Palermo, che sfiga: ma si può ancora sognare. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Si gioca di nuovo. Il pari interno con una Ternana arrembante ha fatto rialzare la testa ai soliti gufi, attassini e chianciananna, nemici della contentezza e di Corini. Ma siccome la zona playoff resta a un punto di distacco e sui playout abbiamo un sufficiente vantaggio, noi stiamo sereni e guardiamo avanti. Andiamo a Pisa ed è certamente un match crocevia per le speranze playoff. Molti tifosi rosanero li considerano quasi dovuti (i playoff) non capendo neanche se il pallone con cui si gioca è rotondo o quadrato ed addirittura, come il nostro amico Nino, noto tifoso romanista, si organizzano la trasferta avendo come obiettivo il fiasco di Chianti e la Finocchiona, ammantandolo di una rinata passione rosanero.

Corini schiera una formazione a trazione anteriore e piena di palleggiatori. A centrocampo ci sono Damiani, Verre e Saric tutti insieme e Di Mariano supporta Brunori e Soleri, nell’inedita veste di titolare. Se aggiungete che a sinistra ci gioca Aurelio che ci è sembrato uno a cui piace attaccare pure sotto la doccia, è chiaro che l’idea è di provare a vincerla. A noi il coraggio piace e siamo contenti ma siccome il Pisa ci sembra forte e viene da risultati molto positivi non ci fidiamo e ci sediamo sul divano con le mani nei posti propizi per i noti riti apotropaici e il frigobar bello carico.

I ritmi sono alti, la partita è bella, il Palermo attacca con una manovra avvolgente e il Pisa non la prende quasi mai. E che volete di più? Alla mezz’ora, dopo essercela presa con Di Mariano per ogni cross sbilenco che gli usciva dai piedi, il numero 10 rosanero decide di smentirci. Raccoglie un passaggio in profondità su un gigantesco contropiede orchestrato da Verre e viene atterrato in area! Va sul dischetto Brunori e noi non abbiamo neanche il coraggio di guardare. Il bomber rosanero calcia in maniera infima, centrale e sul portiere e restiamo zero a zero, chiedendoci perché i rigori continui a tirarli lui.

Mentre ci stiamo mangiando tutto il fegato, mezzo pancreas e magari uno stinco, il nostro amico Antonio ci ricorda che prima o poi arriverà il momento di Di Mariano e il Dio del pallone lo ascolta. Verre disegna l’ennesimo assist di una partita sontuosa da giocatore di altra categoria e libera Di Mariano sulla corsia. Il tornante rosanero controlla e insacca in corsa con un mezzo pallonetto dolce che ci manda in visibilio! C’è ancora il tempo per vedere sbagliare un altro gol fatto a Di Mariano e una gran parata del portiere di casa su un tiro a giro di Saric, prima del fischio del primo tempo che saluta il miglior Palermo della stagione, padrone assoluto del campo e che avrebbe dovuto chiudere almeno sul tre a zero. E questo ovviamente ci preoccupa.

Si riprende mentre ancora discutiamo se fare tirare i rigori a Pigliacelli al posto di Brunori e ci prepariamo a un secondo tempo di lotta, per difendere il risultato striminzito. Il ritmo della partita si è abbassato e il Palermo aspetta. Il Pisa non sembra riuscire a trovare il bandolo della matassa (ma che sarà?) e noi speriamo solo in un raddoppio che ci regali un pomeriggio di serenità assoluta. Corini mette forze fresche inserendo Tutino, Valente e Broh, con Brunori che si accomoda sconsolato in panchina.

L’ultimo quarto d’ora sembra non passare mai con il Pisa che pur non giocando con convinzione ma ci fa una paura fottuta perché sappiamo che basta un niente a rovinarci il fine settimana. E ovviamente ormai siamo troppo vecchi per non sapere come funziona il calcio. I toscani hanno subìto per tutta la partita e non hanno fatto nulla neanche per pareggiarla ed invece trovano un eurogol sul quale Pigliacelli non può far nulla.

Finisce con un pari una partita che non abbiamo saputo chiudere ma che, nonostante questo, meritavamo di stravincere per il gioco espresso nel primo tempo e la serena gestione del vantaggio nel secondo, quando avremmo forse dovuto provare qualche ripartenza in più. Ai rosanero manca ancora qualcosa per poter puntare deciso alla serie A. Intanto noi, seppur disperati per l’occasione sciupata, speriamo ancora nella zona playoff e non smettiamo di sognare.

Pigliacelli 6 – Quando già pensa di tornare nello spogliatoio con i guanti puliti, è costretto a raccogliere in fondo alla rete un pallone che arriva come una saetta, non sa neanche lui dove, come e da chi. Sfigato.

Mateju 7 – In copertura recupera un numero di palloni infinito, cercando anche di innescare qualche buona, immediata ripartenza a conferma della sua costante crescita. Attento.

Nedelcearu 7 – Tiene sotto controllo tutto quello che capita in una circonferenza che ha lui come centro ed intorno una area di almeno 30 metri quadrati. Geometrico.

Marconi 6,5 – Dalle sue parti non si passa neanche con il bulldozer, purtroppo si fa male “a fissa” ed è costretto ad uscire. Stirato.

(dal 10′ s.t. Bettella) 6 – Deve entrare a sorpresa, dopo tanta panchina, e risponde subito “presente”. Ligio.

Di Mariano 8 – Sapete bene quanto e come lo abbiamo criticato (a ragione) ma oggi ci ha messo a tacere con una prestazione pressoché perfetta per qualità e quantità. Certo se avesse pure segnato il goal del due a zero, con quella palla incredibilmente “ciccata” a porta vuota, saremmo andati ad accoglierlo in aeroporto. Zittiti (noi).

(dal 21′ s.t. Valente) 6 – Non demerita ma spreca qualche palla che poteva essere giocata più efficacemente in ripartenza. Timido.

Saric 7,5 – Finalmente abbiamo visto in campo quel giocatore di cui avevamo tanto sentito narrare le doti. Peccato che il portiere pisano gli neghi per ben due volte il gol che avrebbe certamente meritato. Devastante.

(dal 32′ s.t. Segre) s.v.

Damiani 6 – Gli viene richiesto soprattutto un lavoro di cucitura sulla linea mediana e questo lo limita nelle iniziative pericolose, tanto che si vede poco. Oscurato.

(dal 21′ s.t. Broh) 6 – Come spesso accade quando entra dalla panchina le direttive sono chiare e precise: tutto quello che ti passa davanti recuperalo e spazzalo via. Interceptor.

Verre 8 – Come si era già capito è ormai un giocatore imprescindibile nell’impostazione tattica dei rosa. I suoi assist telecomandati e la sua capacità di leggere ogni fase di gioco consentono al Palermo di mettere costantemente in affanno gli avversari che non capiscono come arginarlo. Hors Categorie.

Aurelio 6,5 – Presidia la fascia sinistra arandola avanti e indietro, anche se spreca qualche pallone che avrebbe potuto avere ben altro esito. Stantuffo.

Brunori 5 – “Houston, abbiamo un problema” dal dischetto. Il quarto errore dagli undici metri innervosisce l’attaccante rosanero che, voglioso di rifarsi, non concretizza almeno un paio di contropiede sanguinosi, insistendo con azioni personali e conclusioni improbabili che irritano anche i compagni di reparto a cui non la passa mai. Fuori forma.

(dal 21′ s.t. Tutino) 6 – Vedi sopra pagella Valente. Ripetitivi (noi).

Soleri 7 – I difensori di casa impazziscono letteralmente appresso a lui perché di riffa o di raffa, nuca, naso, piede, testa o spalla il pallone lo conquista e lo difende sempre, sportellando con tutto e tutti. Formula Indy.

Corini 7,5 – Mette in campo la formazione perfetta per la prestazione perfetta per 85 minuti. L’eurogol (citazione anni ‘80) dei padroni di casa gli rovina il pomeriggio ed esce letteralmente e giustamente imbufalito, esattamente come noi quanto spegniamo la TV. Rammarico.

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24 thoughts on “Palermo, che sfiga: ma si può ancora sognare. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Mi chiedo come si possa lasciar fuori Soleri:
    Tiene impegnati almeno due difensori
    Lotta su ogni palla
    Fa salire la squadra
    Si crea sempre almeno due palle gol nitide
    Ha una media realizzativa tipo Levandosky
    Ma che deve fare di più ???????

  2. Avete la fortuna di vivere a Palermo e non a Milano. In uno stesso giorno sciare e poi fare un bagno al mare. Dieci mesi d’estate, colazione con ‘broscina’ e granita ( anche se più buona a Catania). E allora ‘attasso’ e non ‘sfiga’ – va’ a cacare, non a cagare (e nemmeno a caghèr, come gli impiegati ACI) – . Fico non figo. Sticchiusa non figa o figata. Sto male e non sto d’un male, Maria non la Maria. E veniamo al caso Brunori. L’errore grave l’ha fatto in settimana, nella scelta del taglio dei capelli. Dove, alla ASL? Sfumatura altissima, con macchinetta d’antan, che ormai soltanto gli ‘scimuniti di guerra’ nei paesi di Tornatore, primo dopoguerra. Errore gravissimo, con quel taglio nessun portiere ‘ti lascia passare’. Mai, neanche in Serie D. [Rif. cinema italiano. ‘Ecce Bombo’- ‘Bianco Rosso e Verdone’ – vari Tornatore == De Gregori].

    1. E allora per fortuna che in D avevamo Ricciardo, che i capelli li teneva lunghi, e Sforzini che le lame non le usava per i capelli, appunto, ma per una precisa parte del corpo…

    2. Non so. Ma certamente Vanello, mito rosanero 70, doveva gran parte delle sue fortune (specialmente sugli spalti femminili) proprio al taglio dei capelli. Taglio romano, Amleto (premiata scuola calabrese).

  3. Pagelle ironiche ? Possiamo dire anche commenti “ammuzzu”?possiamo dire :” non sappiamo cosa è l’ambizione? Possiamo anche dire a noi questa società , per x motivi ci è proprio “ simpatica”! Possiamo dirlo? E diciamolo pure. Chissà perché! partiamo da quello che da sempre è un must dei palermitani quando gli argomenti su cui , spremere le meningi sono pochini . metttiamoci sopra un bel “nemici ra cuntintizza” ha sempre il suo fascino sui lettori e soprattutto crea proselitismo e condivisione. A Palermo è un “cult” in certi ambienti. Pur non essendo frequentatore di social , mi dicono che funziona anche da quelle parti. Certo in effetti perché Palermo dovrebbe considerare , quasi un obbligo i playoff? Ma scherziamo ? Siamo solo Palermo e che nessuno si permetta di parlare di serie A diretta , ( quella sarebbe follia pura) siamo solo il Palermo. Certi discorsi li possono fare a Frosinone non certo a Palermo. Questo dimostra che voi che sognate folli e ambiziosi , non la promozione diretta sia ben chiaro, ma i playoff non capite nulla di pallone , anzi non sapete se è tondo o quadrato. Me compreso. Ma per fortuna nella vita c’è sempre chi corre in aiuto di quella pletora di palermitani che non capiscono nulla e con la loro “expertise “ci apre gli occhi. Certo bisogna anche fare un po’ pace con se stessi , perché se si prende gente come Tutino , “giocatore di livello superiore , di altra categoria, giocatore di serie A- ( cit.delle settimane scorse“ ) Verre – perché sognare ?perche addirittura i playoff? Con quale diritto? Meglio accontentarsi ,come nella indole dei palermitani (quasi tutti) mai ambiziosi , di un bel torneo di playout. Adesso un commento libero e scevro da condizionamenti , retaggi e anche amicizie personali.
    Parto da una considerazione:”finalmente una partita giocata davvero.” Si finalmente una partita giocata dall’inizio , senza aspettare di andare sotto, senza fare il primo tiro dal 30minuto in poi. Detto questo meritavamo di vincere senza alcun dubbio . Purtroppo ribadisco, nonostante corini . Anche se sembra legga i miei commenti e i miei suggerimenti.Da mesi scrivo che Soleri meritava la chance in campo dall’inizio, da tempo scrivo che di Mariano, pur mangiandosi gol impossibili, è più utile di tanti altri in particolare di quelli di “ categoria superiore e serie A” . Per la grande mole di lavoro occulto , poco visibile al tifoso semplice e semplicistico. Per intenderci quelli che non sanno se le palla è tonda o quadrata , per intenderci. Esattamente come Soleri per La quantità di palle difese per fare salire la squadra insieme alle spizzate di testa ( le prende tutte) fanno di Soleri al momento un titolare inamovibile. Problema? i rigori di Brunori , credo ne abbia sbagliato 4/5 e’ arrivato il momento di arrendersi. Basta stop! Quello di ieri tirato proprio male , senza scusanti. Ma il problema di questa squadra, come scrivo quasi puntualmente è uno solo. La squadra si accontenta dopo il vantaggio, manca la mentalità, che corini (voto4,5- noi nemici della contentezza che non gli diamo 7,5!) non ha mai creato , non ha mai trasmesso perché non è nelle sue corde , la mentalità vincente, quella di una squadra che continua a spingere , ma soprattutto ci crede e la vuole chiudere definitivamente. Si gioca senza convinzione , molte occasioni sullo 0-1 per mettere fine e chiudere il match.le giocate sono tutte fatte con pochissima convinzione e tanta superficialità. Sprechiamo tantissimo per poca convinzione .Ieri si doveva chiudere nel primo tempo ed era facile portare a casa i 3 punti abbiamo regalato il pari. Questo è un problema grandissimo è l’unico colpevole è corini . Gli manca proprio la mentalità. Per il resto devo riconoscere che ieri hanno fatto bene un po’ tutti per questo il rammarico è davvero tanto.Menzione speciale per Soleri – Di Mariano- Verre . Buona domenica a tutti .
    P S – Accetto lezioni per capire se la palla è tonda quadrata o chissà magari esagonale.

    1. Luigi non ho capito quello che volevi dire, perchè oramai dei tuoi commenti “romanzo” non li leggo più.
      Ci hai letteralmente rotto le pa**e, striscianti a terra con le scintille!

  4. Trovo poco rispettosa ed offensiva l a prefazione delle suddette pagelle nei confronti di tantissimi tifosi, tacciati come incompetenti e tanto altro.
    Non mi dilungo poiché, per tutti i tifosi che non la pensano come voi, ha risposto degnamente il sig. Luigi, che ringrazio apertamente.

  5. …senza voler infierire e offendere nessuno…ma chi dice che Corini non ha mentalità vincente da trasmettere alla squadra ha proprio ragione. Toccherebbe
    a lui dare l’imput ai suoi giocatori di non arrendersi o occontentarsi mai, ma di chiudere o tentare di chiudere le partite fino all’ultimo minuto giocato, specialmente in partite perfette come quella interpretata ieri a Pisa. Corini è troppo morbido ci vuole più grinta per trasmettere cazzimma ai giocatori in campo. Infine concordo pienamente che Soleri deve sempre giocare …e i giocatori del Palermo sono ottimi!
    P. S. questa è una mia opinione personale non voglio offendere nessuno ne fare lezioni di calcio a nessuno, sono un semplice tifoso e spettatore. Ma purtroppo è quello che appare ai mie occhi dopo tante partite e punti persi per un nulla!

  6. Corini ha regalato il girone di andata ed il 4to posto sacrificando Soleri e facendo giocare Di Mariano fuori ruolo
    Un Genio …!!!

  7. Però, picciotti, anziché sfottere Dario manco fosse un gioco di società, bisognerebbe ammettere che Corini del Pisa e dei suoi finali in crescendo non ne ha capito una minchia per tutto il campionato. Vi ricordate che all’andata vincevamo 3-1 e che ci siamo fatti riprendere nel finale grazie alle mosse sbagliate del Genio? Sì…E allora come non concludere che pure stasera Corini ha sbagliato le sostituzioni? Marconi s’e’ infortunato, ok. Ma era proprio il caso di togliere dal campo all’unisono Brunori, Di Mariano e Damiani in luogo di Tutino, Valente e Broh. La squadra, a quel punto, ha rinculato. Anche perché Tutino e Valente, forse deconcentrati, si sono dimostrati tanto impalpabili da non meritare neppure un qualsivoglia voto in pagella. Non pervenuti, insomma. Personalmente, Brunori non l’avrei avvicendato dal momento che, pur in una giornata vissuta sull’orlo di una crisi di nervi, la difesa avversaria l’ha impegnata eccome. Ammetto, tuttavia, che Brunori, meglio se singolarmente e non in trio, potesse uscire. Però perché sacrificare Damiani con il solo risultato di sembrare un allenatore nel pallone quando s’e’ fermato Saric senza dare l’impressione di volere il cambio. Sembrava, piuttosto, che volesse perdere tempo, magari anche tentando di rientrare. Genio prima ha tentennato e poi ha spedito in campo Segre (impatto zero sulla partita). Morale? Quando Verre, che era già in riserva sparata, ha finito la benzina, il Palermo s’e’ ritrovato con un uomo in meno. Il che spiega la mancata copertura su Masucci e Sibilli in occasione del pareggio. Facile addossarne la responsabilità a Broh. La verità è che lì sono mancati Verre, stremato da troppi chilometri, e Bettella, fermo ai box da varie settimane. Alla fine della fiera s’e’ persa l’ennesima opportunità di saltare da protagonisti sul carro dei playoff in concomitanza con la migliore prestazione dell’anno. E a chi fa i complimenti a Corini per la formazione iniziale che ha garantito il gioco finora mancato io rispondo: dovevamo arrivare fin qui per vedere schierato un centrocampo dai piedi buoni (Damiani, Verre, Saric)? Dovevamo arrivare fin qui per capire che Soleri meritava la chance da titolare? Dovevamo arrivare fin qui per comprendere che Di Mariano non è una seconda punta da affiancare a Brunori e che sarebbe tornato utile dopo un po’ di panchina a meditare (evidentemente non abbastanza data la conclusione da Serie D sul mancato raddoppio) sui suoi tiracci fuori dallo specchio. Ultimo dubbio amletico: dovevamo arrivare fin qui per sentire il nostro allenatore sostenere che siamo sulla strada buona mentre i playoff paiono allontanarsi sempre di più?

    1. Guarda, Corrado, che stai confondendo Luigi con Dario. Sono due commentatori ben distinti e separati. Dario oggi non ha ancora commentato, forse ieri, le pagelle di Monastra. Di solito gradisce particolarmente interloquire con il Direttore.

      1. Questo non è commento di JGuitar, i commenti di jGuitar son di tutt’altro stile tipo tenore e vocaboli. Pertanto perché questa precisazione tramite un altro nick? Qui è davvero da reparto neuropsichiatrico. Smettila Dario di far finta di essere un altro, tu sei Luigi Ecumm e Serdipa (anno scorso) e sotto il comune denominatore “odio pb” 😉

        1. Ed invece è proprio un commento mio. J Guitar autentico (commento formato small). In verità, da queste parti, qualche scombussolamento identitario l’ho notato anch’io, spesso e da un bel po’ di tempo. Pure adesso per esempio, parlo con Corrado, di Luigi e di Dario e inopinatamente risponde Enzo. Sarà Enzorosanero oppure Enzostrisciato? Non parlerei però, addirittura, di ‘neuropschiatria’. Sono comunque situazioni imbarazzanti e in qualche modo da monitorare con attenzione, perché potenzialmente pericolose. (v. ‘A Dangerous Method ‘, Cronemberg 2011).

  8. Proprio vero, invece, è proprio così. ‘Nemici della contentezza e di Corini’, della serenità e del sorriso. Eppure si dichiarano ‘tifosi rosanero’, tifoso qua, tifoso là, tifosi unniegghiè. Mariorosanero, Enzorosanero, Solorosanero, Tifosovero…Perditempo e profili falsi su FB. Corini l’avrebbero fatto fuori dopo tre giornate, ora pretendono Brunori in panchina. Vagano per il web rosanero, ma per raggiungere lo Stadio, avrebbero bisogno di un navigatore. A sentir loro sottoscrivono ogni anno decine di abbonamenti, in realtà non sono neppure ‘portoghesi’, a ‘scaivaircare un sa firano cchiù’.

  9. Soleri è bravo a calciare i rigori come pigliacelli. Sempre in campo Soleri.Basta Brunori per i rigori.Partita dominata… occorre essere più freddi in aria.Loro hanno fatto un solo tiro che ci è costato il gol.

  10. Se il tiro di quello invece di infilarsi all’incrocio dei pali fosse finito sulla traversa, oggi parleremmo di una vittoria in trasferta con autorità, personalità e bel gioco. E Corini sarebbe giustamente congratulato.
    Il calcio è questione di centimetri, come il palo dell’Olanda al 91′ della finale mondiale del 78, che poi andò ai supplementari e vinse l’Argentina. Centimetri.

    1. Nel calcio la componente culo è fondamentale ma a volte anche l’allenatore se la cerca la sfiga con tattiche inopportune o sbagliate, formazioni sbagliate, o una insufficiente motivazione da trasmettere ai giocatori

  11. Ribadisco i calci di rigore deve deciderli l’allenatore e nion il singolo calciatore.Mi chiedo dove sarebbe il Palermo in classsifica se non avesse sbagliato tutti qualci di rigori tirati dallo stesso calciatore?

  12. Corini avrà anche sbagliato le sostituzioni abbassando il baricentro, ma la formazione di Pisa non avrebbe mai potuto nascere nelle scorse partite, non attacchiamolo ammatula: Damiani lo avevamo, è vero, ma Verre è arrivato adesso e Saric praticamente non esisteva. La squadra è stat rivoluzionta e sta maturando, al netto degli errori che comunque si fanno.

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