Repubblica – “Molte parole, pochi euro: così è morto il Palermo”

“Cosi è morto il Palermo”. Questo il titolo scelto da Repubblica Palermo, che approfondisce il momento nero del club rosanero ripercorrendo gli ultimi mesi, dagli inglesi passando per Arkus, contrassegnati da tante parole e “pochi euro”.

PALERMO A RISCHIO LIQUIDAZIONE

L’amaro resoconto è firmato da Antonio Fraschilla, che scrive: “A rivedere certe conferenze stampa farlocche, le foto con illustri sconosciuti, i comunicati su closing e passaggi di proprietà, sembra davvero di leggere la semplice cronaca di una morte annunciata: quella del Palermo calcio. Una cronaca nella quale le parti in commedia alla fine sono sempre le stesse e il colpo di scena non arriva mai: il colpo di scena in questo caso si chiama bonifico. Una cosa è certa: senza soldi veri il Palermo rischia di scomparire dai radar del calcio che conta per un bel po’”.

Il quotidiano ripercorre tutte le vicende, dai fantasmi inglesi e i proclami di Zamparini, passando per l’intervento di Mirri e la boutade Follieri, arrivando infine alla Arkus di Salvatore Tuttolomondo e alla Gepro di Stefano Pistilli, con i tifosi a sperare nell’ennesimo salvatore della patria. E ora che il rischio della Serie D diventa concreto, il Palermo fa gola a molti: si parla di Massimo Ferrero e Urbano Cairo, ma anche di una possibilità cordata diretta da De Laurentiis e Lotito, che già sono proprietari di una squadra nelle categorie minori.

Il quotidiano dedica poi spazio all’attualità delle vicende societarie: dallo spettro crac (non c’è traccia di stipendi e fideiussione) alle parole preoccupate del presidente Alessandro Albanese, che ha dovuto rinviare a oggi il Cda e non ha escluso l’ipotesi di consegnare in tribunale i libri contabili del club; all’appello mancherebbero due milioni di euro. In mezzo l’apprensione dei tifosi e la rabbia degli ultras, che hanno anche bucato le gomme ad un’auto degli autisti della società.

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6 thoughts on “Repubblica – “Molte parole, pochi euro: così è morto il Palermo”

  1. Adesso capisco il complotto! Un piano subdolo per far fallire il Palermo preparato e orchestrato da Zamparini, Arkus, Lega, Federazione e sciacalli vari (guarda quanti ne sono spuntati adesso per avere i diritti di D) il cui scopo era di azzerare i debiti con il fallimento e lucrare sul riacquisto della società a zero ripartendo dalla D. Tutti d’accordo a tramare alle spalle del Palermo dei tifosi e di tutti i palermitani che saranno gli unici a pagare il conto! Ma il sindaco ha il dovere di sporgere denuncia alla magistratura per scoprire tutte le magagne che stanno sotto a questa sceneggiata sporca e orribile! Qualcuno potrebbe anche pagare!

  2. Da dicembre in poi, l’unico che ha messo qualcosa di soldi nel Palermo è stato Dario Mirri, il resto erano cazzate e pigghiate pi fissa….

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