Palermo-Frosinone, la finiamo qua? Derubrichiamo “l’odio” in sano sfottò

Il comunicato è stato piuttosto stringato ma tempestivo. “Il Frosinone Calcio si unisce al dolore della Città di Palermo per le vittime dell’alluvione che nella notte ha colpito la città e i comuni limitrofi”. Sono bastate queste due righe per incrinare il muro di odio che si è progressivamente alzato tra le tifoserie di Palermo e Frosinone negli ultimi cinque mesi, dalla finale dei play off in poi.

Il comunicato è stato timido, se vogliamo troppo formale, ma non era un atto dovuto. Bisogna anche capire che nel momento in cui si palesano i drammi reali della vita ci si accorge che i veri valori sono altri. Quel comunicato secondo alcuni è stato soltanto “ruffiano” ma – se anche fosse – è stato comunque un bel gesto di solidarietà, forse anche una scusa per abbassare i toni che erano diventati sempre più aggressivi da una parte e dall’altra, a difesa della bandiera del calcio.

STELLONE, INIZIO DA RECORD

Il comunicato è forse un punto di partenza per il disgelo. Sui social si è molto parlato di questo messaggio: molti hanno gradito, sottolineando che ci sono momenti in cui certe cose vengono prima di altre. E allora la domanda si fa largo: si può fare un passo indietro tutti quanti? Ormai è chiaro che la serie A il Palermo farà prima a conquistarla sul campo che nelle aule dei tribunali dove in estate non è sembrato proprio di vedere trionfare la giustizia.

Non cambio di una virgola il giudizio sulla vicenda calcistica. Il Frosinone ha fatto una pessima figura sul piano dell’etica sportiva, ha chiaramente preparato “a tavolino” un’accoglienza “particolare” per il Palermo, quel lancio di palloni grida vendetta dall’intero mondo calcistico ferito da un gesto di antisportività davvero surreale e le sentenze che si sono susseguite a mio avviso non hanno fatto giustizia perché il Frosinone andava punito molto più severamente di come è accaduto.

CASTELDACCIA, LA SOLIDARIETA’ DEL TIFO ITALIANO

Personalmente non amo il buonismo a buon mercato ma nemmeno accetto volentieri i toni da bassa taverna che molti commenti hanno raggiunto, da una parte e dall’altra. E allora si potrebbe cercare un compromesso: “derubricare” l’odio calcistico tra le due città in sano e vigoroso sfottò e finirla qua con polemiche esagitate che non producono mai niente di buono. Rivali sì, come del resto sarà sempre con il Catania, ma violenza mai, neanche verbale.

Il gufaggio, quello genuino che è l’essenza del calcio, può e deve restare. E comincio io, dicendo che la “vendetta” è un piatto che va mangiato freddo e già mi auguro di vedere la prossima estate il Palermo in serie A, a riprendersi il “maltolto”. E il Frosinone? Dai, con tutto il buonismo del mondo, sarà dura rivederci l’anno prossimo perchè la squadra ciociara in serie A fa davvero fatica e la penalizzazione in classifica deve ancora arrivare(- 4?). E sarà il colpo di grazia. Ma con… affetto.

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