Palermo, Mirri: “Di Piazza? Mi spiace ma non ci saranno ripercussioni”

FOTO PEPE/PUGLIA

Il presidente del Palermo, Dario Mirri, è intervenuto per commentare la decisione del socio di minoranza, Tony Di Piazza, che ha espresso la volontà di lasciare il club rosanero.

“Non entro nel merito dei motivi – si legge in una nota Italpress – già oggetto di confronto nelle sedi societarie opportune, ma certo mi spiace per questa decisione, che altro non è se non la formalizzazione di quanto già precedentemente noto. Ne prendiamo atto, ora anche formalmente, ma poco cambia rispetto al nostro percorso“.

“Tutti gli obblighi che tutti noi soci ci siamo assunti rimangono ovviamente validi: il capitale è stato interamente sottoscritto e quindi non ci saranno ripercussioni sulla disponibilità economica della società nel rispetto degli impegni assunti e del budget triennale complessivo approvato a luglio del 2019″.

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15 thoughts on “Palermo, Mirri: “Di Piazza? Mi spiace ma non ci saranno ripercussioni”

  1. Mirri, la capacità finanziaria e la liquidità di una azienda non dipende dal capitale sociale sottoscritto, ma da quello effettivamente versato e disponibile presso i c/c bancari della società. Non siamo tutti ignoranti ne ci …mangiamo il cosidetto pane del cozzo. Ce lo dimostri non con le chiacchere ma ad esempio con un convincente mercato a gennaio. O forse ci dirà che non sarà possibile anche perchè si dovrà sborsare la quota di Diazza entro 180 giorni?

  2. Ma vattene e smettila con sta prosopopea fine a sè stessa. Non hai nè i mezzi nè le competenze; nè tu nè i grandi dirigenti che ti circondano. Era ed è un progetto basato sul nulla.

    1. Tu sei uno di quelli a cui piace essere colonizzato. Schiavo nell’anima. Consiglio spassionato: cambia squadra e stai alla larga dalla Favorita!

      1. Bla bla bla schiavi, colonizzatori, tifa le strisciate… hai capito tutto. Sei il numero 1. Hai ragione. Menomale che esisti. Grazie, mi hai cambiato la vita.

        1. Confermo: sei schiavo dentro. Uno che grida “armiamoci e partite!”. Hai il culo di avere dopo tanti anni un presidente palermitano e tifoso e rimpiangi il friulano che, non fregandosene nulla dei colori rosanero, gli ha fatto fare la fine che ha fatto. Vergognati, schiavo. Schiavo e complessato. Alla larga dalla favorita, please.

  3. ‘Che è successo, che cosa è successo?” Niente Lucariè, nun è succiesso niente, pensa ‘u presepe’. Avete mai osservato attentamente Guernica di Picasso? Tremendo, tutti gli elementi rappresentativi del Presepe che bombardati vanno per aria. La fratellanza, la famiglia, l’appartenenza, il cuore e l’amore, l’umanità. ”Mi dispiace, ma non ci saranno ripercussioni”. Messaggio criptico (Presidente, guardi che ‘amore significa non dover mai dire mi dispiace’). Non cambia nulla, forse perché il ‘socio’ Di Piazza sarà ugualmente costretto a versare il resto del capitale sottoscritto (la sua quota, 3 milioni e passa, hai detto niente…). Ma il giudizio spetta ora ai tribunali, chissà quando. Poco male, per quanto mi riguarda il Palermo è già morto da tempo, in una notte buia e tempestosa. Nelle lacrime di un guerriero rosanero, con alabarda. Il Palermo, solo, abbandonato dai tifosi, forse i veri colpevoli, se son vere le loro stesse motivazioni. Un bambino innocente abbandonato, nelle mani di un aguzzino.

  4. Mirri per favore cedi la società a qualcuno che possa investire tu non hai i soldi, ti ricordo che hai fatto un mercato a dire poco da poveraccio elemosinando giocatori a destra e a manca, e la classifica lo dimostra.

  5. Non ci saranno ripercussioni e non cambierà nulla?
    Certo perchè fin dall’iniizio l’unico progetto che avevate era quello di recuperare i soldi versati precedentemente!

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