Palermo, Montesano: “Il sindaco ha scelto bene. Per rinascere ci vuole tempo”

Giampaolo Montesano è stato uno dei giocatori con più classe nella storia del Palermo. Il calciatore nato ad Aulla ha indossato la maglia rosanero dal 1979 al 1984, facendo innamorare i tifosi con i suoi dribbling, vero marchio di fabbrica.

Nel giorno del suo compleanno (61 anni, classe 1958), intervistato durante il Tg Med in onda su Trm 13, Montesano ha parlato della rinascita del Palermo: “Bisogna ripartire dalla gente del posto. Il sindaco è stato bravissimo a scegliere il presidente e le persone di Palermo che adesso hanno una patata bollente in mano, ma con il vantaggio di avere una città alle loro spalle composta da tifosi straordinari. L’errore che non devono commettere è quello di aspettarsi grandi cose immediatamente perché per rinascere ci vuole tempo“.

“Bisogna dare tempo e lasciar lavorare chi ha rilevato questa società – continua – . Conosco Castagnini ed è un dirigente molto preparato. La Serie D è un campionato difficile, dove non servono i nomi ma giocatori di categoria”.

Montesano parla anche di un possibile suo coivolgimento nella partita delle leggende rosanero: “Non ero un top player ma un giocatore che ha amato questa città e grazie al Palermo ho costruito un futuro discreto. Mi fa felice che Mirri parli ancora di me dopo 40 anni, ricordiamoci che è il nipote di Renzo Barbera”.

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4 thoughts on “Palermo, Montesano: “Il sindaco ha scelto bene. Per rinascere ci vuole tempo”

  1. giocatore forse poco concreto ma che valeva da solo il prezzo del biglietto per il divertimento che procurava . Con i suoi dribbling ha fatto girare la testa a tutti i difensori di quell’epoca. Uno dei piu grandi!!!

    1. poco concreto? intere difese lasciavano andare i loro attaccanti di riferimento per correre dietro di lui. Spesso si vedeva lui ed una coda di difensori che a turno o insieme lo attorniavano per cercare di togliergli il pallone e nel mentre i nostri magari rimanevano soli e ricevuta palla segnavano indisturbati. Altre volte difensori che si sentivano quasi umiliati lo falciavano per terra e ne nasceva un rigore o un cartellino rosso. Insomma parlare di mancanza di concretezza…….In effetti a volte ci faceva arrabiare perchè si marcava tutti ed invece di andare verso la porta tornava indietro per il gusto di marcarsene qualche altro. Un giocatore incredibile, un funanbolo unico nel suo genere. Forse il migliore che io abbia mai visto nel dribbling secco.

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