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Tempesta e impeto: il favoloso “sturm und drang” rosanero di Tedino

tedino sturm und drang

Il Palermo, nella difficile trasferta a Brescia, ha guadagnato un punticino che, come si dice solitamente in questi casi, muove la classifica. Il risultato appare soddisfacente soprattutto tenuto conto del fatto che la squadra ha giocato senza otto titolari, impegnati com’è noto nelle rispettive nazionali di calcio. Si è detto molto di questa partita, forse anche troppo rispetto alla mediocrità del gioco visto, ma le brillanti parate dell’”anziano” Pomini e la qualità di alcune giocate di Gnahorè in particolare, meritano queste attenzioni.

La sorpresa più bella è però quella che viene dall’allenatore Bruno Tedino che si è reso protagonista di un simpatico siparietto nel pre partita con il giornalista di Sky che lo intervistava. Alla domanda su quale atteggiamento dovessero tenere i giocatori della squadra allestita in situazione di emergenza, Tedino con naturalezza ha risposto che occorreva agire con sturm und drang, lasciando di stucco l’interlocutore che, forse non ricordando quanto studiato a scuola, addirittura lo invitava a tradurre quanto pronunciato a beneficio dei telespettatori.

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Tedino non si è scomposto e traducendo il celebre motto del movimento culturale preromantico tedesco, che i più hanno studiato nel corso dell’ultimo anno di liceo (tempesta e impeto), ha spiegato che questo era il giusto approccio che la squadra doveva assumere in quella difficile partita. Ora, al di là della condivisione della sostanza del ragionamento e cioè che se mancano esperienza e classe bisogna mettere corsa e cuore nell’affrontare certe gare, un plauso va anche alla cultura del nostro neo allenatore di calcio.

Qui siamo in presenza di un ottimo allenatore di calcio, intelligente, pratico e colto che era stato accolto freddamente dai tifosi solo perché condizionati dal clima ostile verso il presidente che lo aveva scelto. Certo, la strada è lunga e il campionato di serie B non può vincersi col romanticismo e con la cultura ma sicuramente Bruno Tedino ha dimostrato di possedere molte doti.

La solidità, l’esperienza (specie quella acquisita negli anni in cui allenava la nazionale under 16 e under 17) e il suo senso pratico, fanno ben sperare e incoraggiano i tifosi che si stanno riavvicinando sempre più alla squadra e agli amati colori rosanero. In fondo in città non si aspetta altro che di essere travolti dallo sturm und drang per fare esplodere nuovamente il Barbera.

11 thoughts on “Tempesta e impeto: il favoloso “sturm und drang” rosanero di Tedino

  1. La cultura è sempre una buona base di partenza per tutto.
    Brava Delia ad aver notato questa “chicca” e bravo Tedino che ha dimostrato a parole, ma anche coi fatti (almeno fino a questo momento) di saperci fare.

  2. Direi che tra le tante qualità di Tedino si può aggiungere anche quella di essere in sintonia col presidente Zamparini. Ma fino a quando?

    1. Se ti riferisci al fatto che i tifosi non aspettano altro che vada via il Grande Bugiardo, credo che ne rappresenti un numero vicinissimo ai centomila….

  3. All’intervistatore di Sky, evidentemente ignorante come la carta vetrata, era sembrato che Tedino avesse detto qualcosa in dialetto friulano per cui ha subito chiesto all’allenatore: ….e che cosa è (sturm und drang) ? Me lo traduca…
    Bella figura di merda ahahahaha

  4. Ma che bella sorpresa! In mezzo a tanta ignoranza sempre più dilagante, con la lingua italiana sempre più storpiata e le frasi con una parola inglese ogni tre italiane, un riferimento colto che oltretutto ci ricorda che esistono altre lingue straniere oltre all’inglese. Mi sembra un ottimo auspicio; brava Delia per aver colto e valorizzato questo dettaglio rivelatore!

  5. Bene facciamo una botta di conti. Se allo stadio domenica c erano 6.700 presenti ed all appello ne mancano 26.000 circa…….
    Quanti ne rappresentò? ???

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