto d’orrore… un delirio di gioia e un grido di dolore…Ne inaliamo silenziosamente la chiassosa quotidianità… la cultura accattivante ed ambigua… la camaleontica trasfigurazione dei vuoti e dei valori… nel vortice delle ribaltate verità… Ma a rare anime è concesso il sentirla… l’amarla sino all’estrema essenza… il distinguere ed il capire quel suo bacio… a volte vita e a volte morte… che è la sua realtà… non la sua sorte… che esiste ancor la luce delle coscienze vive… non solo il buio delle coscienze morte…

  22. “A parte l’era di Zamparini, la storia degli ultimi 40 anni gestiti da imprenditori palermitani è lastricata di sofferenze e spesso di campionati grigi. E l’attuale gestione non fa eccezione”. Un caro saluto a Mr. Appar(ten)enza ed ai suoi discepoli.

  23. Ce ne vuole di coraggio, nel parlare di ‘disturbo’ dopo una cinquantina di commenti, a lenzuolate, e altrettanti nick. Eh, GIGIniellu, GIGI Idk. Ehi Joe…

  24. Ma tutti sono contenti e felici di avere il palermitano Mirri e la squadra in D.
    Nella vita c è chi tende a migliorarsi chi vuole l orticello.

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