Palermo e le gare alle 12,30: la maledizione è stata esorcizzata

Il tabù, almeno questo, è stato sfatato. Il lunch-time match, tradizionalmente indigesto al Palermo, ultimamente non ha più sortito effetti negativi. Nello scorso campionato, ad esempio, i rosanero costruirono la salvezza proprio all’ora di pranzo vincendo 2-0 sul campo del Frosinone. Che la direzione del vento fosse cambiata lo avevano “segnalato” altre circostanze: se il pari casalingo a reti bianche con il Bologna durante la breve parentesi coincisa con il ritorno di Iachini poteva essere interpretato come un mezzo passo falso, il successo per 1-0 ottenuto al “Dall’Ara” contro il Bologna all’ottava giornata del girone di andata ha avuto un peso specifico notevole nell’economia della stagione.

E in virtù di quell’affermazione, la squadra ha dimostrato contestualmente che avrebbe potuto sintonizzarsi senza problemi sulle frequenze delle partite alle 12,30. Dei segnali incoraggianti, in tal senso, erano emersi anche nel corso del campionato di serie B 2013/14. E’ vero, la formazione rosanero ha perso in casa contro il Latina ma, tre turni prima, l’undici di Iachini aveva espugnato il “Partenio” battendo 2-0 l’Avellino e spostando dalla propria parte un’inerzia che, in concomitanza con le sfide all’ora di pranzo, era stata quasi sempre negativa.

Fino a qualche anno fa il Palermo non riusciva a neutralizzare la maledizione del lunch-time match. Evento riconducibile ad una sconfitta o a qualche avvenimento “doloroso” come il ko per 3-0 ad Empoli quasi fatale a Iachini nell’ottobre 2014 o l’1-0 rimediato a Firenze nel maggio 2013 (gol di Luca Toni) che sancì la matematica retrocessione in B della compagine allora guidata da Sannino. Dal cono d’ombra è spuntato anche qualche raggio di sole (nel novembre 2012 i rosanero di Gasperini superarono 2-0 la Sampdoria al “Barbera” grazie ad una doppietta di Dybala) ma, per diverso tempo, il cielo che sovrastava le partite rosanero all’ora di pranzo è stato avvolto dall’oscurità.
L’impatto, ad esempio, fu traumatico.

Il Palermo perse a Brescia (3-2) alla seconda giornata del campionato 2010/11 in occasione del battesimo del lunch-time match e diede continuità alla striscia negativa rimediando altri ko in serie (al “Barbera” contro la Lazio – gol di Dias – e poi contro Cagliari e Fiorentina). La sconfitta per 1-0 subita a Bergamo dal Palermo di Devis Mangia ribadì nel 2011 la mancanza di feeling con le partite alle 12,30. Quel feeling che i rosa hanno costruito con gradualità nelle stagioni successive e che hanno recuperato in tempo nello scorso campionato.


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