Ambro, addio al Palermo: “Mi sono sentito preso in giro”

La delusione di Danilo Ambro. In un’intervista concessa a Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport, il centrocampista palermitano sfoga la propria amarezza per la conclusione della sua avventura in rosanero, sentendosi in un certo quasi tradito dal “suo” Palermo. La proposta della dirigenza era di partecipare al ritiro pre-campionato senza garanzie sulla firma del contratto. Una proposta che ha lasciato perplesso il giovane Ambro (che in carriera ha già militato in Serie C) e che stata rispedita al mittente. E Ambro non si nasconde: “Ho disputato una stagione positiva, penso che la società abbia capito che calciatore sono. Non c’è nient’altro che mi freni. Non mi aspettavo un trattamento simile, mi sono sentito preso in giro. Dopo dieci anni nel settore giovanile e, soprattutto, dopo che Foschi lo scorso anno mi aveva fatto firmare un contratto pluriennale da professionista”.

Ambro, dunque, non resterà al Palermo dopo che la società rosanero ha ritenuto di doverlo rimettere sotto esame prima di un eventuale contratto. Il giovane palermitano traccia anche un parallelo con la scorsa stagione e con l’altro palermitano Ficarrotta (andato al Città di Sant’Agata): “L’anno scorso sono andato in prova alla Juve Under 23, ma ci stava. L’esperienza è stata formativa e costruttiva. La mia non è paura di non farcela, sono convinto delle mie possibilità e voglio poter giocare le mie carte senza pregiudizi da parte di nessuno. Poi subentra anche una questione di dignità professionale e di rispetto. Non so cosa abbia pensato Luca Ficarrotta, che si è comportato come me, di certo non mi aspettavo che finisse così”.

A seguito del rifiuto, inoltre, Ambro è stato già “escluso” dagli allenamenti al Barbera ma il centrocampista palermitano ci tiene a far conoscere ai tifosi il proprio punto di vista: “A Palermo ho fatto l’anno più bello della mia vita, una scelta che ripeterei mille volte. Spero un giorno di poterla rivivere. Giocare con questa maglia suscita emozioni indescrivibili. E non voglio che passi un messaggio sbagliato, ho letto tante notizie in merito. Per questo ho voluto parlare e chiarire la situazione, per far capire alla mia gente la verità”.

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10 thoughts on “Ambro, addio al Palermo: “Mi sono sentito preso in giro”

  1. I parsimoniosi mirri forti con i deboli deboli con i forti!!!che tristezza i parsimoniosi tutti moralisti e precisini che fanno ste cose con i ragazzini per pochi euro mi fanno vomitare !!!ma come possono affrontare la B se non vogliono pagare pochi euri??che tristezza ste storie da speculatori veri .spero non sia lo stesso metodo di lavoro che adoperano con operai e dipendenti delle proprie aziende sarebbe da magistratura!!!

  2. c’è un giocatore CURTULIDDU in scadenza di contratto, E’ argentino, mi pare si chiami LIONEL, fategli un PROVINO.

  3. Anche noi ci sentiamo presi in giro da una società ridicola, senza programmi, senza futuro, SENZA PICCIOLI!!!! Fate ridere i siddiati!!!!

  4. Sono semplicemente ridicoli…siamo in mano ad una societa’ fantasma che d’altronde non parla e non rilascia comunicati…cosa devono dire…Sagramola quando parla meglio che stia zitto…eppoi su Ambro comportamento assolutamente vergognoso.. è gente come dicono dalle nostre parti assolutamente ” Ziccusa”… a momenti inizia il ritiro e questi stanno a guardare… non hanno preso ne allenatore ne mezzo giocatore…..anzi propongono provini…ridicoli…non mi spiego come mai nessuno li contesti…a proposito dov’è il tifo organizzato? Tutti appattati sicuramente…

  5. Alla fine, come volevasi dimostrare, è bastata una Serie C a smascherare il bluff in salsa palermitana imbastito da “un gruppo di amici che non si arrendono mai”. Ripartire nuovamente dalla D non sarebbe un dramma se servisse a liberarsi di questa gente prima che compromettano il futuro del calcio a Palermo, dopo le figure relative a trasferte in pullman, allenatore, stadio e centro sportivo (senza dimenticare la scelta di Pergolizzi dello scorso anno) serve altro? E ringraziassero lo stop dei campionati altrimenti nelle ultime giornate è probabile che neanche la D avrebbero “vinto”.

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