Il Cagliari rinuncia a un mese di stipendio. Giulini: “Ma senza i diritti tv…”

Un gesto di responsabilità, che aiuta ma potrebbe non bastare. Questa l’analisi di Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, che intervistato dalla tv locale Videolina non nasconde la propria preoccupazione per la tenuta economica delle squadre senza le entrate dei diritti tv, nonostante la squadra abbia deciso di rinunciare a un mese di stipendio”.

Giulini afferma: “Sono stati alcuni giocatori e tesserati a cercarmi per chiedere in che modo poter dare una mano e tutti hanno mostrato un grande senso di responsabilità e appartenenza rinunciando a una mensilità. Questo ci aiuta. Ma la stima dei quattro milioni di danni per la società si avvicina alla realtà”.

E aggiunge: “La stima non include i diritti televisivi. Se si dovesse perdere anche quelli sarebbe una catastrofe, non basterebbe certo quella mensilità. Vedremo in quel caso cosa fare per aprile e maggio, con molta serenità. Ci sono state molte dichiarazioni fuori luogo, in alcuni casi anche vergognose: chi ha idee chiare in questo momento sul ripartire o non ripartire non è rispettoso della situazione e dei sacrifici che si stanno facendo negli ospedali . E buona parte del calcio ha dato in questi giorni una pessima immagine di sé”.

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