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Chi è Fabrizio Lucchesi, nuovo direttore generale del Palermo

Inizia l’era Arkus a Palermo e Fabrizio Lucchesi farà parte del nuovo progetto del club di Viale del Fante. Il suo ruolo sarà quello di direttore generale, carica che ha già ricoperto più volte nel corso della sua lunga carriera.

Giocatore a livello dilettantistico, Lucchesi inizia la carriera da dirigente ad Empoli, sua città natale, prima come coordinatore del settore giovanile e poi come direttore generale, ottenendo la promozione in Serie A nella stagione 1996-1997. Successivamente, nelle stesse vesti, passa alla Roma del patron Franco Sensi dove vince lo storico scudetto 2000-2001 (l’ultimo dei giallorossi) e la Supercoppa Italiana; svolge il ruolo di dg anche al Nizza (anche in questo caso squadra di proprietà del patron Sensi).

Svolge un ruolo nevralgico nell’acquisizione del Palermo da parte di Franco Sensi: in rosanero sarà dirigente fino all’avvento dell’era Zamparini, mentre nel 2003 diventa dirigente della Fiorentina nel periodo della rinascita, con il ritorno (complice anche un ripescaggio in B) dalla Serie C2 alla Serie A in due anni. Lavora successivamente come consulente esterno ad Avellino e Cesena; a Pescara, come direttore generale, nel 2009, ottiene la promozione in Serie B e poi la salvezza nell’anno successivo.


Il periodo più controverso della carriera inizia però a Pisa. Arriva nel dicembre 2011, sempre con il ruolo di direttore generale, sfiorando più volte la promozione in B (sfuggita due volte ai playoff). Nel 2014 lascia il club neroazzurro, per poi tornarci nell’anno successivo rilevando l’80% delle quote e diventandone presidente. Un ruolo inedito che dura fino al 19 gennaio 2016, giorno in cui entra in società la Terravision di Fabio Petroni, riportando Lucchesi al ruolo di dg.

I toscani, con Gennaro Gattuso in panchina, raggiungono la promozione in B, ma i problemi legali di Terravision contribuiscono alla crisi societaria: l’ipotesi fallimento, dopo mesi di polemiche e di dure prese di posizione di squadra e dello stesso Gattuso, fu scongiurata grazie alla cessione alla Magico srl dell’imprenditore Giuseppe Corrado, ma non bastò per evitare la retrocessione in Serie C.

Le sue ultime esperienze sono al Latina (arrivato due mesi prima del fallimento nel marzo 2017) e infine alla Lucchese: Fabrizio Lucchesi arriva nel giugno 2018 come direttore generale scelto dal nuovo patron Lorenzo Grassini, che acquista il club attraverso la società inglese Aigornetto Ltd, a un euro con accollo dei debiti, e afferma di avere progetti ambiziosi per il club. Grassini però in poche settimane non rispetta le scadenze relative a stipendi e contributi, accumula subito diversi punti di penalizzazione e poi non adempie alla ricapitalizzazione, portando la Lucchese all’esclusione dal campionato di Serie C. Il 19 luglio 2018, data ultima per presentare ricorso per la riammissione, l’amministratore Ferruzzi e Lucchesi si dimettono e Grassini cede gratuitamente le quote a Carlo Bini, che riuscirà a presentare la domanda a soli 6 minuti dalle scadenza.

Adesso per Lucchesi ci sarà spazio nel nuovo Palermo, probabilmente ancora una volta come direttore generale. Sarà un ritorno, ma il suo curriculum (soprattutto negli ultimi anni) sembra riservare molte più ombre che luci. Da verificare, se al suo fianco ci sarà Foschi o sarà lui stesso ad occuparsi dell’aspetto tecnico-calcistico, come fatto nelle altre esperienze della sua carriera.

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4 thoughts on “Chi è Fabrizio Lucchesi, nuovo direttore generale del Palermo

  1. Quindi ha avuto il suo momento magico, che però è passato da molto. Ora ci accompagna verso il fallimento, a quanto pare diventata nel frattempo la sua specialità…

  2. e molto semplice la questione. Se i soldi ci sono e li mettono dentro al Palermo si puo fare. Se non ne hanno e sperano negli introiti derivanti da eventuale promozione, diritti televisivi, etc, siamo a mare. Se poi queste ultime dovessero andare male (mancate promozioni, penalizzazioni, diniego alla iscrizione nei maggiori campionati e quindi categorie inferiori, etc), allora falliremo sicuramente o attraverso i decreti ingiuntivi e istanze di fallimento dei fornitori, richieste della lega e/o procura. Speriamo che abbiano e mettano i soldi e speriamo anche che la squadra faccia il suo. Pero anche noi facciamo il notro in attesa.

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