Pastore: “Dal Palermo al Psg? Leonardo mi chiamava ogni giorno”

Nel 2009, all’età di 20 anni Pastore viene acquistato dall’Huracán. Chiude la prima stagione con 34 presenze. Quella successiva, conquista i tifosi mettendo a segno la prima tripletta nella storia del derby siciliano: il match casalingo contro il Catania finisce 3 a 1. Stesso risultato rimediato nella trasferta contro la Juventus di qualche settimana prima. Pastore è una gioia per gli occhi, il primato di miglior marcatore della squadra lo consacra come il fuoriclasse che ha saputo trascinare la squadra ai preliminari di Europa League e alla finale di Coppa Italia. Nell’estate 2011, il PSG paga 42 milioni per portarlo nella capitale francese. Dopo sette anni torna in Italia, alla Roma, dove gli infortuni hanno fortemente condizionato il rendimento. Oggi ha 31 anni.

“Vedremo se troverò buone opzioni per lasciare il club, altrimenti sarà per gennaio”. Sono le parole di Javier Pastore, prossimo a lasciare la Roma per iniziare una nuova avventura. L’ex campione del Palermo ha colto l’occasione per guardarsi indietro e riassaporare i momenti più decisivi della sua carriera. Uno su tutti, il trasferimento al PSG nell’estate del 2011.

Ci sono stati molti fattori che mi hanno motivato a scegliere il Paris Saint-Germain – ha detto a sofoot.com -. Il primo è stato Leonardo. Per un mese e mezzo mi ha chiamato tutti i giorni al telefono per raccontarmi della società, del progetto, dei giocatori che voleva portare”.

Dopo la storica finale di Coppa Italia disputata con la maglia rosanero, Pastore volò in Argentina per raggiungere i compagni della nazionale. Lo aspettava la Copa America 2011, il mercato poteva attendere. “Dopo la Coppa, sono andato in vacanza e ho soppesato i pro e i contro. Mia moglie mi ha detto: «Parigi è bella, ma anche lontana»”.

Infine, Pastore ricorda la notte in cui un sogno lo convinse a prendere una decisione: “Il terzo giorno di vacanza mi sono svegliato alle 4 del mattino: ho fatto un sogno in cui camminavamo entrambi ai piedi della Torre Eiffel. L’ho detto a mia moglie e lei mi ha risposto: ‘Guarda, se hai questo tipo di sogni, andiamo’. Quello stesso giorno dissi subito al mio agente di fare di tutto per giocare a Parigi”.

 

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1 thought on “Pastore: “Dal Palermo al Psg? Leonardo mi chiamava ogni giorno”

  1. Hai fatto bene Javier, qui si meritano Brunori ed il suo presidente, qualche intenditore ti ha pure fischiato. Buona fortuna per tutto, te la meriti.

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