Pomini, l’eroe di giornata con una parata che vale come un gol

pomini, una parata che vale un gol

Erano esauriti perfino i ghiaccioli, introvabili già a fine primo tempo. Meno male che almeno c’era il sole primaverile, che ci ha consentito la prima abbronzatura stagionale. Calcisticamente non è stata certo la giornata ideale: ai cori e alle bandiere festanti della curva nord non è corrisposto, da parte dei giocatori, il rendimento che ci si attendeva alla vigilia di una partita fondamentale per il sorpasso del Frosinone in classifica. E non si sa bene se per un calo atletico o mentale. La squadra – complice anche il caldo – è apparsa apatica e senza idee e a parte il bellissimo gol del solito Coronado che aveva fatto sperare in una nuova goleada, si è andata sempre più spegnendosi, con un andamento opposto a quello visto a Parma dove abbiamo assistito a una rabbiosa reazione nel finale della gara.

Un “eroe”, tuttavia, c’è stato: Alberto Pomini, attempato trentasettenne portiere del Palermo, prelevato ad agosto dal Sassuolo, ingaggiato per ricoprire il ruolo di riserva rispetto al titolare Posavec e ora elemento inamovibile e sicuro della squadra. A lui si deve la bellissima parata in occasione del rigore calciato dall’ex rosanero Brugman sotto un coro assordante di fischi, una parata che ha fatto esplodere lo stadio come in occasione di una rete. Il nostro estremo difensore ha difeso il risultato di parità e ci ha consentito di raggiungere la seconda posizione in classifica, sia pure in condominio con il Frosinone.

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Questa prodezza di Pomini può rivelarsi determinante per le nostri sorti e questo i tifosi lo hanno percepito a tal punto che in giro e sui social non si parla d’altro, si pensa di realizzare una statua a Mondello accanto a quella della Sirenetta in suo onore e si tessono le sue doti paragonandolo all’amato Sorrentino. Non sono mai stata una grande estimatrice di Pomini, anche se devo riconoscere che si prende cura delle nostre coronarie più di quanto non facesse il giovane talentuoso ma insicuro Posavec. Questa volta però il suo gesto atletico, determinante per il risultato di una gara che il Pescara avrebbe meritato di vincere, mi ha convinto della scelta attuata a furor di popolo, fra lui e Posavec, nella titolarità del delicato ruolo di portiere.

La prossima partita si giocherà di nuovo in casa e io immagino, forse sogno, lo stadio ancora più pieno della volta precedente e penso che stavolta per ritrovare l’entusiasmo si debba ripartire dalla parata di Pomini e dalla sua bellissima e contagiosa voglia di lottare. In un’epoca quale quella in cui viviamo, dove si assiste spesso alla “rottamazione” di persone che hanno dato l’anima per tanti anni nello svolgimento della loro attività, in favore di elementi più giovani, Alberto Pomini rappresenta un simbolo: l’esperienza e il sacrificio di tanti anni messi al servizio del raggiungimento di una meta, la nostra meta, la serie A!

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3 thoughts on “Pomini, l’eroe di giornata con una parata che vale come un gol

  1. Il merito della parata di Pomini sul rigore va ripartito a meta tra lo stesso Pomini, bravissimo a distendersi per respingere il pallone, e la curva rosanero, che finalmente è tornata a far sentire il suo peso sugli avversari, al punto da condizionare il “povero” Brugman, cui sicuramente tremavano le gambe …
    Il ritorno della curva è fondamentale per sperare ancora nella, possibile, promozione diretta.

  2. inversione di tendenza ennesimo dopo parma un’altro bonus sprecato troppi punti persi e ringraziamo pomini senno’ era piu negativo lo score sia in classifica che nella partita…..sperare in meglio assolutamente si ma la vedo difficile anche se alla portata..discontinuita’ varie ormai sono all’ordine del giorno a campionato finito quale sia la serie non possono piu essere aspettati vari giocatori….infatti questo e l’ennesima riprova …………forza palermo sempre

  3. Se con la Cremonese non vinciamo con almeno tre gol di scarto, questa volta straccio l’abbonamento e non ci vado più. Dall’alto dei miei anni – forse sono il più anziano tifoso che va sempre allo stadio, con i miei 17 lustri abbondanti di età – penso che ho il dovere di tutelare le mie coronarie. Meno male che con il Pescara Pomini ci ha messo una pezza. Ma poi me la vedo su SKY e non ho concluso niente. E ” FORZA PALERMO ” sempre.

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