Il Palermo ritrova l’anima (e un po’ di gioco). Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Riusciamo entrambi a materializzarci allo stadio per Palermo – Parma dopo avere rincorso, disperati, aerei in giro per l’Europa con coincidenze improbabili, biglietti annullati e riacquistati e voli da tregenda nella bufera. Scusate la digressione personale ma già essere regolarmente seduti al nostro sediolino ci sembra un miracolo che speriamo i nostri in maglia rosanero sappiano adeguatamente premiare. Abbiamo appena il tempo di capire che il Palermo si presenta con la stessa formazione vincente a Modena, e che il Parma vanta ben 13 indisponibili. Circostanza quest’ultima che può farci solo piacere.

Il Palermo sembra volersela giocare a viso aperto anche se gli emiliani progressivamente guadagnano campo, soprattutto grazie agli inserimenti sulle fasce che non ci lasciano tranquilli. Anche perché il guardalinee alza regolarmente la bandierina venti minuti dopo che l’azione si è conclusa, suscitando le giuste ire dei tifosi della tribuna. La prima vera occasione capita al 26’ sui piedi di Brunori che non riesce a girare in porta un bel cross rasoterra, al termine di una percussione di Di Mariano.

Il pericolo corso mette in ansia gli ospiti che arretrano il raggio d’azione, i rosanero salgono di intensità ma non riescono a combinare nulla che meriti di finire annotato sul Moleskine fresco di stampa dei vostri cronitifosi. In chiusura di tempo il Palermo rischia due volte ma Pigliacelli, da distanza ravvicinata, e Mateju con un recupero in chiusura da centometrista, tengono in piedi la baracca e ci mandano al riposo in parità. Risultato tutto sommato giusto.

La ripresa comincia mentre si aprono le cateratte del cielo che ci fanno benedire quei denari in più investiti nell’abbonamento in tribuna. A differenza del nostro amico Sir Poly non abbiamo più il fisico per sopportare cotanta acqua sulle nostre già umide ossa. Dopo un paio di punizioni in posizione da brivido in favore degli ospiti, i rosa sfiorano il gol due volte ed alla terza, all’11’, sbloccano il risultato con una potente incornata di Marconi sotto il diluvio su un preciso cross di Valente, infiammando gli infreddoliti spettatori della Favorita.

Anche la partita si infiamma ma i rosa tengono bene e, oltre a resistere eroicamente al forcing del Parma, hanno anche qualche buona ripartenza. Comincia la girandola delle sostituzioni e noi non capiamo più niente anche perché si lotta su ogni pallone in mischia e guardiamo solo il cronometro che inspiegabilmente scorre lentissimo. Finisce in trionfo ed è una vittoria meritata di una squadra in cui, oltre a qualche trama di gioco, si vede soprattutto un’anima e che, secondo noi, cambia il corso del campionato. Forza Palermo!

Pigliacelli 7 – Attento con i piedi e tra i pali. In un paio di occasioni chiude bene lo specchio e in uscita c’è sempre. Presente.

Mateju 7 – A destra gioca con autorità e copre anche sugli inserimenti al centro, salvando il risultato su un uomo lanciato solo verso Pigliacelli. Soldatino.

Nedelcearu 7,5 – È attentissimo e dalle sue parti non si passa mai. Nel finale travolgente diventa insormontabile. Barriera.

Marconi 9 – Gioca bene sull’anticipo e in area giganteggia. Va in difficoltà quando deve rincorrere e un suo errore stava per costarci la partita. Si fa perdonare alla grande perché segna il gol dei gladiatori sotto la pioggia torrenziale. Aquaman.

Devetak 6 – Soffre per quasi tutta la partita perché lo passano con troppa facilità. Tiene duro e non si scoraggia e alla fine dà il suo contributo anche sugli assalti finali. Riscatto.

Segre 6,5 – Nel centrocampo muscolare e arcigno del Palermo prova a inserirsi tra le linee avversarie per creare qualche occasione. Non gli è riuscito troppo ma ha contribuito a fare muro. Guastatore.

Gomes 7 – Non la gioca mai di prima e fatica a fare partire gioco. Ma è davvero implacabile in fase di copertura e gli avversari se lo ritrovano sempre addosso. Martello.

Broh 7 – Non tradisce mai per grinta e corsa. Garanzia.

Di Mariano 7 – Gioca più centrale accanto a Brunori. Corre a tutto campo, pressa e il gioco del Palermo, quando c’è la palla a terra, passa tutto da lui. Crocevia.

(dal 30′ s.t. Vido) s.v.

Valente 6,5 – Meno esplosivo del solito. È costretto a coprire molto e non è lucido quando riparte. Ma la palla sulla testa di Marconi la mette lui. Hole in one.

(dal 30’ s.t. Bettella) s.v.

Brunori 6 – Per lui è difficile rincorrere i mille palloni scagliati da Pigliacelli senza troppo costrutto. Si batte, corre, pressa e la porta comunque a casa. Sacrificio.

(dal 41’ s.t. Soleri) s.v.

Corini 8 – Squadra che vince non si cambia. Sa che servono punti per dare serenità e convinzione a giocatori e ambiente. Lo sa bene che non facciamo grande gioco ma è abbastanza umile da capire che bisogna solo badare al sodo. Condottiero.

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