Palermo, un solo italiano contro il Cagliari: è record
Nella sfida di lunedì contro il Cagliari, il Palermo per la prima volta in stagione ha giocato dal primo minuto con un solo italiano, Andrea Rispoli. Un record per questa annata, arrivato con il contemporaneo riposo di Alessandro Diamanti, subentrato soltanto a partita in corso.
Questo dà una netta chiave di lettura alla gestione di De Zerbi, ampiamente discussa dal tecnico in conferenza stampa: qui non ci sono titolari fissi, tutti sono importanti e tutti hanno possibilità di scendere in campo. Questo, risultati (negativi) a parte, è stato confermato dall’utilizzo dei vari giocatori. Tutti i calciatori di movimento, infatti, sono stati utilizzati da De Zerbi, eccezion fatta per il giovane Lo Faso che, però, in queste prime partite di campionato ha fatto la sponda tra la prima squadra e la primavera. Una normale rotazione, con gli italiani (Gazzi, Vitiello, Goldaniga per fare qualche nome) “fatti fuori” in favore degli stranieri.
Il dato di ieri non è una novità nel mondo Palermo, visto che il club rosanero è sempre stato un mix di culture diverse, soprattutto a livello calcistico. Quest’anno sono ben 14 le nazionalità rappresentate in rosa e si va dal Sud America (Bruno Henrique) fino all’Africa (Embalo) passando per l’est Europa. Negli ultimi anni, in controtendenza rispetto al passato, l’unico cambio è il bacino da cui arrivano i giocatori: se fino a qualche anno fa il Sud America era terra promessa (da Pastore a Dybala, passando per Vazquez), adesso il Palermo guarda più all’Est Europa.
Una scelta che, finora, non ha dato gli stessi frutti, sia a livello di prestazioni che di ricavi: l’unico che sta regalando gioie al pubblico palermitano è Nestorovski, cinque gol in stagione e predicatore nel deserto in questo momento. Adesso arriva il Milan: con ogni probabilità tornerà Diamanti in campo, quindi si vedrà più di un italiano in campo, ma il Palermo si conferma una squadra multietnica.