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Palermo, la rinascita di Mato Jajalo: dai fischi agli applausi

“Jajalo sontuoso”. Così titolano le pagelle, firmate da Guido Monastra, della partita Palermo – Carpi. Quanti si sarebbero aspettati di leggere quell’aggettivo così gratificante accanto al nome del numero 8 rosanero?! Il giocatore, nato a Jajce (Bosnia), invece, ha messo tutti d’accordo, giocando un buon campionato, con una seconda parte di stagione ad alti livelli.

LA POZIONE MAGICA ALL’INTERVALLO: I DUE MINUTI DI FUOCO ROSANERO

Le stagioni in Serie A. Mato Jajalo arriva a Palermo nel gennaio del 2015, voluto da Iachini, suo ex allenatore nel Siena. Il bosniaco gioca 16 partite in quella mezza stagione, segnando un bel gol contro la Fiorentina. Le successive due stagioni in Serie A, però, non regalano tante soddisfazioni. Nel campionato 2015-2016, gioca 26 gare e segna zero gol. Confrontando i voti dei principali quotidiani sportivi, la media è di 5.58. Sono 25, invece, le presenze nella stagione successiva, quella della retrocessione; un gol fatto, quella splendida punizione sempre contro la Viola. La media voto di questa stagione è di 5.52.


FALLIMENTO PALERMO: IPOTESI RIGETTO PARZIALE

La Serie B, inizio a rilento. Le prestazioni non esaltanti del bosniaco lo portano a diventare uno dei giocatori maggiormente bersagliati dai tifosi. Il suo stile di gioco poco appariscente e molto “ordinario” non fa scattare la scintilla con il “Barbera”. Tra lo scetticismo generale, Tedino decide di puntare sul numero 8. Nonostante la fiducia dell’allenatore, le prime recite sono da dimenticare. La prima sufficienza, secondo le nostre pagelle, arriva alla sua sesta apparizione. Jajalo, piano piano, sembra sbloccarsi, anche mentalmente, e segna il terzo gol con la maglia del Palermo (uno più bello dell’altro), contro la Salernitana.

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Dai fischi agli applausi scroscianti. Questa domenica, contro il Carpi, per Jajalo è stata la tredicesima partita consecutiva da titolare. Un crescendo di prestazioni che lo ha portato a guadagnarsi gli applausi dei (pochi) tifosi rosanero sugli spalti al momento della sua uscita dal campo. La media voto, in questo filotto di partite consecutive, è di 6.5. Contro la squadra di Calabro, il bosniaco si è meritato il 9 in pagella, giocando una partita perfetta in fase di interdizione, ma anche in quella di impostazione, mostrando delle verticalizzazioni decisive ai fini del risultato.

PALERMO, BALOGH: “I MIEI INFORTUNI SONO ALLE SPALLE”

Il futuro. Mato Jajalo non è un fuoriclasse e la Serie A è un’altra cosa. Sicuramente il giocatore bosniaco sta dando una grossa mano al Palermo per raggiungere l’obiettivo della promozione, ma ad alti livelli bisognerà valutarne nuovamente l’efficacia dopo due stagioni in massima serie non esaltanti, anche se con l’attenuante di una squadra costruita senza logica e affidata a tanti allenatori diversi. I tifosi rosanero sperano che questa stagione possa servire al numero 8 per poter fare (finalmente) il salto di qualità.

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4 thoughts on “Palermo, la rinascita di Mato Jajalo: dai fischi agli applausi

  1. l’equivoco di fondo è che viene considerato spesso play basso e non lo è, lento, poca visione periferica di gioco. con accanto un mediano che costruisce in sua vece in questa serie B va benissimo. in altri contesti dubito possa dimorare con profitto.

  2. Io sono basito a leggere certi articoli con aggettivi che sono fuori dalla realtà dopo appena una partita giocata bene ma dopo anni inguardabili dove lui Chochev Morganella e co.sono stati responsabili numero 1 di campionati inguardabili e retrocessioni e dove stavolta lo difendo io il vecchio friulano non c’entra nulla se uno è scarso è scarso!!

  3. Vero allenatore in campo, sempre pronto a dare indicazioni ai compagni più giovani. Giocatore molto sottovalutato a causa di commenti (troppo spesso ingiustificati) da parte di certa stampa e dell’appartenenza alla scuderia “slava”. SuperMato

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