Pomini: “Guai a fare calcoli. Dopo la figuraccia di Venezia serviva una scossa”

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“Serviva una scossa”. Alberto Pomini parla così in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport del momento del Palermo in vista dei playoff, tra la necessità di sfruttare al massimo il tempo a disposizione per recuperare le energie e rimediare agli errori fatti: “Con il Sassuolo, dilapidammo un grande vantaggio a furia di accontentarci del pareggio e passammo in A solo all’ultima giornata. Ed ora eccomi a Palermo al mio sesto playoff e a quella che potrebbe essere la mia 4° promozione”.

PALERMO: NIENTE RISCATTO PER DAWIDOWICZ?

Intervistato da Salvatore Geraci, Pomini afferma: “Servono energie mentali. A livello fisico in 10 giorni non puoi fare miracoli. Abbiamo la fortuna di un primo turno favorevole con due risultati su tre, non è poco. Guai a fare calcoli, parte il cervello. Non siamo cotti, eravamo più stanchi un mese fa, il cambio di allenatore ci ha spinti a ricompattarci. Potrebbe esserci anche Dawidowicz. Ha avuto la fortuna di essere convocato in nazionale e non posso augurargli di tornare. A noi però servirebbe. Servono tutti”.

VALOTI: “MERCATO? LAVORIAMO SOTTO TRACCIA”

E aggiunge: “Il mister è carico, è una rivincita anche per lui. Ha portato serenità. A volte serve la mano pesante, gli alibi sono finiti. Tedino? Col Venezia abbiamo fatto una figuraccia, serviva una scossa. Quando i risultati non arrivano non è consuetudine mandare via i giocatori…”.

GDS – PLAYOFF RINVIATI: UN ASSIST PER IL PALERMO

Pomini ripensa alla sua prima esperienza in un playoff (2004/05 con il Sassuolo in Serie C), ma guarda soprattuto al futuro: “Tornare titolare è stato il mio riscatto. Mi piacerebbe toccare quota 40, in questa città e in A. Smettere? Già a 30 anni dicevo: se arrivo a 35, non mi pongo limiti. Decide l’emozione che ho dentro”.

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