GdS – Da Pomini… alla variabile impazzita: le quattro mosse vincenti di Tedino

“Le quattro mosse vincenti di Tedino”. Come in una partita a scacchi il Giornale di Sicilia analizza le mosse del tecnico del Palermo, mosse che hanno rivitalizzato una squadra in crisi di risultati e riportarla vicina alla vetta e alla zona promozione diretta e ora seguita nuovamente dal pubblico (record stagionale contro il Frosinone e media tornata oltre quota 7000 spettatori, che vale la top ten della Serie B)

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La svolta dei rosa (striscia aperta di 2 vittorie conescutive) passa da 4 elementi chiave secondo Benedetto Giardina: il primo è Pomini, che dopo esserne stato la chiocchia ha rilevato il posto di un incerto Posavec e ha ridato sicurezza ed esperienza al reparto difensivo, subendo solo due gol in cui non ha mostrato di avere particolari responsabilità e di essere “saracinesca” quando ncessario.

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La difesa in realtà (Empoli a parte) non era mai mancata ed è ancora la miglior del torneo (25 reti subite), ma aver ritrovato una linea a tre solida nonostante gli infortuni (ora anche quello di Bellusci) e i vari adattamenti di Rolando e Szyminski a sinistra viene considerato un punto chiave. E poi c’è La Gumina: via lo spento Trajkovski, dentro lo scalpitante palermitano che magari continua a non segnare (e a sbagliare), ma sgrava capitan Nestorovski di tanto lavoro sporco e svolge un lavoro tattico e di fatica preziosissmo per la squadra.

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Infine la variabile impazzita: Coronado trequartista o mezzala? In realtà, libero da briglie tattiche Coronado sta dando il meglio di sé, praticamente senza ruolo e adattandosi alla situazione. Tedino ora si gode lui e le sue scelte vincenti. L’importante ora (scrive Luigi Butera) è non lasciare solo Nestorovski: “Per mesi si è insistito sulla formula leggera. La storia recente dice che si può giocare anche senza Trajkovski. Peccato non averci pensato prima, chissà cosa sarebbe successo…”.

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