Hera Hora, nominato perito per stabilire il valore delle quote

In attesa della seconda udienza del Tribunale di Catania per il sequestro dei beni di Hera Hora (che detiene il 99% del Palermo), la stessa società ha ottenuto (su sua istanza presso il Tribunale di Palermo) la nomina di un perito terzo per stabilire il valore delle quote. Di conseguenza, scrive il Giornale di Sicilia, si potrà avere una stima sul valore di quelle in possesso di Di Piazza.

L’imprenditore italo-americano detiene il 40% delle quote del Palermo. Anzi, deteneva, dato che ha optato per il recesso mesi fa. A dicembre saranno passati sei mesi dalla decisione di Di Piazza, che dunque avrà diritto al rimborso delle proprie quote, valutate circa 11,9 milioni di euro dallo studio Guatri (incaricato da Di Piazza).

Dario Mirri, invece, si era affidato alle analisi di Claudio Sottoriva per la valutazione, che ammonta a circa 71.500 euro. Si è deciso, dunque, di affidarsi ad un terzo perito: la commercialista milanese Chiaruttini, nominata dal presidente del Tribunale palermitano, Caterina Ajello.

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26 thoughts on “Hera Hora, nominato perito per stabilire il valore delle quote

  1. Dai 12 milioni quindi chiesti da di Piazza ai 70000 ritenuti congrui da Mirri. Bene. So no fiducioso che tutto possa risolversi velocemente.

    1. E’ evidente che di fronte alla richiesta esosa di Di Piazza il Presidente Mirri ha ribattuto con una cifra provocatoria

  2. non so se ridere o piangere…quando finisce quest’altra camurria???….battaglia tra filantropi…ma andate a quel paese…

  3. Se ne viene a capo tranquillamente.
    Perchè stavolta la valutazione congrua! ( Anche se appellabile, ) la farà un perito nominato dal Tribunale.
    Così da capire chi è troppo Furbo e chi meno.
    Saluti.

  4. La cosa ridicola!!!! E’ comunque una sola!
    Un Commercialista Valuta le Quote 11.200 l’altro 75,00
    Poi ci si chiede perchè i Tribunali sono intasati di Cause.
    Saluti.

  5. No, ma quando mai: è una questione di punti e di virgole. Il broccolino nerazzurro ragiona all’americana. Quindi, poiché in inglese le virgole servono a separare le migliaia, con 11,9 milioni di Euro intende dire 11 mila e 900 milioni di Euro. Quasi 12 miliardi per il 40% di Hera Hora. Semu ricchi e nuddu ‘u sapi. Ma sì, babbiamu. Che non è una cosa seria

  6. E’ una questione di “lana caprina”. Si arriverà a soluzione momentanea ma qualcuno si appellerà. E allora la fine la vedremo forse nel 2025. Le riforme dove stanno? Basterebbe un solo giudizio dopo avere espletato i dovuti riscontri. Punto e basta.

  7. Secondo me, si sta facendo confusione. Il Tribunale competente per la lite Mirri/Di Piazza è Catania (v.società estere), al quale Di Piazza ha (intanto) chiesto il sequestro conservativo di tutti i beni di Hera Hora, fino alla concorrenza di quasi 12 Milioni di Euro, in attesa della discussione della ‘causa’. Cifra che evidentemente non è soltanto il valore da lui dato al 40 % del Palermo, ma quanto ( a suo parere) gli spetta per un insieme di motivi che lo hanno ‘costretto’ al recesso (v.casi Paparesta/Sagramola, v.responsabilità amministratori, v.centro sportivo etc). Pertanto, sempre secondo me, la valutazione di Hera Hora, richiesta al Tribunale di Palermo, è ormai un fatto ‘vecchio’, superato e di relativa importanza.

  8. Ma la compagnia cui si era affidato Mirri non aveva valutato il Palermo tra un minimo di 12 mln e un massimo di 18 mln? A ora di numeri sono tutti bravi a barare …

  9. Quanto alla valutazione arrivata oggi, è quanto meno bizzarro aver dato mandato ad una banca d’affari, come Lazard, per la cessione di una società che vale 70mila Euro. A Banchieri, insomma, che soltanto per farti aprire il portone e le portiere dell’ascensore già ti chiedono almeno il doppio.

  10. Stadionews apre gli occhi ai tifosi e non li illude.
    Altri preferiscono correre in soccorso della società rassicurando, annunciando da mesi il closing che non arriva…

  11. Il Palermo, a oggi, vale molto poco; la cosa che potrebbe far crescere il valore è solo l’avviamento, che crescerebbe molto se andasse in B ; al momento, anzi, al momento del recesso, valeva molto poco.

  12. Poi ci sono dei criteri precisi: crediti, debiti, immobilizzazioni, etc.etc. , insomma non si può inventare, bisogna stare ai numeri del bilancio.

  13. E’ bene ricordare che l’americano di Broccolino ha chiesto il recesso l’11 giugno di quest’anno. A questa data, secondo il codice civile, bisogna valutare la società. Siamo alla fine del campionato concluso con un nulla di fatto, molti giocatori in prestito tornati alle società proprietarie e non c’è nessun impianto sportivo di proprietà.
    Stante la premessa, che a questa data il 40% del Palermo valga 11,9 milioni di euro solo una macchietta può pensarlo.

  14. Sono d’accordo con il Presidentissimo dei Presidenti. Le azioni di Di Piazza valgono 70.000 € circa. A sto punto trovasse qualcuno, venda sta specie di società a 200.000 € e tornasse a fare il suo lavoro. Liberando il calcio a Palermo.

    1. Non va via nemmeno a cannonate. Più che provocatoria, una valutazione del genere la trovo molto in malafede e non lascia scampo alla possibilità di un accordo, in linea col personaggio. Quella di Di Piazza si può definire esosa, ma non altro.

      1. Sono D’accordassimo, Il Sig. Mirri ha la convinzione di essere l’uomo più furbo al Mondo.
        ( Bè…… Parliamone. )
        La sua Infelice Uscita? Metto fuori 7 Milioni….. Per Ricavarne 70
        Maa.
        Saluti.

  15. ma se Mirri dice che il 40% vale 70.000 euro il 100% vale 200.000 circa. quindi lui venderà su per giù a questo prezzo……….ma per favore, sono ridicoli tutti. che Mirri si decida a liquidare il giusto e si tolga presto dai piedi.

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