De Biasi: “Palermo inglese? Aspetto i fatti. Ecco chi prenderei sul mercato”

Parla Gianni De Biasi. L’ex ct dell’Albania, dopo essere stato a un passo dal ritorno a Palermo nelle vesti di allenatore, parla al Corriere dello Sport di questa sua fase di carriera e soprattutto del momento dei rosanero, primi in classifica e a caccia della Serie A: “Stellone è giovane, aveva voglia di rivincita e gli auguro di tutto cuore che riesca a prendersela. Per l’affetto particolare che nutro verso questa piazza che merita la serie A e un progetto affascinante”.

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Nella lunga intervista realizzata da Salvatore Geraci, De Biasi parla del suo rapporto di lunga data con Stellone (definito affettuosamente… un “minchione”) e della sua rinuncia alla proposta di Zamparini nel finale della scorsa stagione: “Mi disse sarebbe stata buona educazione rispondere subito, ma ero a cena in una grotta; non l’ho richiamato perché ci ho pensato una notte. La mattina successiva gli ho comunicato che non me la sentivo. Mancavano 4 giornate, non avrei potuto aiutarlo; altrimenti sarei andato di corsa”.

Sul Palermo inglese, De Biasi glissa: “Sto alla finestra, guardo e aspetto i fatti. Mi auguro che possano dare continuità, il Palermo non può essere alla mercé del primo avventuriero che passa. Zamparini uscito di scena? Mi sembra impossibile. È innamorato del calcio e trovo quasi assurdo che non sia più al comando. Mercato? Servirebbe un bel centrocampista alla Zaniolo. Prenderei Medràn del Rayo Vallecano che ho allenato nella mia esperienza spagnola alla guida dell’Alaves. Ha qualità tecniche straordinarie. Non dovrebbe costare molto”.

Intanto i rosa inseguono la Serie A: “Mi sembra ingeneroso dire che il Palermo andrebbe in A con chiunque alla guida. Non è scritto da nessuna parte che la squadra più forte riesca comunque a vincere. L’unico interlocutore, per il primato, sarà Corini con il Brescia. Chi mi ha impressionato di più? Trajkovski. Ha qualche pausa, tipica di quei giocatori che pedalano con estro, fantasia. Nestorovski e Puscas insieme? Perché no? Più o meno hanno le stesse caratteristiche e fanno gol. Puscas è messo meglio fisicamente e più educato come movimenti; Nesto in campo è un po’ ‘zingaro'”.

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