Palermo, caccia alla talpa di Zamparini: la Procura indaga ancora

La caccia alla “talpa” di Maurizio Zamparini prosegue. Prosegue sotto traccia da mesi infatti l’indagine della Procura di Caltanissetta che intende accertare se effettivamente sia stato un magistrato ad avvisare l’ex presidente del Palermo prima dell’eventuale arresto nel maggio scorso.

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Come riportato da Riccardo Lo Verso su LiveSicilia, la Procura ha affidato gli accertamenti ai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria, gli stessi che si erano occupati in precedenza di Zamparini, agli arresti domiciliari da gennaio scorso dopo l’accoglimento del ricorso della Procura.

Le indagini andrebbero oltre i magistrati sin qui coinvolti e proseguono sulla base di un presupposto: la talpa che avrebbe messo in guardia Zamparini non sarebbe stata ancora individuata.

L’ex presidente si era dimesso il 3 maggio 2018 dalla carica di consigliere delegato, evitando poi gli arresti 4 giorni dopo per il venir meno delle esigenze cautelari secondo il gip Fabrizio Anfuso (i cui rapporti con il magistrato Giuseppe Sidoti, che ha respinto l’istanza di fallimento sono stati considerati “normale interlocuzione fra colleghi” dal Tribunale del Riesame di Caltanissetta).

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5 thoughts on “Palermo, caccia alla talpa di Zamparini: la Procura indaga ancora

  1. e’ sicuramente un imbroglione però adesso sta finendo a persecuzione. Ci sono migliaia e migliaia di delinquenti da indagare e sicuramente anche piu pericolosi. Anche perchè poi i signori procuratori federali prima ancora che queste indagini si chiudono e vanno a sentenza ci cafuddano a noi. Magari ci danno qualche altra penalizzazione per …….l’esistenza di una talpa che non riescono a scovare. Ma quando ci lasciate in pace?

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