“Tifosi, sì al diritto di critica ma teniamo fede al patto d’amore”

Il Palermo è sempre primo in classifica, ha collezionato 14 vittorie su 18 partite perdendone soltanto due e pareggiandone altrettante, e tuttavia non convince i tifosi che hanno anche fischiato apertamente Pergolizzi che, per fortuna o per abilità, ha indovinato i cambi ed è uscito vittorioso dal campo di gioco del ‘Barbera’.

Questa situazione mi ricorda molto quella già vissuta nello stesso periodo pre e post festività nel lontano 2002. Zamparini aveva acquistato il nostro Palermo e dopo avere fatto solo assaporare a Glerean l’idea di iniziare il campionato del Palermo in serie B, esonerandolo dopo il ritiro estivo per motivi ancora oggi ignoti, affidava la squadra a un altro allenatore emergente, Daniele Arrigoni, che si rivelò poco esperto e un tantino presuntuoso: la squadra non girava e nell’ultima partita casalinga prima di Natale il pubblico mostrò tutta la sua impazienza con fischi di disapprovazione e l’indimenticabile saluto sarcastico della gradinata: “Buon Natale Arrigoni!” .

I tempi sono cambiati, il Palermo è in serie D e si lotta per ritornare nel calcio professionistico e non per la serie A come all’epoca di Arrigoni e tuttavia il trattamento che il pubblico sta riservando a Pergolizzi è molto simile a quello tenuto nei confronti di Arrigoni. Quest’ultimo a gennaio, dopo un pareggio casalingo e la richiesta di allontanamento del mister da parte della folla, fu poi esonerato e sostituito da Sonetti che com’è noto mancò di un soffio la promozione.

Il potere della folla è micidiale e devo confessare che anch’io ho avuto una reazione di rabbia nei confronti di Pergolizzi al momento della sostituzione di Felici, che era stato il migliore in campo, con il neo arrivato Andrea Silipo. I fatti però gli hanno dato ragione e dire che è stata solo fortuna non giova a nessuno perché innervosisce l’allenatore, inasprendo il rapporto con i tifosi, destabilizza lo spogliatoio e scoraggia la società che ha riposto le sue speranze fondamentali nell’appoggio e nell’amore incommensurabile dei suoi tifosi.

Il momento è delicato perché il Savoia ci fa sentire il fiato sul collo ma non può di certo vincere tutte le partite. Il tifoso palermitano è competente e nessuno lo mette in dubbio. E’ senz’altro vero che la squadra non mostra un gioco brillante, che alcuni giocatori non sembrano avere più la grinta di inizio campionato e che Pergolizzi non sempre legge bene le partite. Il punto è che, come ha sottolineato il presidente, questo clima di insofferenza e di paura non fa bene al Palermo e quindi in definitiva neanche ai tifosi stessi.

Cerchiamo allora di stare vicini ai giocatori e alla società con lo stesso entusiasmo di questa estate, quando abbiamo accolto questi ragazzi come la manna che piove dal cielo. La squadra si è rafforzata con Silipo e Floriano e sono certa che saranno questi due ragazzi a cambiarne il volto nelle partite che affronteremo. Noi tifosi dobbiamo fare la nostra parte e pur nel rispetto della libertà di pensiero e del diritto di critica, dobbiamo rasserenarci e tenere fede al nostro patto d’amore. Solo così raggiungeremo l’obiettivo prefisso e proseguiremo il nostro cammino alla conquista del giusto posto che spetta a questa città e ai suoi tifosi.

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