Gazzetta - Palermo, amarcord Corini

“Il capitano torna nella sua Palermo”, esordisce così l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport a proposito del ritorno nel capoluogo siciliano di Eugenio Corini. Il tecnico sbarca al “Barbera” questa volta da avversario dei rosanero con il suo Novara, un gara da ex sia come giocatore che come allenatore. “Due esperienze dalla durata diversa, ma vissute con la stessa intensità e accomunate da un epilogo triste, quello dell’addio forzato. Perché tra lui e Zamparini è sempre intercorso un rapporto di amore odio, quello segnato dalla sottile linea che divide la stima per il professionista dal fastidio per la bandiera che offusca chi comanda”, si legge.

Il rapporto con Zamparini, nella sua esperienza in panchina, si incrinò dopo la prima seconda partita. La sconfitta casalinga contro il Chievo non andò giù al patron friulano, Corini andò avanti per altre cinque gare e poi rassegnò le dimissioni. “Questa volta non pianse come quando annunciò il suo addio da giocatore per il mancato rinnovo”, sottolinea il quotidiano.

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Il legame indissolubile di Corini con la città è evidente. L’ex regista a Palermo ha incontrato la seconda moglie Elia, con la quale ha dato al mondo due figlie. A Palermo ha anche comprato casa, a certificare così un rapporto intenso. “Quella chiamata dello scorso novembre Eugenio l’aspettava da anni”. Rispose con un “era ora!”, e iniziò la sua avventura.

Contro il Chievo arrivò un inaspettato 2-0 interno, che convinse Zamparini del destino in B. Il patron chiese espressamente di far giocare i giovani come Balogh e Sallai e gli altri stranieri per fare plusvalenze. Corini valorizzò Quaison e a gennaio fu venduto, chiese fiducia e acquisti di valore a gennaio. Non arrivò nulla di tutto questo, se non le sue dimissioni. “Una frattura che per la gara di sabato fa pensare a una voglia di rivincita su Zamparini”, conclude il quotidiano.

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