Covid, il caso Szczesny e il nuovo protocollo della A

In arrivo nuove norme per i positivi all’interno dei gruppi squadra. Il calendario di Serie A è sempre più difficile da gestire e si studia un modo per non compromettere ulteriormente il campionato.

A tal proposito è già praticamente pronto un nuovo protocollo deciso da Valentina Vezzali, sottosegretaria allo sport, Maria Stella Gelmini, Roberto Speranza, Maurizio Casasco e Giovanni Malagò che verrà approvato nelle prossime ore. La bozza, che prima passerà al vaglio del Cts, introduce molte novità.

Verrà introdotta una quarantena “soft” che permetterà ai positivi e ai contatti stretti di proseguire con gli allenamenti e giocare partite. Inoltre, l’intero gruppo squadra verrà bloccato se il 35% dei calciatori sarà positivo. Nel concetto di “gruppo squadra” non saranno inclusi i Primavera in stile Premier League.

Nel caso i contagi non riguardino solo i singoli, verrà applicata una quarantena più “morbida”: chi ha eseguito il vaccino negli ultimi 120 giorni non si fermerà ma dovrà auto sorvegliarsi, chi supererà la soglia dei 120 invece andrà in quarantena soft per tre giorni.

Il caso Szczesny

Il portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, questa sera seguirà il match di Supercoppa contro l’Inter dalla panchina nonostante non abbia la terza dose. L’estremo difensore infatti ha aderito in ritardo alla campagna vaccinale (è ancora alla prima dose): lo ha fatto il 30 dicembre e – come da regole visto che deve attendere 14 giorni – fino a domani sera non avrà green pass.

Sarebbe infatti necessario il Super Green Pass per accedere a pullman e alberghi, per questo motivo Szczesny raggiungerà San Siro con mezzi propri e senza soggiornare con i compagni, ma una volta entrato nello stadio potrà accedere agli spogliatoi, scendere in campo e – in caso di necessità – anche giocare visto che la struttura è considerata “luogo di lavoro”. A Szczesny basterà avere tampone negativo. Alla fine del match, però, il portiere bianconero dovrà salutare i compagni muovendosi con la propria automobile e non potendo condividere un’eventuale camera di hotel.

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