Faggiano: “Che rammarico lasciare il Palermo”

Parla Daniele Faggiano. Il dirigente della Sampdoria, ex direttore sportivo del Palermo nel 2016, è stato ospite durante la trasmissione Rosaenero Web&Tv, e ha risposto alle domande sulla stagione dei rosanero.

Brunori e Cheddira, suoi due pupilli scovati dal calcio minore: “Mi riempi d’orgoglio. Sento spesso i ragazzi, gli ho ricordato che i gol importanti si fanno al girone di ritorno, augurandogli di tornare a segnare. Quelli del girone d’andata spesso si dimenticano. Li ho presi entrambi quando erano a Parma da club minori, come ho fatto con Caputo in altre circostanze. Nella mia cultura di lavoro avevo pensato di tesserarli in squadre dove potevano esprimersi al meglio. Brunori capocannoniere? Non è semplice, spero che lo vinca insieme a Cheddira”.

Un campionato molto equilibrato: “La Serie B di questo anno è molto importante, penso che la griglia di partenza con le favorite sia stata già azzerata. Le situazioni anche a livello societario, possono compromettere o favorire le squadre, come per esempio a Reggio Calabria dove si sta vivendo un sogno”.

Sulle ambizioni dei rosanero: “Il Palermo è partito male, ma con due vittorie puoi scalare tante posizioni. Per esempio il Pisa può dire ancora la sua, con l’allenatore della passata stagione sta dimostrando di poter lottare ai vertici. L’organico del Palermo da playoff? Potrei dire tutto e nulla non facendo parte della società, penso che con il lavoro di Rinaudo e di Corini ci si possa togliere delle soddisfazioni, basta che non ci si lamenti alla prima sconfitta“.

Faggiano conosce bene Stulac: “L’ho avuto a Parma e dopo le prime partite ho ricevuto delle chiamate da dei top club italiani, poi si è infortunato e non se ne fece niente. È un giocatore che va coccolato e a cui va data una pacca sulla spalla, non fischiarlo. A Palermo sono abituati al calcio importante, ma non dimentichiamoci che lo scorso anno erano in Serie C”.

Sulla sua avventura in rosanero, durata pochi mesi: “L’arrivo di Corini non ebbe nulla a che fare con la mia decisione. Io avevo portato De Zerbi e avevo detto a lui che se fosse stato esonerato avrei lasciato il club e così ho fatto. Sono molto rammaricato per quella situazione, anche se mi ha dato tanto. Zamparini in quei pochi mesi mi ha fatto capire tante cose sia positive che negative, più quelle positive”.

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