Repubblica - Il futuro del Palermo alla stretta finale, domani la riunione che deciderà tutto

“A sentire Paul Baccaglini c’è ottimismo intorno alla possibile positiva conclusione della trattativa per il passaggio del Palermo da Maurizio Zamparini al manager italoamericano”, esordisce così l’edizione odierna de La Repubblica dopo le parole di ieri di Baccaglini al Tgr Sicilia. “Spero che al più presto mi possiate chiamare patron”, ammette l’ex iena con una certa emozione.

“La riunione decisiva è in programma domani. Intorno a un tavolo si ritroveranno le parti in causa. Da una parte il potenziale venditore e dall’altra i potenziali acquirenti. In mezzo la banca inglese che ha fatto da advisor e che soprattutto finanzierà l’intera operazione avendo deciso di garantire sulla solidità di Baccaglini, dei suoi soci e dei suoi finanziatori”, il quotidiano spiega lo scenario che avverrà domani, nel giorno della deadline (il 30 giugno). Due gli scenari possibili: Zamparini decide di non vendere oppure si trova un’intesa e inizia un nuovo ciclo per il Palermo.

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Sì perché la cogestione non è più prevista, Baccaglini non vuole interferenze sul fronte societario ed è pronto a dare il ben servito a Maurizio Zamparini che così resterebbe come consulente. E così si è giunti quasi alla data decisiva per capire l’esito di un’operazione che ha vissuto sulle montagne russe. Affare che ha rischiato seriamente di saltare quando si è parlato delle inchieste della magistratura e dei 120 milioni di debiti del club. Poi le parti si sono sedute al tavolo e sono arrivate ad una situazione che oggi sembra andare spedita verso il closing.

Oggi Baccaglini lascerà Palermo. Destinazione, forse, Londra. C’è riserbo sulla sede del verticE con Maurizio Zamparini. Intanto domani si capirà se il Palermo rimarrà nelle mani del patron friulano o passerà in quelle nuove di Baccaglini.

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