Zamparini: “Ecco cosa è successo, da Iachini a Schelotto”

Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, intervenuto nel corso di “Calcio€Mercato” su Sportitalia ha fatto il punto sul caos che si è creato nell’ambiente rosanero: “La situazione di oggi è paradossale, solo la diretta mi tutela. Io quest’anno ho esonerato Iachini a novembre perché la squadra non migliorava, non aveva un gioco. Come ha fatto il Bologna con Rossi, io ho mandato via il mio allenatore per Ballardini. Io Ballardini non l’ho esonerato, lui a Verona voleva cambiare portiere senza la mia autorizzazione e c’è stato un forte dissidio con Sorrentino. La sera dopo la partita ho visto il nostro portiere esonerare l’allenatore. Ho sgridato il mio portiere, un uomo di fiducia e il nostro capitano, perché queste cose di spogliatoio si lavano in famiglia. I miei amici mi avevano avvicinato per l’anno prossimo l’attuale allenatore del Boca (Schelotto, ndr) e si era reso disponibile a venire subito. Non mettevo in dubbio che certi professionisti sapessero delle licenze necessarie. In quattro partite ha fatto bene, non Bosi o Tedesco, ma lui, che andava in panchina come dirigente accompagnatore. Con la Uefa avevamo avviato una pratica per fargli avere il tesserino in 7-10 giorni. Dopo la partita col Sassuolo, il suo avvocato mi ha chiamato per dirmi che voleva andare in Argentina, perché non si sentiva tutelato. Per questo io non ho esonerato nessuno, sono io ad essere stato esonerato dalle mie funzioni. Ho chiamato a questo punto Iachini, chiedendogli se se la sentiva di tornare per salvarci, sempre ricordando che Schelotto in quattro partite ha fatto cinque punti, giocando bene. Ho richiamato Iachini, che ha così ricominciato ad allenare il Palermo. Gli ho comprato anche un iPad per interloquire da soli, perché mi sono sempre confrontato con i miei allenatori. D’altronde sono un po’ io il direttore sportivo di questa squadra, e dopo tanti anni penso di capirne di calcio. Certo, la formazione non la faccio io, ma ho trasmesso le mie opinioni a Iachini. Ora sono preoccupato perché in tre partite siamo passati da +7 a +1 sul Frosinone, e mi sono permesso di dichiarare in diretta che l’atteggiamento del Palermo non mi era piaciuto. Non si può partire sconfitti e ammiro Carpi e Frosinone per questo, perché giocano col coltello tra i denti”.

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