Di Donato: “Palermo, accettiamo la D e ripartiamo. Tornare? È troppo tardi…”

Daniele Di Donato, ex bandiera e capitano del Palermo, conosce bene la Serie D, dati i suoi trascorsi da allenatore. In un’intervista concessa a Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport, il neo tecnico dell’Arezzo ha provato a spiegare le insidie del difficile campionato e parla del suo amore per i colori rosanero.

“Venticinque anni fa, quando cominciai a Corsico, la D era dura, ma adesso lo è ancora di più – afferma – . Prima non c’erano regole restrittive, oggi non devi sbagliare a prendere i giovani, titolari e riserve. Ne devi utilizzare quattro a partita e puoi sostituirli solo con pari età. Quasi mezza squadra under. Io avevo portiere (Tosi), terzino destro e sinistro (Spaltro e Vanzan) e un centrocampista (Hoxha), età media vent’anni. Devi essere fortunato e bravo”.

Di Donato approfondisce il concetto: “Chi affronta il Palermo è come se giocasse contro la Juve. Gli avversari daranno il massimo, si accontenteranno del punto, non rischieranno e per questo devi stare attento. Un esempio: quando mai a Troina e in tanti altri posti capiterà un’altra sfida con i rosanero che profumano ancora di Europa e grandi campioni?”

Sulla situazione attuale, dice: “Mai avrei pensato ad un crollo del genere, mi dispiace, però non tutti i mali vengono per nuocere. Nella disgrazia trovi l’opportunità di azzerare tutto e ripartire, lasciando dietro sciacalli e denigratori. Io che ho vissuto i primi anni di Zamparini non mi aspettavo questa conclusione anche se ormai la società era diventata una barzelletta. Gli ultimi avvenimenti li trovo assurdi. Ancora tutti che chiacchierano…”.

Il suo amore per Palermo è ancora vivo: “Basta! Si tocca il ridicolo. Accettiamo la D e ripartiamo. Saremo più forti di prima, ci metteremo tre o quattro anni poi torneremo dove dobbiamo stare. Dopo esserci liberati di tutto il marcio”.

E su un possibile ritorno in rosanero, Di Donato è chiaro: “Tre anni fa, quando tornai per vivere a Palermo e chiesi di fare parte del settore giovanile, mi chiusero la porta in faccia. Per me, non c’era posto! Adesso gioco le mie carte da altre parti. Tornare a Palermo? E come? Dov’è il Palermo? E poi, ora, è troppo tardi. La C me la sono già guadagnata, voglio provare ad andare oltre”.

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6 thoughts on “Di Donato: “Palermo, accettiamo la D e ripartiamo. Tornare? È troppo tardi…”

  1. Quanti ricordi. Personalmente sono stanco di leggere il disastroso andazzo che si è creato intorno al Palermo, chiudere e riscrivere un altro libro (la STORIA).

  2. Grande Dido! Mille volte meglio in Eccellenza, in Promozione o in D, piuttosto che con Arkus e Pistilli in A o in B!

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