Alberto “Jimmy” Fontana, il doppio ex “gioca” Cesena – Palermo

Il Palermo non subisce gol da tre partite, è la migliore difesa del torneo con 16 gol subiti e adesso si presenta sul “sintetico” del Cesena che, da quando è arrivato Castori in panchina, ha migliorato la media punti e soprattutto segna molto di più: undici gol in quattro partite prima del positivo 0 a 0 nel derby di Parma. Chi meglio di Alberto “Jimmy” Fontana poteva parlarci di Cesena – Palermo? Il portierone è un doppio ex, cesenate di nascita, nel Cesena ha iniziato la carriera, nel Palermo l’ha conclusa a 41 anni e 297 giorni con un piccolo primato: solo Ballotta, prima di lui, aveva giocato in serie A con un’età maggiore. E, tanto per ricordare, in carriera Fontana vanta alcune promozioni dalla B alla A, 10 presenze con l’Inter e 14 con il Napoli e due rigori parati nientemeno che a Kakà e Zidane.

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A Palermo Alberto Fontana è rimasto impresso nella fantasia dei tifosi. Ingaggiato come portiere “anziano” per fare da balia ad Agliardi (stagione 2006-2007) si ritrovò presto titolare giocando due stagioni ad alto livello e mettendo insieme ben 66 presenze. Poi le cose non andarono bene, varie incomprensioni con la società, perfino il rischio di finire fuori rosa in attesa di cessione. Il Palermo gli aveva preferito Marco Amelia e lui non la prese bene.

A distanza di tanti anni sceglie la strada della diplomazia per commentare le vicende rosanero, soprattutto quando gli chiediamo un parere sullo scollamento evidente tra l’ambiente dei tifosi e il patron Zamparini. “Da lontano fai fatica a capire il perché di certe cose, sono convinto che una volta raggiunto il traguardo le tensioni potranno allentarsi. La serie A è troppo importante per tutti e Palermo è una bellissima realtà del calcio italiano, una città che ama il calcio come poche. Per un giocatore è stupendo entrare in uno stadio pieno come il Barbera, con i tifosi così vicini al campo di gioco, inutile fare retorica. Spero che si possa ricucire questo strappo”.

CESENA – PALERMO, LE FORMAZIONI

Fontana crede nel Palermo ma fa i complimenti a tutte e due le squadre, soprattutto agli allenatori. “Il Palermo è favorito ma il Cesena è cresciuto. Tedino è stato molto bravo: è arrivato in punta di piedi e con tanto entusiasmo e tanta preparazione è riuscito a dare subito la mentalità della serie B a una squadra che era appena retrocessa: a volte capita che ti senti un giocatore di categoria superiore e snobbi la categoria, Tedino ha evitato questo pericolo e fuori casa il Palermo ha tenuto un ruolino di marcia impressionante. Il Cesena invece è partito male, squadra bella ma poco pratica: con Castori invece ha cambiato fisionomia, ha una media quasi da promozione, molto più concreta e difatti ha segnato moltissimi gol anche se ancora deve migliorare in difesa dove subisce troppo”.

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Fontana indica anche i protagonisti della partita: “Credo che Coronado sia uno di quei giocatori in grado di illuminare il campo in qualsiasi momento. Nel Cesena occhio a Laribi che se è in giornata può fare male a chiunque e a Jallow, giocatore di grande quantità che può crescere molto”.


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