Palermo, un’altra “piccola” sulla tua strada: la Paganese ci crede ancora

Il Palermo è rimasto ad Avellino. I pareggi con Fidelis Andria e Potenza hanno stravolto in peggio il trend nelle sfide contro le piccole, privando la classifica di 4 punti che avrebbero rilanciato i rosa nella corsa al secondo posto. Due risultati chiaramente derivati da una performance sconsolante che ha compromesso la fase più importante della stagione. Il gap tra le due rose avrebbe dovuto fruttare di più, e invece ha prevalso la determinazione di chi lotta per non retrocedere. Ecco perché la trasferta di Pagani non nasconde meno insidie di quella di Potenza.

I prossimi avversari del Palermo sono reduci dallo scontro diretto con i lucani nel turno infrasettimanale, terminato con un pareggio (1-1) che ha lasciato inalterata la classifica playout. La Paganese resta in 18a posizione alle spalle dei potentini e a 5 lunghezze “virtuali” dalla salvezza diretta. Il Taranto, attualmente salvo al 15° posto, deve infatti recuperare gli impegni con Palermo e Monopoli.

I campani sono precipitati in zona playout alla 27a giornata, dopo la sconfitta di Catanzaro. Da lì in poi la classifica si è appesantita. Nonostante tutto, la società ha continuato a dare fiducia a Grassadonia e la Paganese è l’unica squadra in zona playout a non aver cambiato allenatore. A Pagani, il tecnico ha un trascorso importante. Nella stagione 2011/12 conquista la promozione in Lega Pro Prima Divisione dopo aver vinto i playoff. Nel 2015 torna sulla panchina azzurrostellata, dove resta per altri due anni conquistando un’altra inaspettata qualificazione ai playoff. A quel tempo era solito schierare il 4-3-3, oggi invece predilige un 3-5-2 molto offensivo.

Grassadonia è un amante degli schemi e della costruzione dal basso, che nel corso della sua carriera ha sperimentato con alterne fortune. La difesa della Paganese continua a fare acqua da tutte le parti: con 55 gol subiti è la seconda peggiore del girone. L’ultima vittoria risale al 22 febbraio (a Catania), poi 2 pareggi e 3 sconfitte, tra cui lo scontro diretto con la Fidelis Andria. Ma Grassadonia ci crede ancora: “Lotteremo fino alla fine e arriveremo alla salvezza”, ha dichiarato.

Mercoledì contro il Potenza, la Paganese ha lanciato qualche segnale incoraggiante. Nella prima frazione di gioco è passata in vantaggio e ha rischiato pochissimo. Poi ha subito l’arrembaggio del Potenza, che ha trovato il gol del pareggio un minuto dopo essere rimasto in dieci. La Paganese non è però riuscita a sfruttare la superiorità numerica, ed è tornata a casa con un solo punto e un grande rimpianto.

Sfide come queste nascondono insidie che non vanno ricercate nelle qualità dell’avversario, ma nelle proprie carenze. È successo al Barbera, contro una Fidelis Andria che era messa anche peggio della Paganese ma che è stata capace di fare lo sgambetto a Baldini. E proprio dagli spalti del Barbera, i giocatori del Palermo hanno visto la Nazionale soccombere a un avversario tecnicamente inconsistente. Un’amara lezione.

Photo credit: Facebook Paganese Calcio 1926 Srl

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