Morte Astori, è stata bradiaritmia: primi responsi dell’autopsia

“Morte cardiaca senza evidenze macroscopiche”: è questo il primo responso dell’autopsia sul corpo di Davide Astori, il capitano della Fiorentina deceduto nella notte tra sabato e domenica nella sua camera d’albergo a Udine. L’esame autoptico è stato affidato al prof. Carlo Moreschi, docente di medicina legale all’Università di Udine, e al prof. Gaetano Thiene, direttore del centro di patologia vascolare dell’ateneo di Padova.

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Nel referto si parla di “bradiaritmia, con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare”. I battiti del cuore del difensore 31enne, in pratica, si sono rallentati fino a fermarsi definitivamente. Per capire il motivo reale per cui il cuore di Astori si è fermato, verranno eseguiti approfonditi esami istologici il cui risultato arriverà entro 60 giorni. La notizia è stata resa nota dal procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo secondo cui “non sembrerebbe trattarsi di cause esterne diverse da quelle di una morte naturale”.

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Oggi è stato anche il giorno in cui i giocatori e lo staff tecnico della Fiorentina si sono recati al Franchi per rendere omaggio al loro capitano. La squadra, accompagnata dall’allenatore, Stefano Pioli, ha attaccato su una cancellata dello stadio la maglia di Davide Astori e un cartellone con tutti i ricordi dei compagni. Molti i giocatori in lacrime per la scomparsa del loro capitano. Alle 15:00 c’è stato l’allenamento della Fiorentina: il primo senza Davide Astori.

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