Cambi di allenatore, a volte funzionano. E Cosmi contro il Palermo?

La partita del Palermo di lunedì sera segnerà il debutto di Cosmi sulla panchina del Venezia, in sostituzione di Walter Zenga: da un ex a un altro ex del Palermo. Arriverà la “scossa” per i giocatori veneziani? È quello che si augura il presidente Tacopina che si gioca la carta della disperazione visto che da due mesi a questa parte il Venezia è precipitato in piena crisi ed è ormai scivolato in zona playout. Solo sei punti (1 vittoria e 3 pari) nelle ultime dieci gare, solo il Carpi ha fatto peggio.

Nel calcio capita frequentemente che il cambio di allenatore, per una serie di fattori soprattutto psicologici, produca effetti nell’immediato per poi perdere efficacia. Quest’anno, però, in serie B, le cose sono andate un po’ diversamente, in molti casi il cambio di guida tecnica ha prodotto effetti oggettivamente migliori. Sono quindici, finora, i cambi di allenatore avvenuti in stagione che hanno riguardato 10 squadre su 19, Palermo compreso (e anche Stellone ha debuttato con una vittoria).

Il Venezia è al terzo cambio di allenatore: ha cominciato Vecchi (0,67 punti a partita), poi è toccato a Zenga che era partito molto bene ma ha avuto una flessione evidente nell’ultimo periodo: 22 punti in 19 partite (1,16 punti a partita) in totale che comunque sono più di quelli conquistati da Vecchi. Ora tocca a Cosmi e i tifosi rosanero si augurano un andamento contrario, partenza lenta e magari una bella rincorsa finale visto che deve ancora affrontare Brescia e Pescara.

Tra i cambi positivi c’è sicuramente quello del Brescia che era partito malissimo con Suazo ma che ha aggiustato la rotta con Eugenio Corini (altro ex rosa) che ha ottenuto 45 punti in 23 partite, praticamente due punti a partita. Anche il Palermo ha fatto meglio dopo il cambio: Stellone viaggia a una media di 1,85 punti a partita (superiore a quella di 1,60 di Tedino che aveva conquistato due vittorie e due pareggi prima di perdere a Brescia).

Molto bene anche Breda a Livorno, con una media di 1,40 punti a partita rispetto ai soli 5 punti in 9 partite che la squadra aveva conquistato con Lucarelli. Fa meno testo il miglioramento del Carpi: Castori ha ottenuto con 22 punti in 23 gare (0,95, non granchè) ma la squadra emiliana veniva dagli 0 punti in 3 gare della coppia Chezzi – Bartolas.

Non riesce a svoltare il Crotone, sempre invischiato in zona retrocessione: Stroppa ha ottenuto 11 punti nelle prime 9, il subentrante Oddo ha fatto molto peggio con appena 2 punti in 7 partite (0,28 a partita), prima del rientro di Stroppa che ha ottenuto 10 punti nelle successive 9 gare (1,11). A Salerno, Gregucci ha ottenuto 14 punti in 11 partite (1,27), poco meno rispetto ai 20 in 15 partite ottenuti dal predecessore Colantuono (1,33). 

Meglio il Padova del secondo mandato di Bisoli con 9 punti in 9 gare, rispetto al suo primo mandato in cui aveva ottenuto 8 punti in 11 partite e a quello di Foscarini che aveva ottenuto una sola vittoria e 5 sconfitte in 6 partite (media 0,5). A Cremona, invece, 12 punti in 10 partite per Mandorlini ma ha fatto peggio Rastelli con 15 punti in 15 partite. A Foggia, infine, 17 punti in 14 partite per Grassadonia (1,21) mentre il subentrate Padalino non ha rispettato le attese con 12 punti in 11 gare (1,09).

Considerato che il campionato è più breve visto che si è passati da 22 a 19 squadre, il numero degli esoneri è stato piuttosto alto. Il record, tuttavia, è quello di 19 cambi in 27 giornate avvenuto nel campionato 2010/2011.

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