Gazzetta – “Palermo, è dura senza un bomber di categoria”

“L’attacco piange. Zero gol dopo tre gare è un triste primato che il Palermo in Serie C può vantare in solitario e nel calcio professionistico
soltanto con un’altra squadra, l’Udinese in Serie A”. Le considerazioni di Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport. La sensazione del giornalista è che alla squadra di Boscaglia manchi proprio il bomber di categoria in grado di assicurare una certa dose di gol.

Il Palermo ha iniziato il campionato con una batteria di attaccanti dove nessuno è mai andato in doppia cifra: i più prolifici sono Floriano, Valente e Kanoute con 6 reti a testa. Secondo la storia recente degli ultimi tre anni del girone C di Serie C, le prime classificate hanno, invece, sempre avuto un bomber da almeno 10 reti.

La scorsa stagione nella Reggina c’erano Corazza con 13 gol e Denis con 12 (54 le reti complessive amaranto). Antenucci e Simeri hanno fatto la fortuna del Bari rispettivamente con 20 e 10 reti. E nel Monopoli, classificatosi terzo, la differenza l’ha fatta Fella con 17 marcature.

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10 thoughts on “Gazzetta – “Palermo, è dura senza un bomber di categoria”

  1. Perché incomprensibile. Hanno cambiato progetto in corsa, venendo meno gli incassi da botteghino e abbonamenti.
    Sono ciarlatani.

  2. bisognerebbe capire chi ha preso la decisione,Gia’ hai Saraniti,che non hai mai segnato tanto,Lucca che e’ un ragazzo che ha sempre giocato in Primavera,ed invece di prendere un bomber prendono un altro ragazzo Rauti.Decisioni cervellotiche.Comunque,almeno se gioca col 4-2-3-1,potrebbe giocare con Floriano Valente,Silipo e Kanoute’.

  3. E’ vero che manca il “bomber” ma se poi gli unici giocatori che possono creare pericoli e assist stanno in panchina e allora è ovvio che non crei azioni da gol, giocatori come Kanoute, Silipo, Floriano devono giocare, servono i cross, i tiri dei centrocampisti, non è un problema solo di attaccanti

  4. E’ inutile discutere all’infinito. Ha ragione salvatore. Il progetto iniziale prevedeva investimenti sostenuti anche grazie agli incassi al botteghino. Ora quegli incassi non ci sono più e la società ha ridotto, anzi quasi azzerato, gli investimenti. Se lo avessero detto chiaramente fin dal principio sarebbe stato magari accettato, a malicuore, ma forse accettato dai tifosi per il bene della società.

  5. Sagramola è arrogante e nn mai sfondato nel mondo del calcio perché nn ne capisce nulla, e mirri peggio ci voleva perinetti

    1. I giocatori li sceglie Castagnini, al massimo Sagramola può dire i soldi ci sono o non ci sono per questo giocatore.

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