Il Palermo ritrova il suo leader: Mattia Bani pronto a blindare la difesa
Mattia Bani torna al centro della difesa del Palermo. L’acquisto più importante del calciomercato estivo smaltisce l’infortunio nel momento più opportuno, ammesso che ce ne sia uno per infortunarsi: è il momento di maggiore difficoltà per Filippo Inzaghi, che senza il suo difensore principe ha affrontato più di un problema nelle ultime tre partite.
Senza Bani crolla la difesa
C’è un Palermo con Bani e uno senza: prima del suo infortunio, a La Spezia, il difensore acquistato dal Genoa aveva sempre giocato titolare. Con lui in campo il Palermo ha subito appena due gol in sette partite tra campionato e Coppa Italia, a partire dal 21′ della partita contro lo Spezia i rosanero hanno invece subito sei gol in quattro partite. Numeri che parlano chiaro e che sottolineano l’importanza di Bani: Inzaghi non ne ha fatto quasi mai cenno, secondo il principio che i titolari sono almeno 18 e che tutti sono intercambiabili.
Sebbene Peda, giovane in rampa di lancio con “licenza di sbagliare” non abbia sfigurato nel ruolo di centrale, appare evidente che il Palermo abbia perso qualcosa sotto diversi punti di vista: il primo, il più palese, è quello della leadership. Bani porta con sé un bagaglio di esperienza che in pochi (se non nessuno) vantano in rosa, con lui al centro tutta la squadra, a partire dai suoi compagni di reparto, si sente più sicura.
Non solo, il numero 13 è fondamentale nel gioco aereo, sia in difesa che in attacco e svolge un ruolo fondamentale a inizio azione, quando il Palermo deve impostare dal basso e la palla deve passare dalla difesa al centrocampo o con un lancio lungo direttamente a Pohjanpalo.
Con Bani un ritorno alle origini
Non è stato facile per il Palermo giocare senza due degli acquisti più importanti del mercato, vale a dire Bani e Gyasi. Con il rientro del primo già a partire dal match contro il Pescara qualcosa potrebbe tornare a funzionare come a inizio stagione. Con il suo rientro infatti è più che probabile che Pierozzi torni nel suo ruolo prediletto, quello d’esterno a tutta fascia. In quella posizione l’esterno è apparso più a suo agio, offrendo spinta e soprattutto ottimi inserimenti e cross per Pohjanpalo, cosa che è mancata nelle ultime partite nonostante Diakité abbia comunque sempre ben figurato.
Tornerà il 3-4-2-1 che tanto bene ha fatto nelle prime partite e con l’arrivo del Pescara si abbasserà anche il livello dell’avversario (i tifosi facciano tutti gli scongiuri del caso), forse nel momento ideale per i rosa che hanno bisogno di tornare alla vittoria davanti al proprio pubblico. La formazione, nelle intenzioni, sarà tatticamente simile a quelle schierate contro Reggiana e Bari (le uniche due gare casalinghe vinte dal Palermo, alla prima e alla quarta), ampiamente offensiva con il probabile impiego di Palumbo e Brunori dal primo minuto.
Una festa da non rovinare
Vincere sarà importante per diversi motivi: il più importante è quello di rimettersi in carreggiata e riagganciare le zone altissime della classifica dopo due sconfitte consecutive. Poi c’è il compleanno del Palermo: la squadra del marketing ha messo in piedi una serie di eventi che sono iniziati con la presentazione della mostra di foto d’epoca al Politeama, proseguiti con la “Pink Week” e che si concluderanno proprio con la partita contro il Pescara. E’ previsto un ricco pre partita, ma il piatto forte non può che essere la vittoria finale.

E pensare che la difesa doveva essere composta da Bani e Magnani e nessuno dei due è stato sostituito da Osti a dovere.
Bastasse Bani…
La scempiaggine l’hanno fatta a non sostituire Magnani. Che, peraltro, secondo me è più forte di Bani.
Il “leader”? Leader non esistono, in questa squadra non ci sono giocatori di personalità.
Una squadra costruita male, con ennesime scommesse perdute già in passato come Diakitè, Ranocchia, Pierozzi, Blin, Vasic, Le Douron (o come diavolo si scrive); senza un regista; senza un giocatore di fascia davvero forte; senza un attaccante di peso da 15 gol, confidando erroneamente su Brunori e sul francese come alternative di reti al finnico; con quattro giocatori disoccupati portati a Palermo (tre dei quali portieri. Tre!); con giocatori spacciati per grandi acquisti (Palumbo, che, già a 28 anni, ha sempre giocato solo in B, ben 5 anni in squadre non di vetta come Ternana e Modena e mai nessuno – neanche squadre di non alta classifica – ha mai pensato di volere in Serie A; e Gyasi che, infortunio a parte, aveva già fatto vedere di non essere tutto ‘sto gran giocatore e che l’Empoli retrocesso ha pensato bene di dare via…).
Ecco, questo è il Palermo di quest’anno. Il resto sono chiacchiere da bar (e in bar…) e ricordi del passato…
Certamente, con Bani credo che può migliorare il rendimento complessivo della squadra ma abbiamo visto che può non esser sufficiente. Vedremo. Intanto non sottovalutare il Pescara può essere un punto di partenza. Verrà qui senza nulla da perdere e con la forza della gioventù. Occhio quindi.
Secondo me un sito di calcio non dovrebbe occuparsi solo del presente, ma anche fare studi, indagini, bilanci.
Ecco: siccome non lo fate voi, lo faccio io.
Mercati di City Group: 7 mercati, 58 giocatori acquistati, attualmente in organico meno della metà, solo 22.
I nomi ed i numeri del fallimento
GLI ACQUISTI DEL PALERMO CITY GROUP
(DA LUGLIO 2022 AD OTTOBRE 2025)
(in corsivo mercati invernali)
2022/23 (ds Castagnini e Rinaudo) – 21 acquisti (6 invernali)
1. Pigliacelli port
2. Nedelcearu Rom dif
3. Devetak Ser dif
4. Bettella dif
5. E. Pierozzi dif/centr
6. Sala dif/centr
7. Mateju Cec dif/centr
8. Segre centr
9. Saric Bos centr
10. Stulac Slo centr
11. Gomes Fra centr
12. Stoppa centr
13. Di Mariano centr/att
14. Elia centr/att
15. Vido att
16. Graves Dan dif
17. Orihuela Uru dif
18. Aurelio dif/centr
19. Masciangelo dif/centr
20. Verre centr
21. Tutino att
2023/24 (ds Rinaudo) – 13 acquisti (3 invernali)
1. Desplanches port
2. Lucioni dif
3. Ceccaroni dif
4. Lund Dan/Usa dif/centr
5. Di Francesco centr
6. Vasic Ser centr
7. Henderson Sco centr
8. M. Coulibaly Sen centr
9. Mancuso att
10. R. Insigne centr/att
11. Diakitè Fra/Mali dif/centr
12. F. Ranocchia centr
13. C. Traorè Cav centr/att
2024/25 (ds De Sanctis/Osti) – 14 acquisti (3 invernali)
1. Gomis Sen/Ita port
2. Sirigu port
3. Baniya Benin/Tur dif
4. Peda Pol dif
5. Nikolau Gre dif
6. N. Pierozzi dif/centr
7. Blin Fra centr
8. Verre centr (seconda volta)
9. Appuah Gha/Fra centr/att
10. Henry Fra att
11. Le Douaron Fra att
12. Audero Ita/Indonesia port
13. Magnani dif
14. Pohjanpalo Fin att
2025/2026 (ds Osti) – 10 acquisti
1. Joronen Fin port
2. Bardi por
3. Avella port
4. Bani dif
5. Bereszsynski Pol dif
6. Augello dif/centr
7. Veroli dif/centr
8. Palumbo centr
9. Giovane centr
10. Gyasi Gha/Ita centr
Totale giocatori acquistati in 4 anni
(7 campagne acquisti: 4 estive, 3 invernali):
58 giocatori (uno, Verre, due volte)
di cui 12 nei mercati invernali
(27 stranieri – 6 francesi)
OGGI IN ORGANICO: 22 (MENO DELLA META’)
RUOLO PER RUOLO
8 portieri
13 difensori
10 difensori/centrocampisti
16 centrocampisti
5 centrocampisti/attaccanti
6 attaccanti
In grassetto: gli stranieri – sottolineati: ancora in organico
PORTIERI 8 (4 in organico oggi)
– Pigliacelli
– Desplanches
– Gomis
– Sirigu
– Audero
– Bardi
– Joronen
– Avella
DIFENSORI 13 (4 in organico oggi)
– Nedelcearu
– Devetak
– Graves
– Orihuela
– Bettella
– Lucioni
– Ceccaroni
– Baniya
– Nikolau
– Peda
– Magnani
– Bani
– Bereszynski
DIFENSORI/CENTROCAMPISTI 10 (4 in organico oggi)
– Sala
– E. Pierozzi
– Mateju
– Masciangelo
– Aurelio
– Lund
– N. Pierozzi
– Diakitè
– Augello
– Veroli
CENTROCAMPISTI 16 (8 in organico oggi)
– Saric
– Stulac
– Gomes
– Segre
– Stoppa
– Verre
– Di Francesco
– Vasic
– Henderson
– F. Ranocchia
– M. Coulibaly
– Blin
– Verre (seconda volta)
– Gyasi
– Palumbo
– Giovane
CENTROCAMPISTI/ATTACCANTI 5 (0 in organico oggi)
– Di Mariano
– Elia
– R. Insigne
– C. Traorè
– Appuah
ATTACCANTI 6 (2 in organico oggi)
– Vido
– Tutino
– Mancuso
– Henry
– Le Douaron
– Pohjanpalo
In realtà pensavamo di farlo ma il buon Parisi, suo idolo, ha scelto di non scrivere più di mercato passato, presente e futuro perché è spaventatissimo del suo illuminato giudizio che finirà sulle Tavole Della Legge. Anzi, ha anche minacciato di dimettersi. Poi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: “ma un cornuto che ci fa questo lavoro gratis non lo troviamo?” Ed eccoci qua. (gm) PS ma perché non se lo apre questo sito tutto suo? Dove può scrivere liberamente, commentarsi, autoincensarsi….
Direttore, quello di Dario mi sembra, al di là delle battute e delle posizioni, un lavoro pregevole che finisce per accreditare la sua tesi sui mercati insoddisfacenti condotti da CityGroup. Fossi in lei ricaverei dal dossier delle slide e le mostrerei durante la sua trasmissione “Mi manda Monastra”. Magari come supporto grafico di un confronto tra lei e Parisi da una parte e Dario e Luigi dall’altra. Che ne pensa? Io credo che, se si trattasse di “Ciao Darwin”, Bonolis intitolerebbe la puntata “Realisti contro Disfattisti”.
E’evidente che Dario abbia pochi impegni
I fatti smentiscono Dario.
1) Giasy è forte, è il migliore esterno della serie B, è uno dei pochi giocatori di serie A che abbiamo, nell’Empoli ha ben figurato e anche a Palermo nella prima parte del campionato ha ben figurato. E la sua assenza è risultata pesantissima come dimostrano le disastrose partite contro catanzaro e monza.
Inoltre è palermitano e attaccato alla maglia e alla tifoseria e alla città.
2) Diakitè è forte, è il migliore terzino della serie B, è uno dei pochi giocatori di categoria superiore che abbiamo, anche in passato ha segnato bei gol (nonostante sia difensore), è attaccato alla maglia, alla tifoseria e alla città, ha ben figurato anche in questo inizio di campionato, risultando pure il migliore contro catanzaro e monza.
e con questo messaggio originale e simpatico, scatta la squalifica di una giornata. Prossimo commento possibile: domani dopo la partita (gm)
+++++++
Insopportabile