Una vita per il calcio, adesso gestore di un ristorante. Una nuova esperienza per Moris Carrozzieri, ex difensore di Palermo, Atalanta e Sampdoria, lontano dal campo verde che prima calcava. Un tuffo nel passato e il mancato trasferimento al Milan nel 2009: “Il Palermo non mi lasciò andare e va bene così, perché in Sicilia sono stato benissimo”, spiega a Gianlucadimarzio.com.
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Rimpianto per questa chance? Nessuno. E gli anni passati in Sicilia sono ricordati con molti piacere. Nessun confronto però con l’esperienza a Bergamo: “Non posso scegliere, ho vissuto momenti meravigliosi in entrambe le città”. I suoi migliori ricordi sono però ricondubili a quando indossava la maglia rosanero: “La vittoria sul Milan per 3 a 1 al Barbera è stata la miglior partita della mia carriera. Ricordo anche il 2 a 1 a Torino contro la Juventus. La stagione 2008-2009 è stata quella nella quale ho vissuto l’apice e allo stesso tempo ho toccato il fondo. È comunque indimenticabile”.
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Tanti i compagni di squadra avuti negli anni, alcuni si sono anche rivelati dei campioni: “Mi sono abituato bene da subito. Nelle giovanili del Bari c’era un certo Cassano. Poi Cavani, Pastore, Bresciano, Ilicic, Doni: alcuni di loro sono arrivati al top”. Di campioni oggi ce ne sono ben pochi. Carrozzieri lancia anche un’accusa alle giovani promesse di oggi: “Molti di loro a 19-20 anni si sentono già arrivati e non accettano consigli da nessuno. Forse qualche regola in più non gli farebbe male, dovrebbero provare cosa significa sacrificarsi veramente per questo sport così capiscono che non tutto gli è dovuto. I difensori di oggi? Mi piaccioni i ‘vecchi’ come Barzagli e Chiellini, oltre loro vedo pochi difensori con gli attributi”.
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