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Palermo, meglio il tridente Fenech-Cassini-Diletta. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

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Dopo una partita così brutta, la cosa più sensata da fare sarebbe quella di non scrivere niente e mettere uno screenshot di Diletta Leotta senza aggiungere nessun commento. Lo sappiamo che la serie B è un inferno, che quella di Cosenza è una trasferta ostica, che un punto muove la classifica e che il pareggio in trasferta va bene per la media inglese però a noi non ce ne fotte niente, abbiamo esaurito i luoghi comuni e vogliamo sempre vincere.

Il Palermo si presenta in terra calabra con una squadra tutta d’attacco e Stellone, per non schierare centrocampisti che gli mancano pure come figurine per l’album, mette in avanti anche Moreo schierando una formazione più spregiudicata di un B movie italiano anni ’80 con Nadia Cassini e Edvige Fenech insieme. La partita è brutta sin da subito con il Palermo che salta il centrocampo e prova a giocare a ping pong e il Cosenza che randella senza un perché.

Dopo il primo quarto d’ora, il sonno e la noia stanno per prendere il sopravvento e ci tiene svegli solo una traversa del Cosenza. proprio quando stiamo per chiudere gli occhi sognando il ritorno di Sasà Buoncammino in attacco per risolvere i nostri problemi, Nestorosvki segna e pure di destro convincendoci che oggi potrebbe essere una gran bella giornata. I giocatori del Palermo dedicano il gol a Chochev e anche noi, inveterati cinici induriti dalla vita, ci commuoviamo e auguriamo al bulgaro di tornare prestissimo a farci incazzare come sempre perché senza di lui non è la stessa cosa.


La partita torna a ritmi letargici e tiriamo fuori le copertine. Ma il Cosenza ci tiene proprio a rovinarci la giornata e continua ad attaccare fino a quando con una carambola, un mezzo rinterzo e una sponda su almeno due gambe pareggia. Si va al riposo sperando che Stellone urli, sbracci, li picchi pur di svegliarli un po’ ma al rientro ritroviamo lo stesso ritmo spento di una serata di ballo latino americano al reparto ortopedico.

Non succede quasi più nulla ma Brignoli trova il tempo di fare un mezzo miracolo, Embalo di entrare e giocare con il sangue agli occhi e l’arbitro di comminare ammonizioni, espulsioni al limite del ridicolo e recupero tendente a infinito e così terminiamo con il fiatone, l’ansia e la stanchezza di chi sente di aver giocato 90 minuti invece di dormire sul divano. Quando passi in vantaggio e ti fai raggiungere ti senti sempre un po’ coglione ma il punto alla fine ci sta tutto e non buttiamo via niente. Si soffre e si soffrirà fino alla fine ma noi non molliamo! Forza Palermo!

COSENZA – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS

Brignoli 7,5: forse commette qualche errore ma noi ci ricordiamo solo il muro eretto su un attaccante cosentino solo soletto a centro area che può valere un campionato. E che soprattutto ci salva da un attacco apoplettico certo e irreversibile. Paratona.

Rispoli 5: un giorno racconteremo ai nostri nipoti di quel giocatore che macinava chilometri avanti e indietro sulla fascia travolgendo tutto e tutti. Ei fu.

Bellusci 5: si era capito sin dal primo minuto che sarebbe stato ammonito e avrebbe saltato la prossima gara. Ci tiene a non smentirci e ci riesce. Persistente.

Rajkovic 5,5: meglio del collega di reparto, soprattutto sulle palle aree grazie alla stazza da corazziere, però becca anche lui un giallo evitabile che ci lascia nei guai per una partita chiave come quella di Pescara. Pollo.

Aleesami 4,5: già prima sbagliava tutto o quasi, figurarsi ora che ha l’attenuante che si è stancato con la nazionale e che in Norvegia lo inseguono con i forconi dopo la prestazione contro la Spagna. Escaped.

Moreo 6,5: anche se gioca in una zona del campo dove non c’entra nulla, si ammazza su ogni azione che passa dalle sue parti, spizza la palla in maniera decisiva per il gol del vantaggio, cerca di sfondare da solo la difesa silana ed alla fine avrebbe anche la palla per il gol della vittoria ma arriva con una frazione di secondo di ritardo. Peccato.

Murawski 5: interventi spesso in ritardo e poco precisi e pure la deviazione che costa il pareggio del Cosenza e un infortunio che sembra brutto. Peggio di così.

(dal 1′ s.t. Haas 5): ma siamo sicuri sia entrato in campo? Desaparecido.

Jajalo 6,5: il solito lavoro mostruoso sia in copertura che in impostazione, nonostante lo schema con quattro punte lo penalizzi e lo sfianchi. Alla fine appare stremato ma non molla fino all’ultimo. Infaticabile.

Trajkovski 3: una partita semplicemente indecorosa. Ci fermiamo qui per evitare denunce, querele, autorizzazioni a procedere e azioni civili, penali ed amministrative ai danni nostri e della testata che cortesemente ci ospita. Inguardabile.

(dal 50′ s.t. Fiordilino s.v.)

Nestorovski 6: un bel gol con un colpo da biliardo come ai tempi della Sala Mari, una prestazione senza paura di lotta e di sostanza. Poi tre minuti di follia in cui becca ammonizione, espulsione e squalifica che ci fanno santiare in tre lingue. Assurdo.

Puscas 5,5: l’assist per il gol di Nestorovski gli fa guadagnare qualcosa su un voto che altrimenti sarebbe stato molto molto peggiore. E’ sempre in ritardo e costantemente anticipato dai difensori cosentini che non ci sono sembrati dei fenomeni. Vacuo.

(dal 29′ s.t. Lo Faso 6): il voto di incoraggiamento se lo merita tutto. Bentornato.

Stellone 5,5: il coraggio non gli manca e schiera la formazione più a trazione offensiva che si possa immaginare. Purtroppo non siamo sicuri sia una buona idea. Il centrocampo a due viene costantemente superato in inferiorità numerica, gli esterni non spjngono più di tanto e la difesa è spesso costretta ad interventi che possono costare caro in termini di ammonizioni o calci piazzati. Non vorremmo che schiera tutti gli attaccanti che ha solo perché ha capito che siamo in affanno e non sa che altro fare. Preoccupato.

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4 thoughts on “Palermo, meglio il tridente Fenech-Cassini-Diletta. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. Senza ombra di dubbio,che l’altro trio con in testa la Leotta è impareggiabile.Per quanto riguarda Trajkosvky se avessero preso un ragazzo del reparto ortopper restare in tema avrebbe fatto meglio.Tutto sommato….inguardabili.Forza semprePalermo.

  2. Io ce l’ho anche con Stellone. Come si fa a giocare con due esterni che non sono terzini e che, dovendo partire da dietro, perdono lucidità in fase di spinta ? Ieri la solita distrazione difensiva di Rispoli ci stava costando il gol al passivo all’inizio. Per non parlare di Aleesami che non mette un cross decente che sia uno. Come si fa a schierare Moreo all’ala destra con il risultato di perdere il suo contributo lì davanti come sponda per i compagni o come finalizzatore ? Come si fa a lasciare il centrocampo regolarmente in inferiorità numerica con jajalo che deve fare pentole e coperchi per schierare una squadra con Moreo su una fascia e sull’altra il solito evanescente Trajkovski ? Come è possibile che un giocatore esperto come Bellusci, già diffidato e alla vigilia di un’altra trasferta decisiva, si faccia ammonire per un fallo a centrocampo su un avversario che dà le spalle alla nostra porta ? 4 punte (messe in questo modo) ? No, grazie. Meglio mettere tre difensori dietro (quando ce ne saranno tre), avanzare i due esterni e mettere il trequartista (Falletti quando torna) dietro Moreo e una delle due punte centrali. Ieri Nesto l’ha combinata grossa. E adesso vediamo come finisce a Pescara.

    1. Analisi impeccabile, con aggiunta di erroraccio di Rajkovich, che in possesso di palla la perde e stende l’avversario, con conseguente giallo. Certi errori a questo livello non dovrebbero proprio esistere!!

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