Foschi e il Palermo: “Ero vicino a Commisso. Ma poi spuntò…”

Rino Foschi, la fine del vecchio Palermo… e Rocco Commisso. L’ex direttore sportivo rosanero è stato protagonista di un’intervista a tutto campo sui temi del calcio italiano (con anche un rimprovero alla Juve per la gestione di Dybala) e ha ripercorso i mesi della profonda crisi societaria del Palermo rivelando un retroscena sulla possibilità di cedere il club all’attuale patron della Fiorentina.

Intervistato da “Tmw Radio”, afferma: “Sono stato vicino. Ci parlavamo al telefono, ma un bel giorno è spuntato un ‘personaggio’. Fecero tutto gli avvocati ma io non ero molto convinto. Tanto è vero che poi mi hanno mandato a casa, hanno aspettato i soldi del mio mercato e poi sono scappati via. Ora vogliono darmi un anno di squalifica. E’ normale? I giudici ci misero in C, davo fastidio ai club che dovevano fare i playoff. Ma quei stessi giudici poi mi hanno detto che avevano sbagliato e che il Palermo doveva fare i playoff per la A”.

E sul suo ritorno a Palermo l’estate precedente dice: “Sono andato lì perché Zamparini mi diceva che era rovinato. Lui mi chiese di vendere alcuni giocatori, incassai 20 milioni ma un bel giorno mi dice che deve anche vendere la società, perché lo stavano perseguitando. Mi disse che voleva vendere il club a dei miliardari inglesi, ma mi confermò come direttore sportivo, dicendomi che non dovevo preoccuparmi, che sarei rimasto lì. Ma ho visto subito che c’era qualcosa che non andava. Alla fine è andata che io ho licenziato loro e sono rimasto con il Palermo in mano, con Zamparini agli arresti domiciliari”.

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8 thoughts on “Foschi e il Palermo: “Ero vicino a Commisso. Ma poi spuntò…”

  1. “Sono stato vicino. Ci parlavamo al telefono, ma un bel giorno è spuntato un ‘personaggio” Chi? E poi chi perseguitava Zamparini? E’ tempo di fare i nomi caro Rino Foschi. Se vuoi essere credibile, devi dimostrare di dire il vero.

  2. Foschi, Foschi, o meglio Loschi. Ancora con queste dichiarazioni “ a trasi e nesci”. Ancora con la tua ambiguità. Ancora aspettiamo chiarezza da te che dichiari di amare il Palermo e i suoi tifosi. O parli e spieghi pubblicamente con nomi, fatti e circostanze oppure taci. Delle tue dichiarazioni ambigue e reticenti non sappiamo che farcene. “Ma poi spuntò un personaggio”: il nome, please. “parlavo al telefono con Commisso”: a che punto eravate ? York Group: era una proposta seria e perché sfumò ? Gli inglesi: chi portò a Palermo questi figuranti e come riusciste a farli andar via ? In quei giorni, grazie a Internet, tutti fecero delle ricerche e compresero che questi solo erano dei peracottari. Come mai non decidesti di andar via per non essere coinvolto in questo sfascio? Ah, già: lo stipendio. Non credi che un atto di coraggio e dignità sarebbe stato prima o poi ripagato ? Adesso hai questa macchia addosso. Mi spiace, ma te lo sei meritato e se vuoi provare a rifarti un’immagine evita queste dichiarazioni sibilline e parla chiaro. Altrimenti TACI.
    PS: ehi, dico a voi, “giornalisti” palermitani. Possibile che nessuno di voi sia in grado di porre queste poche, semplici, dirette domande al signor Loschi ?

    1. Ma secondo lei, una persona seria come Commisso, si avvicina a questi personaggi??? Sicuramente appena hanno capito chi avevano davanti sono scappati a gambe levate….

  3. Pensare che in tutta sta pagliacciata dagli inglesi presentati come americani quotati in borsa con tanto di garanzie ai tuttolomondo il perseguitato non c’entri nulla è roba da anello al naso. Troppa gente che non poteva non sapere. Foschi i nomi mi auguro li faccia ai magistrati

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