Barreto: “A Palermo è finita un po’ male: ecco tutta la verità”

Edgar Barreto è stato uno dei pilastri del Palermo di Iachini, quello che dominava in Serie B e divertiva in A. Il centrocampista, che ha indossato anche la fascia da capitano, è stato intervistato per Tuttomercatoweb e ha raccontato i dettagli del suo addio alla fine della stagione 2014/15.

A Palermo ho vissuto un periodo molto bello, è finita un po’ male ma fa parte del gioco: si sono dette tante cose sul mio mancato rinnovo, avevo voglia di rimanere, ero il capitano, stavo bene. Non ci siamo messi d’accordo sul rinnovo perché mi offrivano cifre più basse: avevo accettato ma avrei voluto proseguire più anni rispetto a quelli proposti. Ma a Palermo ho vissuto tante soddisfazioni, mi è anche nato un figlio. Rimarrò sempre legato”, afferma.

Barreto, che si è ritirato e ora vorrebbe fare l’allenatore, parla anche dell’avvento del City Group in Sicilia: “Fa piacere che le cose si siano messe a posto dopo un periodo particolare. Bello vedere che ci siano dei progetti che faranno crescere ancora di più la squadra e la società. È una piazza che merita grandi palcoscenici“.

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7 thoughts on “Barreto: “A Palermo è finita un po’ male: ecco tutta la verità”

  1. La Sampdoria ti offriva un pugno di euro in più, e tu hai fatto la tua scelta…non parlare per favore di attaccamento alla maglia, che non ti crede nessuno…

  2. Avrei… avrei… avrei…. dopo 10 anni ci vieni a raccontare ciò che si sapeva subito???? Rimani sempre un mercenario pezzo di fango!!!

  3. ‘Prima lo fischiavano perché era scarso (v.nieigghia, riesca et similia [n.d.c.]) ed ora lo fischiano perché vuole andare via’. Lettera aperta della moglie di Barreto ai tifosi rosanero. Era veramente così oppure una grandissima bugia? Io non lo so, al tempo il Palermo lo seguivo solo in televisione, già da un pezzo.

  4. Per me era scarso, poca tecnica tanta confusione tanti palloni sempre persi. Un altro scarsone terribile era Rios, capace solo di passaggetti facili e pure orizzontali. Quando vanno via certi giocatori direi che è invece una liberazione

  5. Commenti tutti , o quasi, condivisibili. Giocatore mediocre con stipendio milionario anche in B, quella B nella quale lui e molti suoi compagni ci portarono. Anticamera del successivo fallimento che sarebbe arrivato un paio di anni dopo. Con Zamparini che aveva già iniziato la demolizione.

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