Palermo, devi imparare a chiudere le gare: ma i segnali sono buoni

FOTO PEPE / PUGLIA

Lo splendido gol di Sibilli non può cambiare il giudizio sulla partita del Palermo a Pisa. I rosa hanno sfoderato una grandissima prestazione, la migliore della stagione se rapportata alla forza dell’avversario. Tornare in Sicilia con un solo punto è un ‘delitto’ anche perché riaffiora un limite che non si riesce a superare.

Il Palermo in campionato ha vinto nove partite ma solo in due occasioni con più gol di scarto. I rosa hanno vinto di misura con Reggina, Ascoli, Bari, Cagliari, Benevento, Parma e Genoa mentre hanno vinto 2 – 0 con il Perugia alla prima giornata e contro il Modena in trasferta. Con il Pisa all’andata, invece, il Palermo era sul 3 a 1 ma si è fatto rimontare sul 3 a 3.

La squadra di Corini fatica a chiudere le partite e l’esempio lampante è stato a Pisa, quando ha terminato il primo tempo col risultato di 0 – 1 nonostante il dominio tecnico – tattico. Ma anche nella ripresa, quando il baricentro si è abbassato per cercare i contrattacchi, ci sono state alcune occasioni per raddoppiare, soprattutto con Brunori, bravissimo ad attaccare la profondità ma meno lucido del solito nelle scelte finali. La partita si poteva indirizzare su binari più favorevoli, evitando la sofferenza finale.

Corini stesso, nella conferenza stampa prima della partenza per Pisa, aveva sottolineato questo concetto: “Il risultato è un confine sottile. L’ho detto anche ai ragazzi: noi abbiamo vinto la prima partita 2 – 0 col Perugia in dieci dopo 25 minuti, poi abbiamo sempre vinto con un gol di scarto. Nelle ultime tredici gare abbiamo perso una sola volta, qualche pareggio poteva essere una vittoria, due punti in più possono fare la differenza in questo campionato ma tutto fa parte del percorso, la direzione è quella”. Il limite più grande del Palermo, al momento, è quello di non riuscire a concretizzare il predominio tecnico – tattico dimostrato nella gran parte delle partite dell’ultimo periodo.

Il pareggio col Pisa porta con sé una serie di aspetti positivi – il ritorno al gol di Di Mariano, l’ottima gara di Soleri, il buon debutto da titolare di Aurelio… – ma quello da sottolineare è la grande prestazione di due giocatori che se stanno bene possono garantire il salto di qualità a centrocampo. Verre è semplicemente ‘fuori luogo’ in Serie B, ha dominato per pulizia tecnica e intelligenza calcistica. Saric ha finalmente mostrato la sua versione migliore, quella di una mezzala completa e abilissima nel ribaltamento dell’azione palla al piede. Non è un caso che il Palermo abbia cominciato a soffrire quando Saric è dovuto uscire dal campo e il centrocampista romano ha accusato la stanchezza.

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15 thoughts on “Palermo, devi imparare a chiudere le gare: ma i segnali sono buoni

    1. Siete fissati, anche un po’ puerili… Se Brunori continua a sbagliare rigori e Di Mariano gol a porta vuota, la colpa sarebbe del tecnico?
      Non sapete nulla di calcio… se non fosse per Corini, con questi giocatori così modesti, avremmo almeno 5 punti in meno…

  1. Sempre questione di punti di vista, chi vede il bicchiere metà pieno e chi vuoto…..la questione è che al primo anno di ritorno in B con una squadra rivoluzionata a campionato aperto e definitivamente riassettata a gennaio, siamo in linea con il campionato tranquillo richiesto con possibilità di finire ai playoff senza dover pretendere nulla e nemmeno porsi limiti. Abbiamo raccolto meno di quanto fatto a mio avviso e a volte la fortuna conta più della bravura. Più fiducioso che mai che abbiamo solo davanti possibilità di crescita e forse qualche sorpresa piacevole…

  2. Il Palermo a Pisa ha fatto un partitone, quelli non ne hanno capito niente.
    1 tiro nello specchio ha fatto il Pisa, purtroppo all’incrocio, ma 1 tiro solo rimane.

  3. Come se fosse facile, imparare. E’ soprattutto una questione di schemi, di posizioni, secondo me. Non vale solo per il calcio, vale per tutto. Anche per la poesia. Metti: ‘Sempre caro mi fu quest’ermo colle’. Perfetto, no? Grazie al ‘mi fu’ messo al centro. Prova a spostarlo, all’inizio: Mi fu sempre caro quest’ermo colle’ oppure alla fine ‘Sempre caro quest’ermo colle mi fu’. Non va, persino per chi abbia poco ‘orecchio’. Prosa e non più poesia.

  4. Il titolo dovrebbe essere: CORINI, DEVI IMPARARE A CHIUDERE LE PARTITE!
    È lui, con le sue sostituzioni senza senso, mentre la squadra sta facendo una partita immensa, a dare un segnale difensivo alla squadra, se fai entrare Broh e Segre per Damiani e Saric, stai dicendo alla squadra di difendersi.
    Peccato, tre punti buttati al vento.

  5. Dario, adesso hai rotto con questi interventi, le squadre che ci stanno davanti hanno una squadra inferiore al Palermo ma, al contrario, hanno allenatori con le PALLE.
    Fattene una ragione, Corini è un difensivista, non ha la mentalità vincente!!!

  6. L’allenatore c’entra poco. Forse ha fatto sostituzioni che hanno arretrato troppo la squadra ma bisogna sapere in che stato fisico erano quelli che sono usciti. La squadra ha espresso bel gioco e si è portata spesso al tiro. Questo significa che l’allenatore l’ha messa bene in campo. Se chi tira sbaglia gol fatti non è colpa dell’allenatore.

  7. Caro direttore Guido puoi davvero essere soddisfatto. Sito frequentato da grandi manager, ottimi allenatori, maghi che predicono il futuro , poeti e affini. Insomma, qualità ai massimi livelli . Puoi esserne orgoglioso. Vedo pochi tifosi, ma questo è un dettaglio.

  8. Corini dovrebbe dimettersi, squadra da 3 4 posto e ci troviamo a metà classifica. Sbaglia i cambi e fa arretrare l a squadra ogni partita. 6 mesi x capire che soleri che deve giocare dall’inizio

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