A.Filippini a SN: “Mancano giocatori come me, su Palermo-Lazio…”
Uno dei tanti doppi ex della sfida tra Palermo e Lazio è Antonio Filippini. A Palermo per sei mesi nell’anno della promozione in A nel 2004, Filippini ha parlato della sfida di domenica tra le due formazioni al Barbera: “Il Palermo affronterà una squadra forte e con entusiasmo, superarla sarà molto difficile. La Lazio troverà, comunque, un Palermo che cercherà di fare un risultato positivo dopo sei sconfitte consecutive. Per entrambe le squadre sarà una partita delicata, vincerà chi sbaglierà meno, anche se per i rosanero sarà dura. Il Palermo troverà una Lazio in grande forma, sia a livello mentale che fisico, forse uno degli avversari peggiori in questo momento”.
Sei sconfitte consecutive per il Palermo hanno sorpreso tutti, anche Antonio Filippini che da qualche anno ha intrapreso la carriera da allenatore e conosce bene De Zerbi: “Non mi aspettavo un momento negativo del genere, sei ko di fila non si fanno sempre. De Zerbi è un buon allenatore, il Palermo sta attraversando un momento non favorevole anche a livello societario. La squadra risente di tutto ciò. De Zerbi non può continuare su questo ruolino di marcia, un altro risultato negativo sarebbe deleterio. Se ci fosse il cambio d’allenatore sarebbe normale, i giocatori si adatterebbero al nuovo tecnico. Non sarà destabilizzante questo, ma le eventuali sette sconfitte consecutive”.
Quello che ha sorpreso ancor di più, però, è la conferma del tecnico dopo sei ko consecutivi: “Zamparini in passato ha esonerato per molto meno – prosegue Filippini – Adesso, però, il presidente sta facendo vedere che è vicino alla squadra e al tecnico, ha piena fiducia in loro. Speriamo che questa fiducia venga ripagata in campo. Zamparini vuole bene al Palermo e ai palermitani, venderà ad un acquirente serio”.
Nel Palermo manca lo zoccolo duro della componente italiana, e Alessandro Diamanti non riesce ad esprimersi al meglio: “Avere qualche italiano in più sarebbe meglio – ammette Filippini – visto che la Serie A è un campionato meno qualitativo rispetto agli anni scorsi. In questo momento delicato sarebbe meglio avere meno stranieri e più italiani. Diamanti deve uscire ancora allo scoperto, io ho giocato con lui a Livorno e Bologna, appena entra nel gioco e nei meccanismi di De Zerbi farà la differenza. Quando salirà di tono Diamanti salirà di tono tutto il Palermo. Mancano giocatori a centrocampo come me e mio fratello, calciatori con qualità fisiche e grande temperamento. In questo momento servono capacità morali per prevalere sull’avversario”.
Chiosa finale di Filippini sulla corsa salvezza: “Guardando un po’ la classifica ci sono quattro squadre che lotteranno per un posto nella prossima A. Il Palermo lotterà con Pescara, Crotone ed Empoli. Soltanto una di queste si salverà”.