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Diego Costa, attacco al Chelsea e Conte: “Non sono un criminale!”

Diego Costa non ci sta e si sfoga pubblicamente. L’attaccante brasiliano – naturalizzato spagnolo – del Chelsea scarica tutta la rabbia dopo essere stato scaricato tramite messaggio sul cellulare da Antonio Conte: “L’ho ricevuto in ritiro con la Spagna, ero solo nella mia stanza. L’ho subito fatto leggere ai miei compagni e non riuscivano a crederci”, racconta il bomber al Daily Mail.

Le critiche al tecnico italiano non mancano: “Bisogna saper dire le cose in faccia, non via sms“, tuona Diego Costa. “È un grande allenatore, non contesto il suo lavoro. Ma non posso dire lo stesso sul suo atteggiamento, su che persona è”. Diego Costa è stato scaricato, dopo una lite con il tecnico italiano nel mese di gennaio. Il rapporto è andato avanti, i Blues hanno vinto il titolo e poi la rottura definitiva.

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Lo spagnolo era ad un passo dal Tianjin di Cannavaro, pronto a sborsare 107 milioni per il Chelsea e 35 milioni a stagione per il giocatore. Adesso si allena in Brasile e la forma fisica lascia a desiderare: “Vogliono che mi alleni con la squadra riserve, senza nemmeno poter entrare nello spogliatoio della prima squadra. Non vogliono che entri a contatto con i miei ex compagni di squadra. Non è giusto: non sono un criminale. Mi stanno multando ogni settimana ma la verità è che a me non interessano i soldi”, specifica l’attaccante.

La volontà di Diego Costa, per il suo futuro, è chiarissima: “Spero che il mio passaggio all’Atletico Madrid si risolva entro questo mese. Voglio allenarmi con loro, rimettermi in forma e andare al Mondiale. Aspetto che il Chelsea mi liberi. Io voglio andare solo all’Atletico e non dove mi pagano di più. Perché non mi lasciano andare se non mi vogliono?!”, conclude.

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