Brunori: “I fischi sono giusti, mi scuso a nome di tutta la squadra”

È un momento delicato. C’è solo da chiedere scusa per la prestazione, mi sento di dire soltanto questo“. Queste le parole del capitano del Palermo, Matteo Brunori, dopo la sconfitta subita in casa contro il Cittadella.

L’attaccante dice di “aver percepito il malumore dei tifosi. Anche le piccole cose sembrano difficilissime, quando perdi le certezze fai fatica. Quello che è successo oggi non può succedere, indossiamo una maglia pesante e ci sono aspettative importanti. Mi scuso a nome di tutta la squadra“.

“Capiamo totalmente i nostri tifosi, che vengono allo stadio per vedere un Palermo diverso: i fischi sono giusti“, prosegue Brunori che però punta alla reazione immediata. “Non possiamo piangerci addosso, dobbiamo reagire da squadra

Ora anche il passaggio di un metro è difficile. Dobbiamo guardarci negli occhi e darci forza l’uno con l’altro, si esce fuori da questo momento solo di squadra. La sosta ci serve dal punto di vista mentale. Dobbiamo cercare di levarci un po’ di paure. Non siamo qua a piangerci addosso, il campionato è lungo”.

Secondo l’italo brasiliano, nel primo tempo sono state “create delle cose interessanti, nella ripresa è successo quello che non doveva succedere. È stata una questione mentale. In un momento di difficoltà non possiamo buttare merda tra di noi. Il gruppo è sano, bisogna ritrovare le certezze che abbiamo sempre avuto e venirne fuori”, conclude

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5 thoughts on “Brunori: “I fischi sono giusti, mi scuso a nome di tutta la squadra”

  1. I fischi sono giusti ma a fine partita. Se dovete fischiare e mugugnare dall’inizio statevi a casa, guardatevi un po’ di Premier League e imparate come si SOSTIENE una squadra di casa dall’inizio alla fine. Vi manca (anche) la cultura calcistica, e non è cosa da poco.

    1. Non vige la consegna del silenzio nemmeno sul campo centrale di Wimbledon. Quindi, va’ ammucciati assieme ai tuoi Avatar

  2. Con un pubblico non di sostenitori ma di spettatori presuntuosi purtroppo quando sei in difficoltà cadi mentre se il pubblico ti aiutasse magari supereresti te stesso

  3. Non si possono tradire così 20000 spettatori che ogni domenica riempiono lo stadio e le migliaia che seguono in trasferta e tutto il popolo rosanero sparso nel mondo

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