Il Palermo dei… liceali: tutti all’attacco al grido di “comu finisci si cunta”

FOTO PUGLIA

Guardando con crescente disappunto e anche un po’ di fastidio la partita Bisceglie -Palermo sul mio computer, nell’ultimo quarto d’ora mi sono ricordato dei bei tempi del liceo, quando giocavamo le nostre appassionanti partite dei campionati di calcio studenteschi contro gli altri istituti superiori.

Era bello e divertente perché eravamo picciottazzi pieni di vita, ma soprattutto perché a un certo punto, quando c’era un risultato da recuperare, saltavano tutti gli schemi e l’organizzazione in campo, se ne andava a quel paese tutta la presunta serietà e finiva che tutti si buttavano all’assalto dell’area avversaria alla ricerca del gol o dei gol che servivano. Due i concetti fondamentali: amunì, tutti all’attacco e comu finisci si cunta.

Ecco, allo stadio di Bisceglie, nell’ultima fase e con i padroni di casa saldamente in vantaggio per 2-0 con i gol di Maimone e Mansour, è accaduta la stessa cosa: Boscaglia ha schierato la squadra con cinque attaccanti in campo su undici giocatori, ad un certo punto c’erano insieme le cosiddette punte Floriano, Rauti, il commovente Santana, Saraniti e Silipo, che però faceva il centrocampista arretrato.

Come dire: amunì Palermo, tutti all’attacco e comu finisci si cunta. Che nelle partite del liceo può avere un senso ed essere pure divertente, ma qui, in una partita di Serie C giocata da una squadra teoricamente ambiziosa e comunque di grande nome e blasone come il Palermo significa purtroppo altre cose: goffaggine, mancanza di lucidità, caos, affanno, evanescenza, sensazione di disperazione già dopo sole quattro partite giocate, che è eccessivo e soprattutto è un pessimo segnale. Potrei aggiungere una facile battutaccia: i cinque attaccanti in campo tutti insieme uno buono non l’hanno fatto, visto che il gol del 2-1 finale, il primo del Palermo in campionato ed è l’unica nota positiva di Bisceglie, lo ho segnato l’ultimo arrivato Luperini che punta non è, anche se in passato ha dimostrato di avere una buona dimestichezza con le reti avversarie.

La colpa non è dei cinque attaccanti, nessuno dei quali peraltro ha le caratteristiche tecniche del cosiddetto “bomber” cioè di chi il gol lo deve fare di mestiere, ma di chi ha deciso di mandarli tutti insieme in campo, senza essere al liceo ma in un campionato di Serie C pieno di squadre importanti, forti e competitive. Parlo ovviamente dell’allenatore Roberto Boscaglia: non mi associo e non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di farlo al brutale coro social di chi ne chiede già la testa e lo insulta pesantemente, ma sicuramente mi lascia perplesso – non scrivo e mai scriverò di questi tempi “mi preoccupa”, dato che la mia priorità di preoccupazioni è ahimè ben altra – questo approccio confuso e troppo prematuramente angosciato (qualcuno lo definisce presuntuoso e può anche starci) del tecnico rosanero alla fase decisiva della partita, mi fa pensare che la situazione complessiva del neopromosso Palermo è già molto complicata anche dal punto di vista “ambientale”, del clima che si respira nella squadra, forse perfino al di là delle tre sconfitte in quattro sfide, dell’unico punto che fa ultimo posto in classifica e dell’unico gol finora realizzato.

Ma la responsabilità è anche di chi ha messo a disposizione del tecnico, che da parte sua lo ha consapevolmente e volontariamente accettato, un organico che, l’ho già scritto e comunque lo ripeto, ha con tutta evidenza carenze strutturali ben precise: non c’è la punta avanzata di riferimento di peso al quale servire i palloni per metterli dentro e la difesa continua a fare acqua, come ulteriormente dimostrato dal secondo gol del Bisceglie. Se a questo si aggiunge l’incomprensibile ostracismo (non si capisce se dell’allenatore o della società) nei confronti di Martin, unico valido ragionatore di centrocampo a disposizione capace di mettere un po’ d’ordine tra i reparti della squadra, si comprende bene perché già suonano numerosi e fragorosi i campanelli d’allarme sul futuro del Palermo.

Lo sappiamo fin dall’inizio di questa avventura: piccioli non ce ne sono, il presidente Mirri fa il possibile, ma forse il team tecnico qualcosa di meglio poteva inventarlo anche con pochi soldi e comunque bisogna tentare adesso di acchiappare qualche giocatore svincolato di peso ed esperienza, altrimenti la vedo davvero dura, nell’infernale palude di questo campionato anche la salvezza di questo passo potrebbe diventare complicata.

Ma intanto bussa già alle porte un’altra difficile partita allo stadio Barbera contro la Turris, in vetta alla classifica insieme a Bari e Teramo. Un altro duro scoglio per Boscaglia e i suoi uomini, che speriamo di cuore possano sorprenderci e invertire la incerta rotta intrapresa.

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21 thoughts on “Il Palermo dei… liceali: tutti all’attacco al grido di “comu finisci si cunta”

  1. Dopo aver visto queste prime partite, anche di altre squadre dello stesso girone, penso che l’obbiettivo di questa squadra sia quello di evitare i play out. Perché il tasso tecnico di alcuni giocatori è insufficiente per questa categoria. Spero che la dirigenza e il direttore sportivo si rendano conto del rischio che si corre e intervengano subito

  2. Non capisco perché nell’articolo si dice che “lo sappiamo fin dall’inizio di questa avventura: piccioli non ce ne sono”.
    Io ricordo che la società, sia prima che dopo il bando, ha sempre affermato con sicurezza di disporre delle risorse finanziarie adeguate per gestire la risalita sino alla serie B, in tre/quattro anni. Ci hanno presi in giro?

    1. Premetto che se siamo in questa situazione, la colpa è solo del signore che, prima ci ha portato in UEFA e poi ci ha fatto fallire: Detto ciò, mi spiace dirlo ma mi sento fortemente deluso dalla gestione societaria. Credevamo di esserci messi alle spalle vecchie situazioni per ricominciare a parlare solo di calcio, dei risultati del gioco degli obiettivi e invece da circa sette anni ormai, guardare una partita di “calcio” del Palermo è sinonimo di fegato marcio. Dove sono finite la trasparenza, l’appartenenza tanto sbandierate dai vertici dellla nuova società. Già a cominciare dalla gestione del ritiro, del campo di allenamento, della campagna “acquisizione svincolati” e per ultimo, la goccia che ha fatto definitivamente traboccare il vaso e ricreato una nuova e definitiva spaccatura, anche con questa nuova società, il caro biglietti per la partita di mercoledi allo stadio. Si ricordino che siamo ultimi in classifica in serie C e non in serie A, la categoria dove ci avevano promesso di riportarci in 4 anni. Siamo stanchi di continue prese in giro. ci dicano la verità in nome della tanto decacntata trasparenza.

  3. Caro e stimato perricone mi sorprendo che lei si sorprende !mma boscaglia che curriculum ha?dove ha mai espresso grande gioco ?dive ha mai vinto?chi lo ha voluto a tutti i costi lo conosceva da Brescia dove cellino lo ha esonerato credo due volte!!!incompetenza di chi ha messo insieme una accozzaglia di giocatori e un tecnico perdente e poco capace.poi si tutto il resto impreso “piccioli non c’è ne sono” dico solo ma lo ha prescritto il medico a questo signore di fare il presidente???saluti

  4. seguo anche le altre squadre di questa C.e a me non sembra che il Palermo sia poi cosi’ scarso.Ci sono gravi lacune,determinate da un calciomercato inaspettatamente deludente,pero’ le cose si possono aggiustare,spetta a Boscaglia farlo,un vero allenatore a questo serve,aggiustare la barca quando va male.

  5. Infatti mi ricorda la squadra della retrocessione in B che ha fatto Lo Monaco con 7 mezze punte e nemmeno un bomber e si sbagli a i i gol sulla linea

    1. Miccoli, Dybala, Hernandez più quelli presi da Lo Monaco, Fabbrini e Boselli.
      gli attaccanti c’erano, e c’era anche il bomber, così, giusto per dire

  6. Voi siete sicuri che le cd punte inserite dal tecnico siano tali? A me sembrano tutt’alpiù mezze punte o punte spuntate ma certamente non punte di spicco

  7. Di questo pezzo contesto solo la frase: picciuli un ci nnè, perchè il Mirri, fino a un paio di mesi fa, sbandierava un budget di milioni di euro… solo dopo, con l’acquisto di Kanoute a rate ( cosa che ha fatto ridere tutta Italia… ) abbiamo capitol’intento della nuova società: sparagnare su tutto, e il resto comu finisce si cunta!!!!

  8. Articolo equilibrato. Mi permetto solo di sottolineare, come già fatto da altri utenti, che chi ha illuso i tifosi con budget milionari è Il Presidente. Qundi “picciuli un cinnè” è un dato di fatto appreso solo successivamente. Per quanto riguarda la questione tecnica della mancanza della Punta di peso (evidente a tutti tranna al filosofo sagramola che voleva evidenze di 15/20 gol come se il curriculum di un giocatore o le statistiche non fossero adeguate: cambi mestiere!) mi domando e vi domando: anzichè comprare doppioni su doppioni di mezze punte, che poi non si schierano, non era meglio acquistare un solo giocatore, un bomber, capace di fare la differeza in serie C?

  9. Alla luce dei giocatori che abbiamo in rosa e dei risultati maturati sul campo mi chiedo se Sforzini con la sua esperienza e con il gioco che vuole fare Boscaglia (cross da trequarti di campo come nei più bei campetti di periferia ) se non era da confermare

  10. Non capirò mai i dirigenti del Palermo , abbiamo avuto un allenatore vincente come Pergolizzi e non lo abbiamo confermato ? se questa è strategia calcistica , conosceva la squadra e sapeva prendere credo le pedine mancanti per la serie C . Almeno un gioco lo abbiamo visto con lui.

    1. Quando?? Dove??? Giocavi un campionato ridicolo con una squadra secondo me più forte di quella di quest’anno ( per dire, un Felici io in questa squadra non lo vedo…)

  11. Due cose da fare, SUBITOO:
    1 una punta che faccia i goal
    2 Delio Rossi.
    Questo allenatore non è adatto.
    Gli unici investimenti da fare prima che sia troppo tardi

  12. In serie C non servono tanti soldi, ma bisogna sapere spendere bene e nei ruoli chiave. Molte squadre hanno giocatori di categoria o scesi dalla B. Chi vuole fare il salto di qualità prende un portiere d’esperienza e di sicuro affidamento e un bomber vero, che ha segnato in C e magari anche in B. Il Bari ha una squadra senza fenomeni, ma ha Antenucci che 2 anni fa segnava in serie A, la Reggina l’anno scorso prese Denis e l’Avellino ha preso Fella, 17 gol nel Monopoli l’anno scorso e Riccardo Maniero, 70 gol in serie B. Noi abbiamo una squadra di onesti mestieranti, nè meglio nè peggio di tanti altri in C, ma abbiamo un portiere non all’altezza e nessuna attaccante in grado di segnare. Due primavera di primo pelo da Torino, Saraniti che non ha mai segnato e mentre il Catanzaro ci sbologna Kanoutè, un altro che non ha mai segnato, loro prendono Evacuo gratis….non a rate. Morale Catanzaro Foggia 2 a 1…indovinate chi ha segnato il gol della vittoria??…..e quindi si ha paura dell’insidioso………BISCEGLIEEEEEE!!!!!

  13. Vorrei ricordare a tutti quelli che criticano boscaglia che a 1 settimana dall’inizio del torneo il tecnico non poteva nemmeno organizzare un partitella 11 vs 11 perchè non aveva il numero necessario di giocatori per farlo , e che per rimpolpare la rosa la società ha ingaggiato un giocatore(Marong) che non solo non ha mai esordito in serie D ma era stato bocciato pure nel provino vergognoso organizzato da questi dilettanti squattrinati allo sbaraglio.

    1. Infatti solo chi non capisce di dinamiche di calcio può dare la colpa a Boscaglia, che si è trovato infognato in un tranello orchestrato da una società indegna…

  14. Quando?? Dove??? Giocavi un campionato ridicolo con una squadra secondo me più forte di quella di quest’anno ( per dire, un Felici io in questa squadra non lo vedo…)

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