Lopez: “Palermo, ho dato il massimo! Con Zamparini bel rapporto”

Lo sbarco di Diego Lopez a Palermo non ha avuto l’effetto sperato. Il tecnico uruguaiano, chiamato a prendere il post di Corini, non è riuscito a portare a termine la missione salvezza nonostante un inizio positivo (pareggio contro il Napoli per 1-1, ndr): “È stato un insieme di cose“, afferma Diego Lopez a Tmw, nella sua prima intervista dopo l’esonero.

Una stagione che ha poi intrapreso una piega negativa. Lopez, in 10 partite, ha collezionato solamente una vittoria (contro il Crotone), due pareggi e ben sette sconfitte (con 24 reti al passivo). Eppure qualche rammarico per non essere riusciti a riaprire la corsa salvezza c’è: “Contro la Sampdoria abbiamo fatto una grande partita ma abbiamo subito gol alla fine. In alcune gare siamo stati anche fortunati, come quella contro il Torino dove ci sono stati degli errori individuali e con un gruppo di giovani perdi certezze“. Un riferimento, si può immaginare, alle papere commesse da Posavec.

Lopez però ricorda con piacere la sua esperienza in rosanero: “Non ho parlato per non disturbare e creare problemi. A Palermo ho trovato una piazza importante, un po’ depressa ma che voleva accompagnare la squadra. Il Palermo ripartirà con voglia ed entusiasmo. Io ho dato il massimo ma purtroppo non è andata bene“. Un fallimento per Lopez che però tiene a fare dei ringraziamenti: “Ringrazio sia il presidente Zamparini che Salerno per l’opportunità che mi hanno regalato, ovvero di tornare in Serie A“.

Presidente Zamparini con il quale Lopez comunicava sempre. E l’ex tecnico rosanero svela anche un simpatico retroscena: “Con lui avevo un buon rapporto, voleva sapere tutto come Cellino. Io e il presidente comunicavamo molto via mail, io usavo quella di mio figlio e mi chiamavano Thiago anziché Diego“. E sul passaggio di proprietà non ha dubbi: “Penso che Zamparini sia ancora dietro tutto. Anche perché il closing non è stato fatto“.

Lopez conclude gettando uno sguardo in casa rosanero, per individuare i punti fermi dai quali ripartire anche in Serie B: “Andelkovic, Chochev e Goldaniga sono bravi così come Ruggiero che l’avevo visto in alcuni allenamenti e così l’ho voluto con me. Gazzi ha ancora tanto da dare, così come Nestorovski e Pezzella“.


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