Il Palermo e l’ultima “Zamparinata”. La disincantata riflessione di Vitogol

D’accordo, direttore: lo so benissimo che l’acquisto del Palermo da parte degli americani di York Capital è affare certo-certissimo. Anzi probabile. Che, come mio nonno dai ponti della nave Pannonia nel 1906 vide la Statua della Libertà prima di approdare nel porto di New York, questi emigranti alla rovescia della York già osservano il rossore del Castello Utveggio stagliarsi, con la sua corona d’antenne, sulla sagoma del Monte Pellegrino. Ma questo esonero di Stellone dopo due vittorie contro due concorrenti dirette nella lotta alla Serie A e l’ennesima occasione perduta in casa contro avversari di caratura teoricamente modesta odora troppo di “deja-vù”.

Anche se ancora l’epilogo non è scritto e nulla è perduto, queste due ultime stagioni del Palermo si somigliano come due gocce d’acqua. Una campagna acquisti all’insegna del risparmio, un organico mal assortito e ricco di giocatori più adusi alla sconfitta che alla vittoria. Persino l’alternanza tra tecnici che, ciascuno per ragioni diverse, non hanno mai dato la sensazione di riuscire a fare ciò che ogni buon allenatore dovrebbe: trovare un modulo consono all’organico che riesca a celarne i limiti ed esaltarne i pregi. E ancora, un girone d’andata condotto alla grande, i primi sinistri scricchiolii dopo le vacanze di fine anno, la consueta miopia di tutti questi “anni delle vacche grasse” in cui giammai la finestra di mercato invernale è servita per puntellare la squadra correggendo gli errori estivi, quanto per arraffare qualcosa da qualche cessione nella presunzione che le concorrenti facessero lo stesso e non piuttosto sfruttassero le “occasioni” che a questi livelli raramente impongono sacrifici economici insostenibili.

In questi due campionati gemelli, il Palermo s’è sbarazzato senza troppi rimpianti di due puntelli della difesa, quali Cionek e Struna, ed ha evitato accuratamente di sistemare il centrocampo, vero reparto-chiave di ogni squadra di calcio. E se sono bastati l’infortunio di Chochev e la squalifica di Jajalo, eventi non del tutto imprevedibili in un campionato così lungo e combattuto per vedere la squadra schierata come ieri per evidente sfiducia dell’allenatore nei confronti dell’unico mediano disponibile, la colpa forse non è solo dell’allenatore stesso quanto di coloro che hanno disegnato questa squadra ignorando alcune chiare indicazioni del campo ed evitando come sempre di trarre insegnamento dagli errori del passato. Per restare sul campo di gioco della Favorita: ieri Foggia, Bari e Cesena, oggi ancora Foggia, Salernitana e Padova.

E così, ancora una volta, siamo costretti a registrare l’ennesimo giro di valzer, l’ennesima conferenza stampa di presentazione, l’ennesimo diluvio di dichiarazioni di circostanza tra cui spiccherà l’immancabile “la squadra aveva bisogno di una scossa” che riecheggia da troppi anni tra le mura di Viale del Fante. Se, come affermava Oscar Wilde, “la coerenza è l’ultimo rifugio delle persone prive d’immaginazione”, l’ennesimo esonero di un allenatore rosanero, formalmente deciso da Rino Foschi ma in effetti identico a tutti gli altri, appare come l’atto di coerenza di chi è solito imputare ad altri responsabilità proprie. L’ennesima “Zamparinata”. L’ultima. Speriamo.

LEGGI ANCHE

PALERMO, LUNGO CONFRONTO DI FOSCHI CON LA SQUADRA

IL PALERMO SI AFFIDA A DELIO ROSSI

PALERMO, STELLONE È STATO ESONERATO / UFFICIALE

PALERMO, LA PARABOLA DI STELLONE

12 thoughts on “Il Palermo e l’ultima “Zamparinata”. La disincantata riflessione di Vitogol

  1. Zampierino anzichè autoesonersi per la mancanza di sostituti a centrocampo cosa fa se la prende con l’allenatore che forse ha la colpa di non essersi messo gli scarpini per sostituire Jajalo. Che demente il domiciliato!!

  2. Brignoli Salvi Mazzotta Haas Puscas Falletti Pirrello (campionato vinto a Livorno) Lo Faso (era stato alla Fiorentina) … tenuti Nestorosky Rajkovic Jaialo …. l’estate scorsa ricordo bene tutti erano soddisfatti del mercato….e’ andato via Struna che fino a un paio di anni fa veniva deriso un po’ come Jajalo ….Struna sostituito da un tale Gunnarson che magari e’ anche più forte ma non ha mai giocato per cui non lo sappiamo…..la coerenza manca innanzitutto ai tifosi ….rimpiangere mancati acquisti in un momento in cui la società stava per fallire e correva rischio sequestro di 50 milioni fa solamente ridere…..se anziché stare sempre a fare sterili critiche e a scrivere idiozie come quella del mercato al risparmio (tanto i soldi sono quelli degli altri) i Vitogol & co. fossero andati a riempire lo stadio in occasioni come quella di ieri in cui l’aiuto del pubblico avrebbe fatto la differenza probabilmente oggi parleremmo di un altro campionato nonostante questi giocatori definiti al risparmio dagli ormai noti competenti del pallone Palermitani che hanno scritto la storia dei fischi ai vari Barzagli Cavani Pastore Ilicic e così via e degli epiteti a giocatori come Zahavi che ha spopolato in Champions per anni …..l’unica verità e’ che nell’ultimo quindicennio la serie A e molte nazionali sono state piene di giocatori e allenatori passati da Palermo (l’anno scorso in A di allenatori circa sei o sette) e facendo il rapporto tra questi giocatori e allenatori e il totale iscritti nelle liste ufficiali ci si rende conto di quanto e’ difficile…..d’altra parte vorrei proprio vedere un Vitogol qualsiasi messo lì a dover trovare giocatori cosa sarebbe capace di fare……a cose fatte siamo tutti Professori prima tutti muti

    1. Questo signor Mic, che è solito sparare insulti a destra e a manca tutte le volte che qualcuno critica “l’amato bene”, mi ricorda tanto quei soldati giapponesi dimenticati nel Sud-Est Asiatico che continuavano a combattere una guerra che il loro stesso Imperatore aveva dichiarato persa. Si rassegni, caro amico: il Palermo di Zamparini e delle Zamparinate, e più in generale questo modello di conduzione, è tecnicamente fallito. Le Lega ha dichiarato che, nel caso in cui al comando restassero Foschi e la De Angeli (ossia Zamparini), il Palermo non sarebbe iscritto al campionato. Il suo “amato bene” dagli arresti domiciliari, piuttosto che continuare a porre ostacoli e paletti alla vendita dopo aver dichiarato con le parole e con i fatti il suo abbandono, dovrebbe semplicemente uscire di scena e ringraziare chi dovesse decidere di caricarsi sulle spalle i debiti prodotti dalla sua conduzione. Gli errori di Stellone sono evidenti e in fondo concordo con l’esonero; ma non è il solo ad aver sbagliato e, soprattutto, gli errori di gestione del Palermo sono sempre uguali. Tutto qui. Saluti rosanero.
      PS: Cosa c’entrano Pastore, Ilicic e Zahavi ? Cosa crede che sarebbe costato un Pulzetti ? Con tre squadre di B fallite (Bari, Avellino e Cesena) davvero era impossibile trovare un paio di rincalzi per il centrocampo ?

  3. Fra le analogie degli ultimi due campionati ce n’è una potenziale: il frosinone non aveva mai battuto il Palermo e naturalmente l’unica vittoria nell’occasione più importante.. Quest’anno c’è il Benevento che non ha mai vinto con il Palermo… Sempre che riusciamo a fare la finale.

  4. Bravissimo Vitogol, analisi perfetta ed analogíe impressionanti …..che non fanno presagire niente di buono

  5. Il commento di tale mic sono un coacervo di luoghi comuni tipici degli irriducibili zampafans.
    La colpa é dei tifosi che non vanno allo stadio e che fischiavano Cavani.
    Certo che ai domiciliari per riciclaggio non ci stanno i tifosi però

  6. Che Zamparini non fosse fuori dai giochi non ci voleva questo cambio d’allenatore, questo deja-vu, per farcelo capire.
    L’ossatura della squadra è quella dell’anno scorso e come tale si sta comportando ma la grande vittoria per il Palermo ed i tifosi sarà. se ci sarà, il cambio di proprietà per non rivivere sempre le stesse sceneggiate.
    Delio Rossi cambierà questo Palermo ? Al di là del valore dei singoli credo che questo Palermo manchi soprattutto di attrbuti e non è nè in questi, nè nel valore tecnico il Palermo del 2010 quello applaudito nella finale di Coppa Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *