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Palermo, da Ceccaroni a… Insigne: tanti i ‘big’ a caccia di riscatto con Dionisi

Se il Palermo non ha raggiunto i risultati attesi nella scorsa stagione è anche a causa di un rendimento parecchio al di sotto delle aspettative di coloro che avrebbero dovuto alzare il livello della squadra. Sono stati diversi infatti i ‘big’ arrivati nell’estate 2023 da cui ci si aspettava un contributo maggiore per pervenire alla tanto desiderata promozione.

Sia Morgan De Sanctis che Alessio Dionisi sono stati chiari nella prima conferenza stampa a Palermo: la base è ottima ma bisogna migliorare. La missione principale del nuovo allenatore sarà proprio quella di rilanciare tanti giocatori che nelle passate stagioni hanno avuto un alto rendimento ma che nello scoro campionato hanno invece deluso.

In difesa l’arrivo di due ‘specialisti’ della promozione come Ceccaroni e Lucioni aveva fatto sognare i tifosi rosanero. Il campo tuttavia ha parlato diversamente e le grandi qualità difensive dei due grandi interpreti della categoria si sono viste solo a fasi alterne.

Gli infortuni hanno sicuramente condizionato molto la stagione di Lucioni, sceso in campo solamente 23 volte, e le sue assenze sono risultate spesso pesanti, in particolare quando in contemporanea con quelle di Ceccaroni (29 presenze in campionato). La loro leadership e la conoscenza della categoria, unite ad un’intesa sempre crescente, avevano dato ottime sensazioni a inizio campionato.

Gli infortuni hanno tenuto Ceccaroni fuori tra novembre e dicembre e Lucioni tra gennaio e aprile. Entrambi dovrebbero restare nella prossima stagione e ci si aspetta un salto di qualità importante, anche se la carta di identità di Lucioni reciterà anni 37 il prossimo settembre. Dionisi ha dichiarato che la difesa sarà a 4, un sistema particolarmente congeniale sia a Lucioni che a Ceccaroni.

Di diverso peso specifico, considerata la giovane età, ma sicuramente deludente è stata la stagione del giovane serbo Vasic, di cui si diceva un gran bene. Sono state 19 le partite in cui il centrocampista rosanero è sceso in campo, ma solo cinque sono state giocate dal primo minuto. Con un campionato d’esperienza in più ci si aspetta di più da un calciatore dalle grandissime potenzialità.

Grande occasione per Dario Saric, che torna dal prestito in Turchia e ha l’opportunità di rilanciare la sua esperienza in rosanero. Il primo campionato a Palermo non è andato bene, poi la società ha scelto di mandarlo in prestito per farlo giocare con continuità. Il centrocampista proverà a convincere Dionisi in ritiro, potrebbe diventare una carta in più per la prossima stagione.

Spostando il focus sul reparto offensivo balza immediatamente all’occhio il rendimento del calciatore che rappresenta probabilmente la maggior delusione tra i nuovi arrivi, Roberto Insigne. L’esterno arrivava da una promozione da protagonista col Frosinone, ma al Palermo è stato un fantasma.

I freddi numeri ‘dipingono’ un calciatore capace di mettere a referto solamente due gol e tre assist in 24 partite giocate, di cui 15 dal primo minuto. Insigne è l’emblema del Palermo di questa stagione, un giocatore che sembrava potesse avere il potenziale per giocare un campionato in una squadra di vertice ma le cui prestazioni sono state troppo spesso al di sotto delle aspettative.

Meglio ha fatto sicuramente il suo dirimpettaio Di Francesco, autore di cinque gol e due assist in 29 partite da titolare (33 le presenze stagionali). L’ex attaccante del Lecce approdava in Sicilia con l’etichetta di giocatore da Serie A, portando dunque le aspettative sul suo rendimento alle stelle.

Di Francesco è stato sicuramente più costante a livello di prestazioni rispetto all’ex ala del Frosinone ma i suoi numeri evidenziano un calciatore non all’altezza di ciò che ci si aspettava. Rimane un calciatore di assoluto valore e su cui bisogna puntare per ambire alla promozione la prossima stagione.

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7 thoughts on “Palermo, da Ceccaroni a… Insigne: tanti i ‘big’ a caccia di riscatto con Dionisi

  1. Leggo, in giro. Fatta per Vandebasten (alla Cremonese) per Milioni TRE. Alla Cremonese anche Fulignati. Sempre la Cremonese sembra (fonte Di Marzio, uno che spesso c’azzecca) vicinissima sia a Coda che a (udite udite!) Brunori. ‘Vazquez, spalla ideale per Brunori’, chi dixit?

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