Roma-Milan 0-2, PAGELLE: Calabria, Cutrone e “Gigio”, la meglio gioventù

Strapotere Milan. La vittoria sulla Roma è netta, meritata, naturale conseguenza di una condizione fisica e mentale che i rossoneri avevano smarrito da anni. Onore a Gattuso, che ha trasformato la squadra, dando carattere senza rinunciare all’apporto degli uomini di maggiore qualità. E siccome i migliori sono ancora una volta i “ragazzi italiani” si può ben dire che sono state buttate le basi per un grande futuro. Primo tempo tatticamente perfetto, il Milan ha imbrigliato il gioco della Roma e nella ripresa ha raccolto i frutti grazie a contropiede devastanti. La Roma esce momentaneamente dalla zona Champion e deve porsi qualche domanda

ROMA: Alisson 6; Bruno Peres 6, Manolas 5,5, Fazio 5,5, Kolarov 5; Pellegrini 5,5 (dal 34′ s.t. Gerson s.v.), Strootman 5,5, Nainggolan 4,5 (dal 19′ s.t. Dzeko 5,5); Under 5 (dal 28′ s.t. Defrel s.v.), Schick 5, Perotti 5,5.

MILAN: Donnarumma 7; Calabria 8, Bonucci 7, Romagnoli 7,5, Rodriguez 6,5; Kessié 7, Biglia 5,5, Bonaventura 6,5 (dal 45′ s.t. Montolivo s.v.); Suso 6 (dal 37′ s.t. Borini s.v.), Cutrone 7 (dal 22′ s.t. Kalinic 6,5), Calhanoglu 7,5.

JUVENTUS – ATALANTA RINVIATA PER NEVE

MIGLIORI

Cutrone: E’ una partita dove sono importantissimi i movimenti e le attenzioni tattiche. Il baby bomber sta tutto il primo tempo a “girare” con intelligenza anche se non vede mai la palla: poi, alla prima occasione, timbra il gol del vantaggio con la malizia e la naturalezza del più consumato goleador. Si sacrifica a difesa del risultato ed esce dal campo quando Gattuso capisce che non ha più un grammo di energia.

Calhanoglu: E’ una molla protesa verso la porta avversaria. Negli ultimi 16 metri dovrebbe essere più devastante ma è indubbio che i pericoli più grossi li procura lui con il movimento, l’abnegazione nel rincorrere tutti i palloni e la qualità con la palla al piede. Va spesso alla conclusione e quando si aprono gli spazi distribuisce anche assist al bacio.

Donnarumma: Buon compleanno, ragazzo. Sempre attento e coraggioso, soprattutto quando la partita diventa una corrida. Non compie parate particolarmente difficili ma è sicuro. Quinta partita consecutiva senza subire gol (compresa la Coppa), merito che deve condividere con Bonucci, Romagnoli e Calabria che fanno muro.

Calabria: Basterebbe la sua prestazione difensiva a giustificare la sua bella pagella. Annulla Kolarov, si muove all’unisono con i compagni, dimostra sempre più personalità: poi quel gol del 2 a 0 è l’apoteosi del bel calcio: tempismo nell’inserimento e tocco morbido da campione.

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PEGGIORI

Nainggolan: A parte il macroscopico errore in disimpegno che spalanca la porta a Calhanoglù, il belga non ha più il ruggito dei tempi migliori. Poca incisività offensiva, confusione a centrocampo e talvolta anche qualche errore di posizione. La sostituzione dopo un’ora è una sentenza.

Biglia: Non è un bel periodo. Sbaglia molto con la palla al piede, perdendo palloni pesanti, riesce a garantire quantità in fase di copertura solo perchè la squadra è sempre compatta nei movimenti. Ci si aspetterebbe qualcosa in più, come ai tempi della Lazio.

Under: Parte benino, sulla scia delle ultime prestazioni positive. Dopo un quarto d’ora scompare dal campo, il Milan gli chiude gli spazi e lui non inventa nulla.

Schick: Ha un’opportunità e la spreca. Fa una sola bella giocata in tutta la gara, non vede mai la palla e probabilmente potrà tornare a stare più comodo in panchina.

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